I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (NORM) della Compagnia di Todi, sono costantemente impegnati nell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’ultima delle loro operazioni in cui hanno tratto in arrestato un pusher, tuttavia fa sorgere l’impressione, non certo per demerito delle forze dell’ordine, che arresti di questo tipo ben poco cambino nel panorama dello spaccio.
Per l’arrestato, infatti: un cittadino albanese di 31 anni, senza fissa dimora, clandestino e con pregiudizi penali, il giudice ha disposto il rinvio del procedimento per direttissima ad altra data sottoponendo l’arrestato al regime degli arresti domiciliari.
Non c’è chi non trovi quanto meno strano che per un reato compiuto da un pregiudicato e senza fissa dimora, non si trovi il tempo per concludere il processo e disporre “il ricovero” in carcere e, per aggiunta si dispongano gli arresti domiciliari in una casa che non si sa dove sia.
L’arresto da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile è avvenuto nella serata del 31ottobre, seguendo i movimenti di alcuni assuntori di sostanze stupefacenti della Media Valle dei Tevere, che hanno portato i carabinieri ad Ellera di Corciano.
Qui, nei pressi di un centro commerciale, nel corso di un servizio di appostamento, i militari hanno individuato uno straniero mentre consegnava un piccolo involucro contenente una dose di sostanza stupefacente cocaina ad una 43enne del posto.
A questo punto, sia lo straniero sia la donna erano stati fermati dai militari e sottoposti a perquisizione, in seguito alla quale è stata rinvenuta, oltre allo stupefacente una somma di denaro quale provento dell’attività illecita