La ricostruzione che della vicenda ha fatto il Comune è racchiusa nella seguente dichiarazione.
“Essendo scaduta la vecchia autorizzazione allo scarico ed essendo subentrate nel frattempo nuove normative, nell’anno 2011 la ditta gestore dell’impianto ha provveduto a richiedere le necessarie autorizzazioni agli Enti competenti ed alla successiva realizzazione dell’impianto di depurazione necessario per lo scarico delle acque reflue in pubblica fognatura nel rispetto delle nuove disposizioni di legge.
Nell’attesa dell’autorizzazione dell’impianto, i gestori dichiarano (attraverso il possesso di corrispondente documentazione) di aver provveduto allo smaltimento delle acque reflue prodotte, in parte per mezzo di ditta autorizzata tramite carrobotte e operando, per la restante parte, il ricircolo delle acque in uscita dall’impianto di depurazione conformi ai limiti normativi, per il lavaggio delle zone sporche.
Alle ore 12:00 dello stesso giorno il Corpo Forestale dello Stato ha provveduto al sequestro dell’impianto.
In data 19/04/2013 (due giorno dopo) ATI 2 (Autorità di Ambito preposta) ha rilasciato regolare autorizzazione allo scarico delle acque reflue che ha portato al dissequestro dell’impianto in data 23/04/2013.
Da evidenziare inoltre che in data 26/02/2013 l’impianto di macellazione è stato sottoposta a verifica da parte del NAS dei Carabinieri di Perugia, che ha riscontrato l’assoluta regolarità dello stesso.