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Per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, il Governo anche quest'anno non stanzia nulla per la concessione dei contributi
barriere-architettoniche

In Umbria ogni anno pervengono mediamente circa 200 nuove domande di contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, corrispondenti ad una richiesta economica di circa 900.000 euro, a fronte di un  finanziamento statale concesso saltuariamente (solo per gli anni 2002, 2005 e 2006) per complessivi 619.131 euro, che è risultato largamente insufficiente a coprire la richiesta proveniente dai Comuni dell’Umbria.

La Regione assumendosi il carico di questa evidente esigenza dei cittadini, con la legge regionale 19 del 2002, ha stabilito di finanziare un importo per le finalità previste dalla Legge 13/1989 e, dal 2002 al 2012, i finanziamenti a carico del bilancio regionale hanno superato i 4 milioni e settecentomila euro.

Per l’anno in corso sono pervenute ulteriori richieste per circa 850 mila euro.
Le nuove domande, acquisite per il 2013, aggiunte a quelle pregresse portano ad un numero di domande inevase di 1.410 + n. 3 interventi parzialmente finanziati
e da completare (con domande in attesa dal 2006 e in alcuni casi anche dal 2005), che corrispondono ad un fabbisogno economico complessivo di 6.609.728,54 euro.

Il Ministero delle Infrastrutture, proprio nello scorso mese di ottobre, in riscontro alla richiesta di contributo che la Regione Umbria inoltra annualmente, ha testualmente comunicato ‘l’impossibilità ad assegnare i fondi richiesti per mancanza della necessaria copertura finanziaria’.

Per cercare di mettere una "toppa": “Stiamo lavorando, ha detto l’assessore regionale Vinti, per introdurre nel prossimo bilancio regionale la previsione delle risorse economiche necessarie per soddisfare almeno parzialmente le richieste di contributo, vista la situazione di criticità di chi ha già eseguito quei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche nella propria abitazione che sono  indispensabili per le funzioni della vita quotidiana”.

Nell’ambito delle risorse economiche a carico del bilancio regionale, si potrà procedere all’assegnazione dei contributi introducendo criteri di ripartizione degli stessi in base alla capacità di reddito dei singoli beneficiari
 
 

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