Ciò non significa “truccarsi” ma fare in modo che anche il bene appaia al pari di quel “male” che sembra essere diventato il fattore più attrattivo nella comunicazione, che spesso si muove alla ricerca dello “scandalo”, come molti di quelli che alla Plaza de toros ci vanno sperando di poter assistere alla vittoria del toro.
E sponsor per questa operazione l’azienda ospedaliera di Perugia ne sta trovando numerosi, così che si può dire che “se tanto tuona…..”
Un’artista, Gabriella Pescucci, premiata nella sua lunga carriera anche con ben sette nastri d’argento, due David di Donatello ed un BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) .
Una donna che ha “ ancora tanta voglia di lavorare; mi occupo di mille cose, il teatro, l’arte, il cinema fanno parte di me, da quando ero giovanissima. Ho lavorato molto, senza risparmiarmi; la vita mi ha regalato tante soddisfazioni ed ho ancora tanta energia da impegnare nella attività che più amo “.
Gabriella, toscana di nascita, ma romana di adozione, una delle costumiste più importante in Italia e al mondo, ha lavorato con grandi artisti quali Pasolini e Patroni Griffi , sia nel cinema che nel teatro( per alcuni decenni è stata impegnata alla Scala di Milano ), confida: "Mi piace l’Umbria , dove trascorro qualche mese all’anno, ma amo sopratutto Perugia , l’ho conosciuta in tempi diversi, ma per me il suo fascino resta immutato : ricordo anche di averci lavorato nella stagione teatrale del Teatro Morlacchi.
Ora ci torno per dei controlli medici, perché ho avuto modo di apprezzare i servizi di questo Ospedale .
Mi sono affidata alla competenza e alla professionalità del prof. Elmo Mannarino, un medico speciale , perché riesce a parlarti di tutto, ma al tempo stesso è sempre concentrato ed attento ai problemi che gli vengono esposti.
Come si fa a non affidarsi ad un professionista cosi poliedrico, curioso di ogni aspetto culturale della vita, che ama profondamente il suo lavoro ?”
L’artista parla anche della Capitale : " Magari anche a Roma, dove vivo e lavoro, ci saranno medici capaci e competenti, ma ho scelto di curarmi all ‘Ospedale di Perugia perché mi sembra efficiente, pulito, con sanitari che svolgono il loro lavoro con una carica umana che mi ha colpito.
Non voglio certo imbastire una polemica sulla sanità di altre città, di Roma in particolare. Piuttosto mi piace far sapere che a Perugia viene prima la persona della malattia.
Ho avuto la sensazione di trovarmi in una isola felice, anche se una affermazione del genere, detta in un Ospedale, può sembrare una utopia.
Per usufruire di questi servizi sanitari, affronto senza remore i problemi legati al viaggio da Roma. Quando torno a casa sento di aver investito bene il mio tempo".
Sulla città del grifo il giudizio è netto:" Certo che ci abiterei volentieri; Perugia è bellissima, quando posso salgo in centro, uno spettacolo; certo, conosco anche i problemi perché mi tengo informata, ma sfido chiunque a trovarmi una città dove non ci sia violenza.
Purtroppo quella, oramai, è dappertutto; nessun paese al mondo ne è indenne".