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Per i privati, relativamente sia ai beni mobili che immobili danneggiati, le domande dovranno esser presentate entro il 14 ottobre, per gli altri la scadenza è il 30 settembre
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Verranno pubblicati domani, 14 agosto, nel Supplemento ordinario numero 1 del Bollettino ufficiale della Regione Umbria n. 37, i Decreti della presidente della Regione Umbria,   Catiuscia Marini, per la concessione di 11 milioni 600 mila euro complessivi di contributi e agevolazioni a favore di privati e attività extragricole danneggiati dall’alluvione che colpì l’Umbria dall’11 al 13 novembre 2012.

I benefici  sono destinati ad aziende e privati dei comuni colpiti dagli eventi alluvionali: Perugia, Città della Pieve, Panicale, Montegabbione, Castel Viscardo, Collazzone, Marsciano, Piegaro, Monteleone di Orvieto, San Venanzo, Castel Giorgio, Montecchio, Deruta, Parrano, Fabro, Ficulle, Allerona, Orvieto, Todi, Torgiano e Citerna.

Le risorse, che fanno parte del pacchetto di 46 milioni e 400 mila euro assegnato all’Umbria a seguito della  dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, sono state ripartite, in via provvisoria, per del 75% a favore delle imprese e per la rimanete quota a favore dei privati, per un importo rispettivamente di  8 milioni e 700mila euro e di 2 milioni 900 mila euro. 

In particolare potranno beneficiare delle agevolazioni previste dal bando le imprese industriali, artigiane, di servizi, commerciali e turistiche che hanno già segnalato di essere state danneggiate  dagli eventi alluvionali entro il termine di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione. 
Le agevolazioni saranno concesse per le spese sostenute per il ripristino delle condizioni di operatività, fino a un tetto massimo di 200 mila euro (corrispondente al tetto massimo degli aiuti “de minimis”) per impresa e saranno fino a un massimo del 75% del danno subìto nel caso di beni immobili e strutture produttive, impianti, macchinari e attrezzature; fino a un massimo del 60 per cento del danno subìto per i beni mobili registrati e ammortizzabili dell’impresa (automezzi, autobus, mezzi specifici).

Il contributo è finalizzato, nel caso di riparazione del bene o, in caso di distruzione, per l’acquisto di un bene nuovo con le stesse caratteristiche. In caso di insufficienza di risorse, si provvederà al riparto delle risorse stanziate tra tutti gli aventi diritto.
La corrispondenza dei danni per gli importi fino a 30mila euro sarà attestata con autocertificazione del legale rappresentante dell’impresa; per gli importi superiori le imprese saranno obbligate a presentare una perizia asseverata il cui costo è ammissibile a contributo.

Sono previste procedure semplificate per la presentazione delle domande e tempi celeri per l’attività istruttoria curata da un apposito Nucleo Interservizi e che si concluderà nel termine massimo di 90 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande fissata al 30 settembre.
Per la concessione di contributi ai privati, nel caso di immobili, sono  previsti aiuti a rimborso parziale delle spese sostenute per la demolizione, ricostruzione, ripristino, riparazione e delocalizzazione dei beni danneggiati, con un contributo ammissibile pari all’80% del danno
.

Nei casi di riparazione e ripristino degli immobili, il contributo complessivo potrà essere ammesso fino a 60mila euro, con il limite elevato a 200mila euro per gli interventi di demolizione e ricostruzione o delocalizzazione delle unità immobiliari adibite ad abitazione principale, oggetto di ordinanza di sgombero.
Il bando fissa le priorità per la concessione dei contributi, per garantire la trasparenza e la parità di trattamento nella predisposizione delle graduatorie da parte dei Comuni interessati. Stabilisce, inoltre, i tempi e le modalità che i Comuni dovranno rispettare per l’erogazione degli aiuti ai beneficiari.

I soggetti privati che abbiano subìto danni a beni mobili,  quale conseguenza immediata e diretta delle alluvioni del novembre scorso, potranno accedere a contributi concessi a rimborso parziale delle spese sostenute per l’acquisto un nuovo bene mobile registrato o per la riparazione di quello danneggiato. Il contributo ammissibile sarà pari al 75% del danno debitamente documentato, fino a un massimo di 30mila euro.
È prevista anche un’attività di controllo, anche successivamente alla erogazione dei contributi, secondo modalità stabilite dalla legge.

 

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