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Con un comunicato, il Pd addossa alla fretta della precedente amministrazione comunale l'impossibilità attuale di procedere con la ristrutturazione degli impianti esistenti, che sarebbe più vicina alla logica del " a ciascuno il suo" ed avrebbe evitato lo scaricabarile tra località diverse del comune di Todi
depuratore
Condito con il pepe, per alcuni, (Consiglieri comunali che cambiano opinioni con la stessa velocità con cui hanno cambiato più volte partito negli ultimi 10 anni a seconda delle convenienze!!! ) il PD di Todi ha diffuso un elenco di risposte a quesiti sul depuratore che in stile internet ha chiamato FAQs che potrà contribuire a capire il percorso passato e futuro di questo impianto decisivo per la città anche se è presumibile che la confusione continuerà ad imperare alimentata dal fatto che ognuno,dimenticando che la depurazione è resa necessaria dalle attività fisiologiche di tutti, vorrebbe che altri si facciano carico della situazione; cosa che il vero nocciolo della questione al di là di strumentali giustificazioni accampate perchè non è non è possibile seguire la logica di “a ciascuno il suo”.

Queste comunque le FAQs depuratore del Pd che le fa precedere da queste parole
“Un crescendo di polemiche politiche, infondate e pretestuose, rischia di inquinare il percorso partecipativo istituzionale, necessario per chiudere in maniera appropriata l’iter amministrativo relativo alla costruzione di un nuovo ed unico impianto di depurazione a servizio del nostro Comune.
Per l’ennesima volta rispondiamo ad alcune domande che ci  pongono i cittadini e che emergono dal dibattito politico, le cosiddette Frequently Asked Questions (FAQs), sperando in questo modo di superare il muro della perenne della disinformazione e strumentalizzazione.

1. Perché un nuovo ed unico impianto di depurazione?
Perché l’ormai trentennale sistema di depurazione è vecchio, superato, inefficiente e non garantisce che le acque depurate corrispondano ai nuovi parametri previsti per legge.

Unico perché la precedente Amministrazione di centro-destra ha spinto per l’appalto dell’impianto prima che fossero terminate le valutazioni tecniche e si concludesse la procedura di valutazione ambientale.
Affidata la gara, il sito prescelto (Porchiano) è risultato inidoneo per la presenza di reperti archeologici. Oggi l’Amministrazione comunale deve tener conto  degli impegni contrattuali  assunti con la ditta affidataria dei lavori. Se non si vuole mandare all’aria l’intero progetto, e quindi pagare penali pesantissime e perdere il finanziamento di più di 8.000.000 di euro, la scelta è obbligata.

2. Perché occorre decidere entro l’anno in corso?
Perché l’Europa ha aperto un procedimento di infrazione. Perché non possiamo perdere più di otto milioni di finanziamento
europei, statali e regionali.
Perché i nostri fiumi, fossi o torrenti siano meno contaminati possibile dagli scarichi urbani. Perché occorre tutelare i nostri fiumi, fossi o torrenti  che  alimentano le sorgenti delle acque destinate al consumo umano, animale e agli usi agricoli, oltre che essere essi stessi corpi vivi da rispettare.
3. La localizzazione è già definita?
No, non è ancora definita. La localizzazione finale sarà definita a seguito dei risultati della procedura di VAS
(Valutazione Ambientale Strategica – Direttiva 2001/42/CE, entrata in vigore a livello nazionale il 31 luglio 2007) attualmente in corso.
In questa fase, fase 3 della VAS, chiunque può presentare osservazioni e proposte. Chi pensa di saltare questo passaggio con gazzarre populistiche, o peggio piegare le valutazioni tecniche ad interessi politici o condizionare il risultato per scopi particolari, inganna i cittadini e non contribuisce al buon esito della procedura.
4. E’ vero che si deve definire subito la localizzazione con un voto del Consiglio?
No, non è vero. Non è possibile far precedere la scelta politica a quella tecnica
.
In passato, questo metodo adottato dalla Giunta di centro-destra non ha prodotto alcun risultato positivo anzi, ha fatto perdere 5 anni ed ha ridotto i margini per la decisione finale.
5. Perché non ristrutturare gli impianti esistenti?
Questa opzione è stata più volte presentata dal Partito Democratico durante l’amministrazione Ruggiano (2007-2012), anche sulla scorta di quanto fatto a Pantalla, dove si è intervenuti sul vecchio impianto.
L’allora maggioranza di centro-destra non ha accolto la nostra proposta. Oggi la gara espletata obbliga alla scelta dell’impianto unico.
6. Perché non sottoponete il tema al Consiglio Comunale?
In 12 mesi di amministrazione di centro-sinistra, l’argomento è stato più volte trattato in Consiglio comunale. Il Consiglio comunale, organo di indirizzo e controllo e non di gestione, ha approvato le linee di indirizzo a settembre 2012, dalle quali è partito il lavoro tecnico-amministrativo propedeutico alla VAS.
Sono stati esaminati 5 siti s
enza alcun pregiudizio.
La partecipazione oggi è su questi siti, qualcuno con problemi maggiori di altri, ma di natura tecnica e non politica.
Il centro-destra (FLI, PDL, Aria nuova) nel quinquennio 2007-2012 non ha mai sottoposto all’allora Consiglio comunale alcuna discussione sulla materia, non ha promosso né partecipato ad alcun incontro con la popolazione, non ha ascoltato alcun suggerimento dell’opposizione, non ha assunto alcun atto deliberativo di giunta.
Il centro-destra ha solo fatto modificare il sito e forzato i tempi sulla base di impegni personali dei vari assessori o consiglieri delegati di turno (il duo Serafini). Oggi il centro-destra vorrebbe dare lezione ad altri!
7. Il Pd è coerente?
Si, il Partito Democratico di Todi è stato sempre coerente sulla questione.
Da sempre, da maggioranza o da opposizione, in ogni atto deliberativo, in ogni dichiarazione pubblica il PD ha sostenuto che le decisioni finali sul sito e sulla tipologia di impianto (unico o plurimo che fosse) dovessero essere la conseguenza di valutazioni tecniche e non politiche.
Il PD si è sempre mosso senza pregiudiziali e, nel novembre del 2011, sebbene non convinti del metodo, ha votato a favore al progetto Porchiano in Consiglio comunale.
Responsabilità e coerenza che oggi non mostrano gli attuali esponenti dell’opposizione volendo imporre una scelta politica prima della conclusione dell’iter tecnico-amministrativo, cavalcando i populismi, disinformando ed ingannando i cittadini, seminando allarmismi ingiustificati.
Il loro scopo non è né quello di tutelare la comunità, né quello di chiudere questa annosa vicenda, ma solo quella di attaccare l’attuale amministrazione ed i principali esponenti del centro-sinistra, con quel livore caratteristico dei perdenti.
E pensare che sono gli stessi, fisicamente e non solo politicamente, che ieri sostenevano una tesi (da maggioranza) e oggi quella opposta (da minoranza), gli stessi responsabili della situazione attuale. Oggi dobbiamo gestire i loro ritardi, i loro errori, con limitate possibilità di scelta tecnica.
Ci sono Consiglieri comunali che cambiano opinioni con la stessa velocità con cui hanno cambiato più volte partito negli ultimi 10 anni a seconda delle convenienze!!! Costoro non possono certo dare lezioni o pensare di essere affidabili o credibili. Sono succubi delle loro stesse macchinazioni. 
Cittadini, diffidate dei voltagiacche, in qualsiasi schieramento si collochino!!
8. Che fare oggi?
Invitiamo cittadini ed associazioni ad intervenire nella fase partecipativa aperta con la VAS e che si concluderà il prossimo 20 settembre.
Noi avanzeremo le nostre osservazioni
. Osservazioni che non siano solo frutto dell’ottica NIMBY (non nel mio giardino!), ma basate anche su proposte alternative  sostenute da ragionamenti tecnico-scientifici.
L’obiettivo finale per noi è e resta uno solo: migliorare la qualità ambientale ed igienica del nostro territorio e dei nostri corsi d’acqua

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