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24 luglio 2013
Il Comitato sul depuratore No Cascianella" di nuovo all’attacco del sindaco Rossini

Ci rammarica che il Sindaco Rossini definisca “solo chiacchiere” le nostre dichiarazioni sulla questione della localizzazione del nuovo impianto di depurazione presso la cava Toppetti.
Così dicendo il Sindaco mette in dubbio la veridicità delle stesse affermazioni e la volontà della proprietà della Fornace da noi poi riportate in un precedente comunicato stampa.
Siamo anche molto preoccupati perché se il Sindaco non è a conoscenza del diniego da parte della Fornace ciò è veramente allarmante! Se lo sappiamo noi e non il Sindaco allora la proprietà della Fornace Toppetti con chi ha interagito? Se invece lo ha appreso ma non lo può ammettere, allora è qualcun altro che fa le chiacchiere, non certo noi!
Ricordiamo inoltre che all’indomani della VAS dello scorso 20 Maggio abbiamo sostenuto che la decisione di fare il depuratore all’interno della cava Toppetti era stata già presa. Anche in quell’occasione il Sindaco e alcuni partiti e qualche Assessore si erano prodigati a dichiarare che nulla era stato deciso a tale proposito.
Se ora il Sindaco sostiene che non c’è nulla di ufficiale sul fatto che è venuta meno la disponibilità di realizzarlo all’interno della fornace, credo si possa desumere che ciò che avevamo sostenuto allora a proposito della decisione già presa a favore della Fornace era verissimo.
Si ventila anche un esproprio forzato, sicuramente una situazione da evitare a tutti i costi. Anche per questo forse avevamo visto bene quando si affermava che la politica, e alcuni personaggi, stavano mettendo in seria difficoltà la proprietà della storica fornace Toppetti. Un’azienda che non ha mai ricorso, anche in questi periodi di forte crisi dell’edilizia, ad un’ora di cassa integrazione, attingendo alle riserve economiche aziendali. Crediamo che continuare a metterla in un’imbarazzante difficoltà non sia la cosa migliore per l’intera collettività. Inoltre, in caso di esproprio forzato, chi pagherà lo spostamento della “collinetta” di ben oltre 150.000 metri cubi di terreno che si trova dove sarebbe previsto il sito? Sempre i contribuenti? Ricordiamo che il sito di Osteriaccia non è stato preso in considerazione perché necessitava di appena un chilometro in più di tubazioni. Ora invece si vorrebbero spendere sette o ottocento mila Euro per lo sbancamento di una grande quantità di terreno?
Vorrei inoltre precisare – sottolinea Mauro Giorgi – che io non ha votato le Linee di indirizzo sull’individuazione del sito del depuratore, approvate nella seduta del Consiglio Comunale del 9 ottobre 2012, in quanto distanti da un percorso condiviso anche dalle forze politiche di maggioranza.
Infatti tali Linee di indirizzo sono tratte da un documento politico sottoscritto da PD, PSI, SEL e Rifondazione Comunista, ma non dal mio partito, l’Italia dei Valori.
Comitato per il Verde di Cappuccini, Antonio Padovani
Consigliere Comunale di Todi, Mauro Giorgi

23 luglio 2013
Il Pdl di Todi attacca l’Amministrazione Rossini sulla gestione del nuovo depuratore

Con la notizia del diniego della proprietà della Fornace Toppetti ad accogliere il sito del Depuratore unico, tutti i cittadini di Todi stanno prendendo atto e possono finalmente certificare lo sbando più assoluto a cui il Sindaco Rossini e la sua allegra brigata hanno ridotto la città.
Come PDL, ovviamente, non possiamo che plaudere alla ferma presa di posizione della proprietà della fornace Toppetti. Non occorre ricordare ai tuderti che l’assoluto NO a Cascianella o “zone limitrofe” aveva portato tutti i consiglieri del PDL e dell’opposizione ad occupare il Consiglio Comunale di Todi lo scorso anno. Un NO convinto ed assolutamente contrario che da allora si è sempre scontrato con le volontà espresse ufficialmente dal Sindaco Rossini nella sua oramai famosa lettera ad Umbria Acque del Luglio 2012. Una lettera, quella di Rossini, che già da allora era priva di alcun supporto tecnico e di alcun confronto condiviso nella stessa maggioranza politica che lo sostiene. Oggi la volontà personale e politica del Sindaco e del Consigliere regionale Buconi (come è stato denunciato da Mauro Giorgi in Consiglio Comunale) non trova solo il fermo rifiuto all’utilizzo dell’area da parte dei proprietari, ma stride in modo assordante anche coi pareri tecnici negativi relazionati nel documento della VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Il fatto di voler realizzare il depuratore alla Cascianella, od in zone ad essa vicine, diventa, come sempre è stato peraltro, solo ed unicamente un progetto di Rossini; l’utopia di un Sindaco che con assoluta testardaggine e senza ascoltare i suoi stessi consiglieri ed elettori è rimasto il solo a sostenere un’ipotesi così assurda e strampalata. La maggioranza consiliare PD-PSI (con Giorgi oramai da tempo in aperto dissenso) è infatti oggi rappresentata da un sempre più sparuto numero di accoliti che, stanchi e logori nel sostenere tesi sempre più fantasiose ed impossibili in difesa del loro Sindaco, si stanno man mano defilando lasciando da solo Rossini nella figuraccia epocale che lo attende.
E’ stato necessario un anno di perdite di tempo e di soldi pubblici spesi inutilmente per i sondaggi e le prospezioni geologiche alla Cascianella per far capire finalmente al nostro primo cittadino i suoi madornali errori e la sua assoluta incapacità di amministrare.
La domanda è ormai sulla bocca di tutti i tuderti: “per quanto ancora dovremo subire l’incompetenza e l’ignavia di questa Amministrazione?”
PDL Todi

20 luglio 2013
Comitato Cappuccini: niente depuratore alla fornace

Soddisfazione nell’apprendere che la proprietà della Fornace Toppetti non è più disponibile a cedere il terreno per la realizzazione del depuratore per la città di Todi.
Si tratta di una conferma molto importante che ci è pervenuta direttamente dall’azionista di maggioranza della nota Società produttrice di laterizi che intelligentemente ha voluto così smarcarsi da una situazione, diciamo imbarazzante, che fino ad alcuni giorni fa la vedeva oggetto di insistenze da parte di alcuni politici e Amministratori locali che gli “consigliavano” di ospitare il sito del depuratore all’interno della cava.
Ancora però non bisogna abbassare la guardia, a quanto sembra l’Amministrazione comunale ora è intenzionata a far realizzare il depuratore a Cascianella, dove verrebbe costruita una struttura ben sette volte maggiore di quella già esistente. I cittadini devono sapere che l’area è sempre quella. Dentro o fuori del perimetro della fornace, le problematiche per i residenti al quartiere Cappuccini non cambiano.
Si andrebbero infatti a sommare i problemi di due aziende che, secondo il ministero della Salute, rientrano nell’elenco delle industrie insalubri, la fornace appartiene alla seconda classe mentre gli impianti di depurazione sono classificati, addirittura, come prima classe. Infatti non sono da sottovalutare neanche i rischi di una contaminazione biologica che può essere favorita dalle particolare condizioni che si possono creare nell’area.
Per una serie di motivazioni, fra cui quelle appena citate, continuiamo a sostenere la necessità che le autorità competenti individuino il sito per il depuratore laddove non ci siano insediamenti urbanistici.
Comitato per il Verde di Cappuccini

20 luglio 2013
Aria Nuova per Todi: quale ruolo per l’ospedale di Pantalla?

Il Comitato Civico Comunale “Aria Nuova per Todi”  che ha a cuore  il  problema  e che ha bisogno di una  sanità di eccellenza per i suoi cittadini, porta all’attenzione di tutti gli amministratori a qualsiasi livello comunale, provinciale, regionale e ai deputati umbri, le particolari  problematiche  che coinvolgono  il nuovo  OSPEDALE Comprensoriale  della  Media Valle  Del Tevere  in  Loc. Pantalla  di   TODI.
Si specifica inoltre, per evitare cattive interpretazioni, che tale documento non consiste in una semplice critica delle inefficienze riscontrate dall’ospedale comprensoriale attualmente ma ad essa si affiancano diverse proposte che il Comitato Civico Comunale  “Aria Nuova per Todi”  intende avanzare.
Sono ormai 2 anni che  il nuovo e moderno  presidio ospedaliero, Ospedale della Media Valle del Tevere sito in località Pantalla  ha aggregato i servizi sanitari  che precedentemente venivano svolti  negli ospedali di Todi e Marsciano.
La costruzione del nuovo Ospedale della Media Valle del Tevere, che si estende su una superficie lorda di 17.400 metri quadrati, è iniziata nel marzo del 2007 ed è stata inaugurata  il  21 maggio 2011,  ha  comportato un investimento di oltre 34 milioni di euro per le opere edili e l’impiantistica fissa. L’ingente investimento prodotto deve  assolutamente  assicurare  e produrre servizi di qualità ai cittadini della Media Valle del Tevere,  per un bacino di utenza  di circa 54.000 abitanti suddivisi  tra  i  Comuni di   Todi – Marsciano – Deruta –   Montecastello Vibio – Massa Martana – Collazzone – San Venanzo e Fratta Todina.
La decisione di unificare le attività degli ex stabilimenti ospedalieri di Marsciano e di Todi, in un unico presidio ospedaliero comprensoriale, era  stata  così  più volte sottolineato a vari livelli locali e Regionali,  una scelta indispensabile per garantire un futuro all’assistenza ospedaliera nel comprensorio Todi-Marsciano-Deruta,  poiché solo riunendo le risorse in una unica struttura  si  poteva  pensare di garantire  qualità dei servizi ed economicità di gestione.
Da un articolo  di  UMBRIA 24  del   mese di Maggio 2011,  la presidente della Regione Catiuscia Marini,  dichiarava:   “Il nuovo Ospedale Unico della Media Valle del Tevere, che verrà ufficialmente inaugurato sabato 21 maggio 2011  è un ulteriore tassello, un passo avanti importante verso la completa riorganizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera regionale e dei servizi territoriali, che realizza gli obiettivi posti dalla programmazione regionale e configura un nuovo modello organizzativo, capace di garantire una offerta di grande qualità del servizio ospedaliero umbro, l’efficienza della spesa e la soddisfazione delle esigenze e dei bisogni dei cittadini”.
Ora  Aria nuova per Todi  da  libero comitato civico comunale,   che ha a cuore il problema e  che  ha  bisogno di una sanità di eccellenza  per i suoi cittadini,   intende   fare alcune riflessioni a voce alta.
Le ultime vicende che hanno riguardato i vari reparti ospedalieri, dove avevamo delle figure di eccellenza con  capacità  professionali  riconosciute ad alti livelli, hanno lasciato i reparti di primaria importanza senza alcun  riferimento  costringendo i pazienti che di tale professionista intendevano beneficiare a rivolgersi presso altre “strutture”. Poniamo all’opinione pubblica tale quesito: per quale motivo  il primario ginecologico non ha più svolto la propria mansione dopo solo un mese e mezzo dall’apertura dell’ospedale comprensoriale nel 2011? Per quale motivo due importanti cardiologi hanno lasciato la struttura senza essere più rimpiazzati?
Importante  sottolineare  che  ad oggi molti spazi nel nuovo ospedale non sono stati utilizzati,  in dettaglio  –   la mensa per il personale,  la palestra,   il “Progetto “accoglienza minori”   den.to Nursery _ quest’ultimo finalizzato alla realizzazione di un asilo nido e di una scuola materna dentro l’ospedale di Pantalla, che potrebbe ospitare i figli dei dipendenti, e  contestualmente anche da supporto per i figli dei fruitori della struttura sanitaria:  tutto ciò ad oggi,  utile per il territorio,  paradossalmente rimane ancora un miraggio.
Facciamo alcune  considerazioni  su  dichiarazioni  (intervista_campione)  resa  da  alcuni  pazienti  sui  servizi  ed  il  livello  di  qualità clinica  _ presso  il  nuovo   presidio Ospedaliero  Comprensoriale  della  Media  Valle del  Tevere  in  località  Pantalla:
R1
necessita di una  riabilitazione  cardio-chirurgica   _  ( non è stata realizzata) ;
R2
I pazienti operati in ortopedia vengono ricoverati per alcuni giorni in chirurgia intasandone il servizio, tale situazione non si verificherebbe nel caso in cui vi sia una  degenza ortopedica adeguata  _  ( non è stata prevista) ;
R3
l’ortopedia dovrebbe essere ampliata, il reparto funziona a sufficienza,  ma deve essere intensificato, in quanto accedono due equipe ortopediche, una dell’Ospedale  Silvestrini  ed  una della Clinica Lami   _  (non è stata prevista );
R4
non essendo stata realizzata l’ urgenza ortopedica e non essendoci il reparto per un’urgenza ortopedica,  chi viene operato all’Ospedale  Silvestrini o in altre strutture ospedaliere regionali,  non può usufruire alla riabilitazione ortopedica di  Pantalla perchè non vi sono posti a sufficienza  ( in routine _ sono già scarsi quelli per i malati  operati  a  Pantalla )  _   ( non è stata realizzata) ;
R5
il punto nascita  va  adeguato alle nuove esigenze _ esempio,  nelle altre  strutture ospedaliere regionali si pratica  il parto indolore,  qui non è possibile visto che non c’è  personale qualificato per tale assistenza.   Inoltre la mancanza di tale  assistenza che imporrebbe  turni di (ore)  h. 24, impegna il personale in essere attraverso lo strumento della  reperibilità  e  l’uso  di  un  sala operatoria  tradizionale  ( anziché la  sala parto). Una domanda che sorge spontanea è come mai non si partorisca più a Pantalla, a tali condizioni il punto nascita rischia di chiudere i battenti. Perché di fronte ad un drammatico calo delle nascite nessuno si è sognato di porre in risalto la problematica?
Con tutto ciò,  in senso realistico,  crediamo  di  ragionare con la nostra testa e non farci vendere “un quasi”  pronto soccorso per un  nuovo ospedale che ha comportato un ingente  investimento di “soldi nostri ”  di denaro pubblico. Ricordiamo inoltre che circa l’80% dei fondi del bilancio regionale sono investiti in sanità.
A noi non serve solo un edificio bello e nuovo,  a noi serve questo nuovo  edificio ospedaliero che nel suo interno, nella sua struttura organizzativa  funzioni bene  con primari, operatori sanitari e parasanitari all’altezza delle nuove sfide che purtroppo il nostro tempo ci propone.
Con il motto “ Poche cose… fatte bene ”, Non chiediamo che questo  nuovo e moderno  presidio Ospedaliero Comprensoriale della Media Valle del Tevere in località Pantalla debba svolgere un ruolo rilevante nella rete assistenziale Ospedaliera Regionale, con l’intensificazione delle cure per alcune specializzazioni.
Precisiamo che “piccolo ” _ ospedale comprensoriale  non significa meno importante,  ma anzi a tali strutture ospedaliere,  è richiesto un elevato livello di qualità clinica specialistica e di sicurezza attraverso un Pronto Soccorso capace di assicurare  una funzione di primaria importanza, giocando un ruolo determinante nella riduzione della mortalità e nel miglioramento dell’autonomia e qualità della vita,  grazie  al suo potenziale diagnostico, dovuto  alla contemporanea  presenza di elevate professionalità  e  di moderne tecnologie,
collocandosi  “a ponte” fra medicina del territorio ed  i servizi ospedalieri.
Ci appelliamo a tutti gli amministratori a qualsiasi livello comunale, provinciale, regionale e ai deputati umbri che hanno a cuore il sistema sanitario, affinché si rivedano le scelte fatte e si adeguino ai cambiamenti nei bisogni sanitari  attraverso un sistema sanitario dove saper adeguare le sue strutture e i suoi servizi alle nuove esigenze, sia anche migliorare i servizi territoriali, avvicinandoli ai cittadini individuando  una serie di criteri per la gestione  di questi  “piccoli ” _  ospedali comprensoriali che possono  svolgere un ruolo rilevante nella rete assistenziale Regionale.
Quindi possiamo e dobbiamo dire chiaro che è il momento delle scelte razionali   attraverso  approfondimenti ed  in piena libertà utili e vantaggiose per il nostro territorio.
Il tempo delle strategie e delle dichiarazioni fumose è finito. Si è detto e si è scritto fin troppo.
Adesso ciò che conta sono i fatti e saranno le azioni (e le omissioni) di ognuno  a dimostrare  quali  e  quanti  politici  (a livello locale e sovracomunale)  hanno veramente a cuore le sorti del nostro nuovo  Ospedale Comprensoriale della Media Valle del Tevere in località Pantalla.
Concludendo il comitato civico Aria Nuova per Todi propone di canalizzare le risorse disponibili su due o tre ambiti specialistici facendo sì che diventino efficienti e funzionali (cruciale per noi sarebbe un Pronto Soccorso di eccellenza vista la collocazione territoriale dell’ospedale e una valorizzazione del punto nascita unito ad un reparto di ortopedia e traumatologia che diventi il fiore all’occhiello della sanità umbra).
Il Direttivo  della lista Civica Aria Nuova per Todi

20 luglio 2013
Parcheggi e frutti avvelenati

“L’aumento delle tariffe per il parcheggio nel centro storico di Todi è l’ennesimo frutto avvelenato lasciato dalla giunta Ruggiano e dal centrodestra alla città.
Dal 1 luglio, infatti, il servizio di gestione dei parcheggi è passato ad altro operatore, sulla base di un bando dalla medesima approvato che prevedeva questi aumenti. dei parcheggi”. Essendo parte integrante di una gara già impostata ed espletata non si è potuto che dar seguito a quanto stabilito.”(sic ) Questo è quello che scrive in questi giorni l’attuale amministrazione per giustificare l’aumento dei parcheggi. Aggiungo io : E’ sicuro che la convenzione non poteva essere rivista? Ci avete provato? Poi aggiunge che comunque il problema dei parcheggi è solo una parte del problema dello sviluppo della città e comunque sempre parole del sindaco “ Fin da ora si dichiara disponibile ad incontrare cittadini e operatori economici per discutere insieme di possibili soluzioni “ Lo ha fatto l’incontro ? Si probabilmente. Le soluzioni le ha trovate ? No da quello che mi risulta. E poi conclude con una bella chicca che segue “Da registrare favorevolmente, invece, gli immediati interventi su parcometri, segnaletica orizzontale e gli imminenti lavori di manutenzione sull’ascensore di Porta Orvietana, che saranno di portata straordinaria. Ovviamente sempre previsti da quella maledetta convenzione . O no ? E perché gli è rimasto sulla penna e non esternarlo per bene. ? La verità signor Sindaco è che l’amministrazione comunale non vuole assumersi la responsabilità di aver aumentato le tariffe in cambio di una manutenzione straordinaria alla “navetta”. Siccome il parcheggio lo pagano i cittadini, ai medesimi viene addossato il costo della manutenzione straordinaria. O no ? . La dica tutta e finisce la storia. Ma non è che mi affascina discutere a chi attribuire meriti o demeriti. Solo la verità . Ed allora mi creda signor Sindaco che la gara si poteva benissimo tentare di annullarla o almeno correggerla come del resto Lei stesso ha fatto in altre circostanze. Vero è invece che di soldi ce ne sono pochi ed allora meglio dare la sua versione che battersi per cambiarla e far vedere il nuovo a cui spesso si riferisce. Vero è che sui parcheggi ,fatto quello tanto vituperato 15 anni fa ,poi successivamente tutte chiacchiere e niente fatti, Nemmeno un posto macchina si è creato. Vero è che le macchine non sono eterne e quella ha fatto nel bene e nel male 15 anni di servizio pari a più di 4000.000 Km. Non le pare che sarebbe stato ora di sostituirla ,magari con qualcosa di tecnologicamente più moderno? . Non le pare che sarebbe il caso di metterne due in modo che farebbero il 50% di sforzo ciascuna come del resto era stato ipotizzato.? Lo sa che alternandosi avrebbero consumato anche minore energia elettrica ? Lo sa che con due avrebbe potuto con pochi soldi raddoppiare o quasi i posti macchina e completare il primo progetto.? Lo sa che con un modesto investimento si possono realizzare due ingressi alla città , e mantenere le due vie di uscita e senza sbucare nulla. Ha mai pensato a piccoli parcheggi a raso in alcuni punti strategici al di fuori delle mura senza intaccare niente che possa procurare pregiudizio alle bellezze della città ed all’ambiente? Questi sono signor Sindaco alcuni spunti effettivamente compatibili coni costi della sosta e con quelli che può sopportare l’economia della città . Purtroppo chi ha strafatto, senza fare il conto si trova in mezzo a problemi di gestione come chi non ha fatto .. Tutt’altro ragionamento va iniziato per quanto riguarda il possibile sviluppo.. Però lo tenga presente altrimenti i centri storici aldilà delle declamazioni di tutti rimarranno vuoti. E questa è una responsabilità di questa generazione ; poco di quelle passate, e nessuna di quelle future.
Ottavio Nulli Pero

19 luglio 2013
Si è spento a Todi, nella sua casa di Figareto, Ernesto Gioffrè

Si era trasferito a Todi insieme alla famiglia all’inizio degli anni settanta. Accanto all’impegno nella piccola azienda agricola (oggi uno splendido agriturismo) gestita dalla moglie Anna Gaiba, sua compagna di vita, Ernesto è stato insegnante di chimica presso l’Istituto Tecnico Agrario “A. Ciuffelli” di Todi. Gli allievi e i colleghi conservano il ricordo di una persona che sapeva coniugare la competenza nella disciplina e la consapevolezza del suo ruolo di educatore. Era stimato e amato perché nell’insegnamento sapeva mettere a disposizione  le sue notevoli qualità umane di sensibilità e attenzione verso gli altri.
Se il suo parlare testimoniava le sue origini lontane da Todi, la sua esistenza è stata profondamente intrecciata con la vita sociale e civile della città.
Attivo nel Gruppo Sportivo UISP di Due Santi, associazione che ha svolto un ruolo determinante per lo sviluppo di quella parte di territorio tuderte, nelle cui iniziative coinvolgeva anche i figli Massimiliano e Leonardo, Ernesto Gioffrè  è stato consigliere comunale, eletto nelle liste del PCI e amministratore della “Veralli Cortesi” per tutti gli anni ottanta.
Aderì al PDS nel 1991, dopo la svolta della Bolognina e ne fu segretario cittadino nei primi anni novanta.
Il suo impegno, politico e istituzionale, si caratterizzava per l’attenzione alle politiche agricole e ambientali e di conservazione del patrimonio paesaggistico di Todi, che riteneva  motore per uno sviluppo sostenibile dell’economia tuderte.
È stato un uomo animato da sincere passioni civili e politiche e la passione, oltreché la serenità e lo spirito positivo con cui affrontava le più diverse battaglie, con animo generoso e aperto nei confronti della comunità di cui si sentiva parte,  è il tratto che rimane di più nella memoria di chi ha condiviso con lui l’impegno civile e politico.
Alla moglie e ai figli, che lo hanno accudito amorevolmente lungo tutto l’arco doloroso della malattia, va il nostro affetto e le nostre più sentite condoglianze.
Le democratiche e i democratici di Todi

19 luglio 2013
Pdl: a Massa Martana la cultura va in orbita…. ma di partito!

In data 13/6/213 la Giunta Comunale di Massa Martana ha approvato all’unanimità una delibera (n.59 del 13/6/2013) con la quale si adotta il progetto di un’Associazione Culturale di Terni che ha un costo minimo di 30.000 euro.
Promuovere l’arte e la cultura è da considerarsi sicuramente una cosa costruttiva e da perseguire ma sarebbe amministrativamente poco sensato  attingere ora ad eventuali risorse del nostro  bilancio comunale quando  per far quadrare i conti del Comune si ricorre ad una costante e pressante imposizione tributaria. Ne sono un esempio i termini e  i tempi scelti dagli attuali amministratori per il pagamento in acconto della  nuova tassa sui rifiuti e servizi (TARES) arrivata in questi giorni  alle famiglie.
Come PDL ritieniamo opportuno  che  nella formazione del  bilancio  ci sia capacità di fare una sensibile diminuzione della tassazione  attraverso una attenta razionalizzazione dei  costi della macchina amministrativa ed una oculata individuazione delle priorità da attuare, operazione da cui si può far derivare una congrua concessione di contributi alle Associazioni locali per il sostegno alle  loro attività.
Come PDL saremo sempre contrari e denunceremo sempre il fatto che eventuali risorse dei contribuenti Massetani siano invece adoperate per   foraggiare   progetti a favore di  “satelliti orbitanti in galassie di partito” di cui sono ben individuabili fini e confini senza bisogno di essere esperti astronomi.
                                                                                   
PDL MASSA MARTANA

4 luglio 2013
Depuratore e sprechi

Come al solito l’ Ordine del giorno presentato dalla minoranza al Consiglio Comunale del 2 luglio 2013 non aveva lo scopo di creare una occasione di dibattito serio ma è stato solo un pretesto per proporre illazioni e per strumentalizzare politicamente il tema del depuratore. Hanno accusato Sindaco e Giunta di operare per sotterfugi e come braccio operativo di qualcun altro quando è noto a tutti che le procedure che porteranno alla scelta del sito per il depuratore, in particolar modo la procedura di VAS, garantiscono la massima trasparenza, chiarezza e partecipazione.
Nel dispositivo presentato dall’opposizione si voleva impegnare l’Amministrazione ad operare "secondo i principi e le risultanze delle consultazioni preliminari dei soggetti con competenza ambientale" stravolgendo di nuovo le regole e le procedure perché spetta a i molteplici soggetti che partecipano alla procedura di VAS di tenere presente le consultazioni preliminari nel portare a termine la procedura stessa. Solo alla fine del percorso l’Amministrazione potrà decidere la definitiva localizzazione del sito.
Il Gruppo Consigliare del PD ritiene che il Sindaco e la Giunta stiano operando nel pieno rispetto delle linee di indirizzo deliberate dal Consiglio Comunale in data 9 ottobre 2013 e non mancherà di proporre la fase partecipativa una volta che tutti i dati saranno disponibili per poter scegliere.
Lo zelo dimostrato dalle opposizioni per la questione depuratore non ha avuto seguito per l’altro tema d’importanza strategica quale l’Unione speciale dei Comuni in quanto hanno preferito sfuggire al confronto abbandonando l’Aula.
Una nota particolare la merita il Consigliere di Aria Nuova Claudio Serafini.  La tanto sbandierata politica per i cittadini e per la riduzione degli sprechi in realtà sembra tutta una finzione: ha preferito rimanere in Aula dichiarandosi assente dalla seduta anche se la maggioranza avrebbe tenuto in alta considerazione le osservazioni da lui proposte sull’argomento inserendole nella delibera. Questo atteggiamento ha fatto si che l’approvazione unanime del punto è stata inutile e si dovrà convocare il Consiglio Comunale altre due volte, spendendo soldi pubblici quando sarebbe bastato il suo voto per evitare tutto questo.
Gruppo Consiliare Partito Democratico
 

 

4 luglio 2013
La riorganizzazione della macchina amministrativa tuderte secondo il Pd
Il Partito Democratico di Todi prende atto con soddisfazione dell’operazione posta in essere dalla amministrazione comunale nella riorganizzazione della macchina amministrativa del comune.
Da una parte siamo soddisfatti della ricerca di una nuova architettura della macchina comunale che risponda all’obbiettivo di avere un Comune “semplice”, vicino ai cittadini, che riduca la burocrazia, che aumenti l’efficienza e che garantisca una migliore capacità di risolvere i problemi della comunità, senza però aver aumentato la spesa rispetto agli anni precedenti, perseguendo il principio molto importante in questa fase storica italiana del “ più servizi e meno (o pari) spesa”.
Dall’altra pensiamo siano particolarmente interessanti alcune novità strutturali come l’organizzazione del Front Office, organismo che dovrebbe garantire una interfaccia rapida tra i cittadini e i vari uffici, così come la volontà di potenziare il sistema delle manutenzioni che rappresentano una esigenza continua per tutti i nostri cittadini, e la definizione di una entità strategica per il territorio nel medio-lungo periodo quale la nuova area unica che si occupi di urbanistica, cura del territorio e turismo, separandola rispetto alla gestione delle questioni più contingenti ed immediate quali quelle dell’edilizia.
Ovviamente come Partito Democratico di Todi intendiamo porgere i nostri migliori auguri di buon lavoro a tutti i dipendenti del comune: ai nuovi responsabili di servizio e ai responsabili che sono stati confermati, e a tutti i dipendenti, sia coloro che continueranno a svolgere le proprie attività come in precedenza, sia soprattutto a coloro che in sede di riorganizzazione hanno visto modificate le proprie destinazioni ed uffici.
Siamo sicuri che la professionalità di tutti i dipendenti permetterà di affrontare questa nuova sfida per il bene della nostra città nel migliore dei modi.

Partito Democratico di Todi

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