Le sei donne umbre che si sono dovuta fare una “mangiata” di antibiotici per gli scherzi/minaccia con polveri sospette e dichiarate dai mittenti contenenti antrace in due distinte buste recapitate la settimana scorsa negli uffici di uno stabilimento industriale e di uno studio legale del comune di Bastia, possono ora dormire tranquille.
In verità la sensazione che le polveri fossero innocue era stata immediata, ma la prudenza – prima degli accertamenti biologici – era d’obbligo.
Sono stati infatti negativi i risultati relativi alle polveri trasmesse all’Istituto Zooprofilattico di Foggia.
Le sei donne in due distinti momenti della stessa giornata erano state trasferite all’Ospedale S.Maria della Misericordia di Perugia e ricoverate, seppure per alcune ore, nella S.C. di Malattie Infettive.
Seguendo un preciso protocollo, tutte erano state sottoposte a terapia antibiotica , che é proseguita fino a questa mattina, quando si é avuta notizia dei risultati delle analisi di laboratorio