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Il cartellone prevede cinque appuntamenti tematici, dal 7 settembre al 5 ottobre: sabato prossimo, alle ore 21, inaugurazione con "Ars canendi" al tempio bramantesco
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Sarà il tempio della Consolazione ad ospitare, sabato 7 settembre, l’inaugurazione della prima edizione del "Todi Musica Antica Festival", una nuova proposta culturale che si articolerà, fino al 5 ottobre in cinque concerti di musica antica, dal Medioevo al secondo Settecento, eseguiti su strumenti originali o su rigorose copie di essi e caratterizzati dunque dal suono degli strumenti medievali e barocchi e dalle melodie di antiche danze e sonate.

La manifestazione, della quale è curatore artistico il Maestro Renato Criscuolo, si avvale della collaborazione della Regione e dell’associazione Musica Perduta e si distingue anche per la scelta di location tanto desuete quanto suggestive: oltre alla Consolazione, gli altri appuntamenti si svolgeranno infatti nell’Ex Monastero di Montecristo (13 settembre), nella Chiesa di Sant’Antimo (21 settembre) e nell’auditorium San Benedetto (28 settembre).

La prima assoluta, come anticipato, avrà quale palcoscenico il tempio bramantesco di proprietà dell’Etab Todi, ente che ha ritenuto opportuno utilizzare l’occasione per estendere il programma della festa della Consolazione e per proseguire nell’azione di valorizzazione del gioiello monumentale.
Il concerto di esordio, "Ars Canendi: genesi melodica del barocco organistico", vedrà protagonista il Maestro Andrea Moncada Paternò e musiche di Johann Sebastian Bach, Hohann Pachelbel, Francois Couperin, Jacques Boyvin e Girolamo Frescobaldi, per un confronto quindi tra le istanze espressive dei maestri italiani, francesi e tedeschi.

Il Maestro Moncada Paternò, che ha avuto tra i suoi maestri Luigi Celeghin ed esperienze in Inghilterra presso la Royal Academy ed il Royal College of Music, è titolare del grande organo meccanico costruito da Barthelemy Formentelli nella Chiesa di Santa Galla a Roma e del "Giovanni Battista Testa 1750" ubicato nella chiesa di Gesù e Maria al Corso a Roma, suona su importanti strumenti barocchi della capitale e, tra le altre attività, è dal 2010 direttore artistico della "Opera San Gregorio".

Per il 13 settembre il programma prevede il concerto "Il Flauto dolce: dal grande basso al soprano" (Giorgio Matteoli – flauti dolci, Massimiliano Faraci – clavicembalo), mentre il 21 sarà la volta di "Dialoghi di flauti e di suoni antichi e moderni" (Stefano Bagliano e Lorenzo Cavasanti, flauti soprani, contralti, tenori e bassi). Il 28 settembre, preceduto dalla conferenza introduttiva "La vita culturale nella Napoli di Ferdinando e Carolina", con Emanuele Barbella, sonate per mandolino, violino e basso. La chiusura, il 5 ottobre, con "Arie a voce sola", con tenore e chitarra barocca presso l’Aula Magna del Liceo Classico.
L’intenzione dei promotori è quello di poter confermare, negli anni a venire, un appuntamento che punta ad arricchire ulteriormente la già variegata offerta culturale tuderte.

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