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31 maggio 2013
La riqualificazione di Ilci è merito del Pdl

Sono stati completati la scorsa settimana i lavori di completa riqualificazione del Centro storico della frazione di Ilci. Le opere, appaltate dall’Amministrazione Ruggiano nel mese di Aprile 2012, hanno riguardato il completo rifacimento della pavimentazione della frazione ed altri lavori di sistemazione della rete di smaltimento delle acque piovane, delle acque nere e della rete del gas. Dopo avere provveduto alla ristrutturazione del circolo di aggregazione della frazione, alla realizzazione ex-novo del parco giochi e provveduto alla bitumatura della strada Comunale di Toscella, la riqualificazione del centro storico di Ilci completa una serie di opere straordinarie realizzate dall’amministrazione Ruggiano durante il suo mandato.
Il Popolo della Libertà di Todi non può che esprimere la sua più grande soddisfazione per la chiusura dei lavori nonostante il freno posto dall’amministrazione Rossini. La pavimentazione di Ilci non è altro che uno dei più eclatanti simboli tra chi si adoperava nei fatti per la valorizzazione di Todi e delle sue meravigliose frazioni e chi, dopo oltre un anno, non è ancora stato in grado di combinare nulla di concreto per la nostra città. Il grande lavoro di riqualificazione del centro storico e delle frazioni fatto nella scorsa legislatura, ha dato risultati straordinari e molti altri ne avrebbe portati se non avesse prevalso l’inganno di chi ha promesso l’inverosimile e ora invece sta governando la città dedito alle beghe di partito, amante della burocrazia e del formalismo e lontano anni luce dal dinamismo che occorrerebbe in questi tempi per amministrare una realtà come Todi.
PDL Todi

31 maggio 2013
Nuovo depuratore: nessuno censura nessuno, basta strumentalizzazioni

Circa la collocazione del nuovo depuratore, viene periodicamente messa in atto un’ostinata e faziosa campagna di disinformazione che limita il diritto dei cittadini ad avere una completa e trasparente disamina dei fatti. I circoli di Todi di SEL – sinistra Ecologia Libertà e di Rifondazione Comunista, confermano che, sui siti presi in considerazione per il depuratore, non sono ancora terminate le procedure relative alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica), dalle cui determinazioni dipenderà la localizzazione dell’impianto di depurazione.
La VAS è una procedura che valuta preventivamente gli esiti dell’istallazione degli impianti tecnologici sull’ambiente ed è indispensabile per procedere all’istallazione degli impianti stessi nella più ampia tutela dei cittadini e del territorio. La localizzazione di un nuovo impianto di depurazione, infatti , non può prescindere dal riconoscimento dei valori prioritari della difesa naturalistica e paesaggistica del territorio e dalla proiezione sulle future dinamiche di sviluppo del territorio stesso.
Insieme a tutta la maggioranza ci siamo fatti carico di tutte le proposte avanzate, ai fini di una valutazione complessiva da parte degli organismi competenti.
Pertanto le illazioni circolanti su atteggiamenti volti a censurare le iniziative di singoli consiglieri o sulla presunta collocazione del nuovo depuratore in un luogo piuttosto che in un altro, sono pretestuose e prive di fondamento, sia che provengano dai banchi dell’opposizione sia che vengano supportate da consiglieri di maggioranza.
SEL – Circolo di Todi
Rif. Comunista – Circolo di Todi

31 maggio 2013
Interrogazione sulla discarica a Porchiano di Todi

Il sottoscritto Moreno Primieri, in qualità di consigliere comunale del PDL, espone quanto segue:
– nel mese di settembre 2012 il coordinatore provinciale di fare Ambiente Roberto De Vivo, nell’ambito di una attività volta a fronteggiare il pericoloso e degradante fenomeno delle discariche abusive nel nostro territorio, denunciava la grave situazione in cui versava l’area nei pressi della località Porchiano.
La discarica a cielo aperto veniva rinvenuta nei pressi dell’area dove doveva essere costruito il depuratore, precisamente sotto il ponte che attraversa il fiume Tevere e in prossimità del vincolo indiretto apposto dalla Sovrintendenza per la salvaguardia dei ruderi della villa Romana rinvenuta in loco.
Chiaramente una discarica all’interno o in prossimità di luoghi sottoposti a vincolo storico, artistico e paesaggistico è già di per se sconcertante. Tuttavia, se si ha riguardo ai materiali depositati, tra cui rifiuti organici, metallici e di eternit, ci si rende conto del pericolo per l’uomo e per l’ambiente che rappresenta questo tipo di immondezzaio.
Dopo la denuncia ci fu un comunicato dell’assessore Baccarelli Daniela la quale si rese subito disponibile alla messa in sicurezza del sito con l’eliminazione dei rifiuti e la ripulitura dei luoghi.
Non mancarono sopralluoghi da parte dell’Arpa e della Gesenu.
Tuttavia, a distanza di quasi un anno, a dispetto di chi con disinteresse si occupa della salvaguardia dell’ambiente e del nostro paesaggio, i luoghi sono rimasti tali e quali, con la presenza degli stessi rifiuti.
In pratica, né l’amministrazione comunale, né altri soggetti si sono mossi per rimuovere quella che può essere una bomba ecologica.
Occorre infatti evidenziare che tra i rifiuti vi sono elementi estremamente nocivi come componenti di amianto, che essendo in prossimità delle rive del Tevere potrebbero anche venire a contatto con l’acqua inquinandola.
Occorre a questo punto ricordare che in capo al Sindaco vi è la responsabilità per la salute pubblica anche in materia di rifiuti. Tanto è vero che lo stesso ha il potere di ordinare la bonifica di un’area in relazione a rifiuti tossici e nocivi su di questa giacenti.
A tale riguardo, nel rinnovare la richiesta di adozione di tutti i provvedimenti necessari per ottenere la rimozione dell’attuale stato di pericolo e per prevenire ulteriori danni all’ambiente circostante ed alla salute pubblica dei cittadini, il sottoscritto interroga il Sindaco per sapere
– il motivo per il quale non sono stati rimossi i rifiuti in località Porchiano a seguito della denuncia del coordinatore di fare Ambiente Roberto De Vivo, nonostante l’impegno preso dall’amministrazione attraverso l’assessore Baccarelli Daniela;
– che tipo di attività è stata posta in essere fino ad oggi dal Comune di Todi a salvaguardia dell’ambiente e della salute;
– se intende provvedere a risolvere il problema e con quali provvedimenti.
Moreno Primieri – capogruppo Pdl Todi

30 maggio 2013
Pipistrelli: "Ruggiano e company sono come gli ultimi giapponesi su un’isola deserta"

E’ incredibile che i consiglieri di minoranza,  in testa Ruggiano ex Sindaco della nostra città, continuino imperterriti a combattere come gli ultimi Giapponesi su un isola deserta  una guerra che  solo loro hanno ragione di credere essere ancora  in atto. 
Per far questo non esitano a utilizzare qualunque pretesto e qualsiasi mezzo,  arrivando perfino a distorcere  dichiarazioni rese e facilmente verificabili, che parlano di lieve ritardo e non di imprecisioni o di errori nella gestione.  
Ancora una volta però come ormai succede da un anno, a parlare più che le mistificazioni sono le carte ed i fatti.  Chi deve verificare la correttezza degli atti e della gestione nella approvazione del conto consuntivo  lo ha fatto:  I termini e le formalità sono stati rispettati  e la minoranza lo sa bene !  Il resto è solo speculazione e non merita più alcun commento.
Il Consiglio Comunale si è svolto, il bilancio consuntivo che si riferisce all’anno 2012 cioè al bilancio della vecchia Amministrazione  è stato approvato, non in 5 minuti,   ma in una seduta dello stesso Consiglio durante la quale si è tenuta una relazione introduttiva, una replica del Sindaco e tra le due  vi sono state le dichiarazioni di voto di chi certamente ha avuto la compiacenza di essere presente  avendo l’onore di far parte del massimo consesso cittadino. A tutto questo Ruggiano e la minoranza  avrebbero avuto modo di assistere se avessero scelto di  svolgere il proprio compito di sedersi tra i banchi del consiglio comunale .
Invece di entrare nel merito delle questioni e cercare un confronto politico,  come ci si aspetterebbe in particolare  da chi è stato  Sindaco di una Città come Todi,  preferiscono continuare a solcare la rotta che da mesi continuano a percorrere, costeggiata soltanto da attacchi astiosi.  Inveiscono contro la maggioranza utilizzando termini  dileggianti (o peggio)  di cui farciscono discorsi e annotazioni che complessivamente provocano a mio avviso anche un danno  di immagine alla nostra città .
Per giorni e giorni infatti, come su tanti altri argomenti prima di questo,  hanno ventilato errori, omissioni , complotti orditi anche tirando in ballo livelli regionali, hanno cercato di ingigantire la questione;  hanno cercato di argomentare non politicamente ma legalmente su un argomento  inesistente;  la professionalità di persone è stata messa in dubbio   ed alla fine … il nulla !
Hanno, in alcune ultime dichiarazioni, snocciolato  un mix di dati cercando di mischiare ancora una volta le carte ben sapendo  che nella seconda parte dell’anno l’Amministrazione Rossini ha dovuto per forza tirare i freni delle spese per rispettare il vincolo  del patto di stabilità, e questo soprattutto perché  troppo era stato già speso dall’amministrazione  di centro destra nel primo semestre, forse a causa delle elezioni ?
Possibile che,  opposizione e consigliere Ruggiano in testa,   si debba continuare in questo regime di guerra sulle barricate quando invece ci sarebbe bisogno di  politici  capaci di cercare un minimo di dialogo,  seppure nel confronto anche serrato,  per cercare di  affrontare i tanti problemi dovuti ad una crisi che sempre di più attanaglia anche il nostro territorio che morde il vivo della carne della nostra società a fronte di risorse sempre minori ? A chi giova questo atteggiamento? Ai nostri concittadini ?… Non credo proprio !
Luca Pipistrelli – vice Sindaco di Todi

29 maggio 2013
Il centrodestra di Todi sull’approvazione del bilancio consuntivo

Intendiamo ancora ribadire con determinazione la nostra posizione sulla mancata risposta all’appello del Consiglio Comunale di oggi, Martedì 28 Maggio 2013.
Siamo dell’avviso che sia compito inevitabile dell’opposizione evitare di legalizzare un Consiglio Comunale che è stato convocato dopo i termini previsti dalla legge per l’approvazione del rendiconto finanziario del bilancio consuntivo 2012.
Del resto se agli inizi del mese si sono scomodati il Prefetto ed i Revisori dei Conti del Comune per sottolineare il mancato rispetto del termine di approvazione del 30 aprile, qualcosa di anomalo c’è stato e continua ad esserci, soprattutto dopo la tardiva convocazione del Consiglio da parte del Presidente Alvi. Nella nostra piena autonomia di azione politica abbiamo quindi ritenuto di non sanare, nemmeno con la nostra presenza, l’ennesima forzatura imposta al Consiglio Comunale da parte dell’Amministrazione Rossini.
Le dichiarazioni del Vice Sindaco comparse oggi sui giornali, secondo le quali “ci sono state delle imprecisioni e degli errori nella gestione”, senza che lo stesso Pipistrelli si sia assunto alcuna responsabilità o quanto meno abbia preso atto delle gravi conseguenze che ne derivano, è lo specchio della situazione disperata in cui versa la maggioranza che ancora sostiene il Sindaco Rossini.
Peraltro oggi, in una manciata di minuti, è stato approvato un conto consuntivo oltre termine di legge e con una maggioranza sempre più risicata. Non può passare inosservato infatti che nei banchi del centro sinistra era assente il consigliere Mauro Giorgi il quale peraltro già nei giorni scorsi, aveva manifestato tutta la sua contrarietà alla gestione Rossini in merito alla vicenda del Depuratore. C’è da chiedersi ora come possa sentirsi l’Assessore di riferimento di Giorgi, Andrea Caprini, che esce da questa situazione chiaramente sfiduciato.
Per noi il Consiglio Comunale avrebbe dovuto essere sciolto al massimo il 26 di maggio e continueremo a sostenere con forza e determinazione questa convinzione.
In ogni caso non mancheremo di intervenire anche sulla parte politica del bilancio che, per la cronaca, si chiude con un avanzo di amministrazione di quasi due milioni di euro. Non può esservi giustificazione alcuna se non l’incompetenza e l’immobilismo di un Sindaco che da un lato si lamenta coi cittadini per la mancanza di finanziamenti e dall’altro tiene in cassa senza spenderle somme di questa rilevanza destinate invece ai servizi utili per la città.
I Gruppi Consiliari: PDL-Todi, Lista Antonino Ruggiano Sindaco, Fratelli d’Italia, Aria Nuova per Todi

29 maggio 2013
Caprini: "nessuna obiezione nella maggioranza sul bilancio consuntivo"

Ringrazio cordialmente i capigruppo di minoranza per le preoccupazioni espresse in merito al sottoscritto, anche se, ad oggi, l’unica sfiducia che ricordo è quella sancita dalla città nelle ultime comunali alla Giunta Ruggiano, confermata nelle recenti elezioni politiche nonostante la candidatura di ben due capigruppo tuderti nelle liste della destra.
Comprendo, altresì, che nella difficoltà di sostenere un confronto in Consiglio comunale su un atto, il consuntivo di bilancio, impostato sostanzialmente e formalmente dalla precedente amministrazione, l’opposizione preferisca arrampicarsi sugli specchi, ventilando fantasiose ipotesi di scioglimento di Consiglio comunale invece di discutere nel merito delle questioni.
Ad oggi alcuna obiezione, da parte dei gruppi di maggioranza, è stata sollevata relativamente al consuntivo di bilancio. Non mancano, eventualmente, le sedi deputate per esprimere perplessità o proposte, a cominciare dalla I commissione consiliare permanente di cui il consigliere Mauro Giorgi è presidente.
Il Sindaco e tutta la Giunta hanno lavorato in questi mesi in piena sintonia per garantire alla città di Todi una prospettiva di rilancio e di sviluppo, pur in una fase congiunturale difficile per tutto il Paese e per gli enti locali e con la massima disponibilità all’ascolto ed al confronto.
L’auspicio è che il lavoro che ci aspetta da qui in avanti possa essere corroborato da un dibattito istituzionale costruttivo e scevro da polemiche strumentali, tese alla delegittimazione della parte politica avversa più che alla individuazione delle scelte migliori per i cittadini.
Andrea Caprini – assessore Comune di Todi

29 maggio 2013
Todi: Daniela Baccarelli lascia l’assessorato?

Il sottoscritto Moreno Primieri, in qualità di consigliere comunale del PDL, rende noto che in questi giorni ha avuto notizia delle dimissioni dell’assessore Daniela Baccarelli, con deleghe alle Politiche per la Famiglia ed ai Servizi Sociali, in conseguenze di divergenze sulle politiche portate avanti dall’amministrazione nei settori di sua competenze.
Tanto è vero che sono mesi che l’Assessore evita gli uffici e diserta la Giunta, anche quando questa tratta questioni attinenti al suo assessorato.
Un esempio lo si ricava dalla mancata partecipazione alla seduta di Giunta in cui è stata approvata la delibera n. 7 del 2013, avente ad oggetto interventi in favore delle famiglie vulnerabili ai sensi dell’art 7 della Legge regionale n. 13 del 16 febbraio 2010 (disciplina dei Servizi e degli interventi a favore della famiglia). L’assenza, proprio nella suddetta Giunta, sembrerebbe confermare la tesi della divergenza di vedute sul piano delle politiche sociali, portate avanti dalla amministrazione e dalla maggioranza. D’altra parte, la pratica in questione, prevedeva la proposta di adozione dell’avviso pubblico che attiene ad uno stanziamento per il Comune di Todi di € 41.188,38 a favore delle famiglie vulnerabili per gli anni dal 2011 al 2013.
In ogni caso, in un momento di crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo, preoccupa l’assenza di un’attività efficace a sostegno delle parti più deboli della società, anche solo con una maggiore disponibilità ed impegno degli amministratori nel seguire gli uffici competenti.
In particolare, è bene sottolineare che in tutti i Comuni d’Italia l’Assessorato ai Servizi Sociali rappresenta uno dei più importanti e strategici, avendo competenze decisive nella vita talora difficile dei cittadini. Va da se che la presenza dell’Assessore e soprattutto l’attività qualificano un’amministrazione comunale e certificano la sua efficienza nel sovvenire ai bisogni della cittadinanza.
Va da se che, in ipotesi di dimissioni, compito prioritario per l’amministrazione comunale è quella di nominare un altro Assessore ai Servizi Sociali che abbia disponibilità, conoscenza, competenza e abilità nell’affrontare i problemi quotidiani della gente più bisognosa della nostra società.
Stante tutto ciò il sottoscritto interroga il Sindaco per sapere
se corrisponde al vero che l’assessore alle politiche sociali ed alla Famiglia ha rassegnato le proprie dimissioni e se la mancata deliberazione dell’atto di Giunta n. 7 / 2013 da parte della stessa sia dovuta a contrasti con le politiche a sostegno alla famiglia e/o attinenti ai servizi sociali portate avanti dall’Amministrazione comunale.
Come intende procedere per sopperire alla eventuale grave assenza nell’Assesorato ai Servizi Sociali.
 Moreno Primieri, Capogruppo Pdl C.C. Todi 

28 maggio 2013
Pd Todi: sul bilancio tutto regolare, salvo le strumentalizzazioni del centrodestra

Continuano le strumentalizzazioni politiche dell’opposizione tuderte. L’unione di Pdl, Fratelli d’Italia e Aria nuova por Todi è volta esclusivamente ad atti di visibilità personale e tornaconto elettorale.
A parlare, ancora una volta, più che gli atti mistificatori e distruttivi sono le carte.
Il 30 Aprile 2013 la Giunta Comunale ha approvato lo schema di rendiconto. Il Collegio dei Revisori dei Conti, in data 6 Maggio 2013, comunica a tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione,  che il Consiglio Comunale convocato in data 28 Maggio 2013 rispetta i termini e le formalità previste dalla legge per l’approvazione del rendiconto 2012.  Il 28 Maggio il Consiglio comunale si riunisce, con l’assenza delle forze politiche di opposizione, e provvede all’approvazione del rendiconto.
Termini rispettati. Formalità rispettate. A stabilirlo non è il centrosinistra, ma gli organi di  controllo e la legge italiana.
Ciò che resta agli atti è un’opposizione completamente in balia delle onde, un’opposizione che è alla ricerca di un leader, un’opposizione che non  in grado neanche di svolgere il proprio compito di sedere tra i banchi del Consiglio Comunale e votare un rendiconto economico che si riferisce all’anno 2012, cioè al bilancio della vecchia amministrazione Ruggiano.
Ciò che resta agli atti è l’incapacità dei vertici regionali del partito di Berlusconi che intervengono sulla stampa paragonando la situazione tuderte con quella eugubina.  Ricordiamo all’On. Girlanda, infatti, che a Gubbio il centrosinistra, forza di maggioranza, ha scelto di non votare il rendiconto, facendo mancare la propria fiducia al Sindaco Guerrini. I paragoni con Todi sono assolutamente fuori luogo e dimostrano l’incapacità e il pressapochismo anche della classe dirigente regionale del Pdl.
Ciò che si è verificato a Todi  è che il centrosinistra ha approvato un rendiconto economico che si riferisce al bilancio della vecchia Amministrazione Ruggiano, un’amministrazione bocciata dai cittadini tuderti esattamente un anno fa. Oggi si apre un nuovo capitolo per i tuderti. Il prossimo bilancio sarà quello dell’Amministrazione Rossini con il quale si metterà in atto il programma del Centrosinistra e sul quale i cittadini di Todi ci potranno giudicare.
PARTITO DEMOCRATICO TODI

27 maggio 2013
Perchè due esterni a supporto per il Puc2?

INTERROGAZIONE SU CONFERIMENTO DI INCARICHI DI SUPPORTO AL RESPONSABILE UNICO DEL PUC2 DEL COMUNE DI TODI.
Il sottoscritto Moreno Primieri Consigliere Comunale del PDL
premesso
• che l’Amministrazione comunale intende procedere ad una selezione pubblica per il conferimento di n. 2 incarichi di supporto al Responsabile Unico del PUC2 denominato "Le aree urbane del colle di Todi: il centro antico e le espansioni recenti";
• che gli incarichi sono riservati uno al supporto tecnico amministrativo ed uno al supporto tecnico giuridico;
• che gli incarichi si intendono resi come compiti di supporto all’attività del responsabile del PUC2 ai sensi degli artt. 10 co. 7 e 90 co. 6 del D.Lgs. 12/04/2006n. 163 e s.m.i. per la durata di 12 mesi;
• che il compenso per ciascun incarico, da intendersi quale costo globale a carico dell’Ente, sarà di € 12.000,00 per l’incarico di supporto tecnico-amministrativo e di € 8.000,00 per l’incarico di supporto tecnico-giuridico;
• che non appare condivisibile che, in un momento di revisione della spesa, in cui non passa giorno in cui il Sindaco e l’Amministrazione non lamentino la scarsità delle risorse per erogare servizi, si cerchi di tornare a vecchie logiche di incarichi pubblici in materie dove è facilmente reperibile professionalità interna all’Ente;
• che l’intenzione dell’Amministrazione contrasta con una gestione trasparente del personale pubblico il quale, peraltro, proprio di recente, anziché essere incentivato, è stato fatto oggetto di recuperi sullo stipendio che sanno tanto di vessazione;
• che l’avviso di selezione pubblica datato 23 aprile 2013 prevede che le domande dovevano essere presentate entro le ore 12,00 del 3 maggio 2013;
• che tra la pubblicazione dell’avviso di selezione (23.04.2013) e la presentazione della domanda (03.05.2013) intercorrono solo 10 giorni;
• che tale breve spazio temporale potrebbe far pensare che solo pochi possano essere venuti a conoscenza dell’avvio della selezione, se non far ipotizzare altro, oltre a violare il principio costituzionale di buon andamento e trasparenza della pubblica amministrazione (art.97 Cost.) e dei principi comunitari di non discriminazione, parità di trattamento, pubblicità e proporzionalità;
• che, in ogni caso, la gran parte di opere pubbliche inserite nel PUC 2 sono state realizzate con risorse interne al Comune di Todi e senza costi per l’Ente;
tutto quanto premesso il sottoscritto
chiede
1. di conoscere se vi sono partecipanti alla selezione, se la stessa è stata già effettuata e se il Comune ha proceduto alla stipula del contratto di incarico;
2. se, alla luce delle sopra richiamate premesse, non ritiene di dover sospendere la procedura.
Si richiede risposta scritta ed orale.
Avv. Moreno Primieri Capogruppo del PDL

27 maggio 2013
Primieri apprezza il ritorno del Festival di Spada

Colgo l’occasione per sottolineare che, dopo un anno di amministrazione, una cosa buona è in arrivo. Mi riferisco al Festival 2013 che partirà il prossimo 23 agosto sotto la direzione artistica del fondatore Silvano Spada. Interessante è l’idea di puntare sul teatro di prosa e soprattutto sui giovani. Il cartellone è di tutto rispetto e non poteva essere diversamente considerato il grande spessore e la professionalità del Direttore. Il Festival con Silvano Spada riacquista il valore di manifestazione culturale che aveva perso nel corso degli anni, giungendo ad essere più intrattenimento e spettacolo che motivo di stimolo culturale. Una curiosità da sottolineare risiede nella circostanza che il ritorno di Silvano Spada è avvenuto sotto la Presidenza Marini che da Sindaco della città aveva contribuito al suo allontanamento. Certamente un’ammissione di errore di calcolo che va apprezzata.
Leggendo il programma, che prevede più di dieci eventi al giorno con almeno quindici produzioni di prosa tutte inedite, si coglie a prima vista l’opportunità per un grande Festival di attrazione che rimette Todi al centro della discussione nel campo dell’arte. D’altra parte, anche con la regia di Costanzo, Spada aveva fatto una piccola toccata e fuga che probabilmente si è rivelata fatale per il ritorno del bravo direttore artistico, al quale va il mio in più grande “in bocca al lupo” che estendo alla città di Todi.
Mi riservo, infine, un ringraziamentoo particolare ai due giovani, Giulio Castrica e Emiliano Leonardi, che con passione hanno permesso al Festival di proseguire fino ad oggi, anche con sperimentazioni e formule nuove.
Moreno Primieri – Capogruppo del PDL

27 maggio 2013
Il Pd per la sicurezza stradale a Torgiano

Qualche giorno fa il consigliere di maggioranza Mirco Palomba ha dichiarato di aver scritto una lettera al Presidente Marco Vinicio Guasticchi chiedendo di mettere dei dossi di rallentamento su un tratto di strada provinciale, che attraversa  il centro abitato del comune di Torgiano, dimenticando sicuramente, che il Regolamento di Attuazione del Codice della Strada all’Art. 179 comma 5 (Art. 42 Cod. Str.) non prevede  i rallentatori di velocità in quanto strumento dissuasore non idoneo e pericoloso in quel contesto di circolazione stradale.
Inoltre come Segreteria del PD di Torgiano ci ponevamo il quesito su che fine avesse fatto la rotatoria che era stata prevista dal precedente PRG all’ingresso dell’abitato e che ne avrebbe rallentato il traffico , all’altezza dell’incrocio di via Jacopone da Todi, e soprattutto dove  fosse il consigliere Palomba quando in Consiglio comunale veniva votata la variante al suddetto PRG proposta da questa amministrazione che eliminava la rotatoria suddetta.
Quindi ci assale il dubbio che o  il consigliere Palomba ignori alcune elementari norme per la gestione del traffico urbano comunale, o che abbia voluto, lanciare una polemica priva di fondamento contro l’Amministrazione provinciale di Perugia, per fare mera speculazione sulla recente tragedia verificatasi qualche giorno fa sulle strade torgianesi.
Riteniamo invece piu’ serio ed efficace per la sicurezza dei cittadini, in accordo con il ns gruppo consiliare, presentare una mozione al prossimo consiglio comunale recante la proposta di’installazione di  semafori con il rosso temporizzato ed a " a chiamata" nei  tratti delle strade provinciali più pericolosi per consentire ai pedoni di attraversare fermando il traffico e procedere all’attraversamento in sicurezza nel centro abitato.
Segreteria PD Torgiano

26 maggio 2013
Grazie per la Lotteria a favore del Centro Speranza

Come consigliere comunale, ma soprattutto come cittadino di Fratta Todina, intendo esprimere un sentito ringraziamento al comitato civico Aria Nuova per Todi, in particolare nella persona del Presidente Pietro Baldassari e del consigliere comunale di Todi Claudio Serafini, per la straordinaria iniziativa messa in piedi a favore del Centro Speranza. Il grande successo riscontrato con l’organizzazione di una lotteria per l’acquisto di un bus attrezzato da destinare ai ragazzi del Centro di Fratta Todina e lo straordinario impegno profuso nella vendita di ben 9000 biglietti, rappresenta molto di più di un’iniziativa di beneficienza: quanto piuttosto un modo nuovo di fare e concepire la politica, mettendo al primo posto le esigenze dei cittadini e le tematiche sociali. Immensa gratitudine anche perché, grazie a questa iniziativa di solidarietà, è stato posto un accento di rilievo sul Centro Speranza, struttura d’eccellenza in ambito riabilitativo e socioeducativo e vero fiore all’occhiello del nostro territorio. Auspico che questa iniziativa possa rappresentare l’inizio di un modello nuovo di collaborazione tra varie realtà territoriali: solo in questa maniera è possibile rendere concreti obiettivi condivisi.
Cinzia Moriconi-consigliere comunale Fratta Todina

25 maggio 2013
Ruggiano: a Todi si va verso lo scioglimento del Consiglio Comunale

Nel nostro Comune i termini del 30 Aprile imposti dalla legge per l’approvazione del bilancio non sono stati rispettati, perché il Sindaco non è stato capace di far approvare uno straccio di bilancio consuntivo.
Il Prefetto ha scritto a tutti i Consiglieri il 3 Maggio.
I Revisori dei conti hanno ribadito il tutto, con un’altra lettera, il 6 Maggio. Quindi i termini scadono, tuttalpiù, il 26 Maggio.
Il Consiglio Comunale è convocato per il 28. Il 27 dovrà partire la nomina per il commissario ad acta per la approvazione del bilancio e la susseguente procedura di scioglimento del Consiglio Comunale. Sta succedendo così in tutta Italia. O forse la legge per i sinistri non si applica ?
Vigileremo su queste cose, affinché sia rispettata la legge e la giustizia.
Avv. Antonino Ruggiano

25 maggio 2013
Quando la sanità funziona…

Un doveroso e sincero ringraziamento va a tutto il personale dell’ospedale di Todi, divisione Medicina. Non è di circostanza, ma sentito. Credo di interpretare il pensiero di molti, la sanità spesso viene descritta, sempre in negativo, devo dire che ciò sempre non corrisponde al vero. In questi giorni ho dovuto ricoverare mia madre, fin da subito si sono tutti prodigati nel migliore dei modi, sia nel servizio, sia nell’assistere amorevolmente mia madre. Non faccio questo comunicato tanto per apparire, ma ritengo doveroso ringraziare pubblicamente, chi ogni giorno, di fronte anche a tanti disagi, riesce ad alleviare i tanti problemi cui è stato ricoverato. Un grazie di cuore, va al Primario di Medicina, Dott. Bruno Biscottini, che con grande spirito di servizio e capacità professionalità, riesce a guidare magistralmente un reparto tanto difficile. Un ringraziamento va anche al Dott. Boccali 
Giancarlo Castrini 

25 maggio 2013
I socialisti di Todi sulle polemiche del nuovo depuratore

I socialisti di Todi condannano le polemiche sterili e strumentali tese solo a perseguire la politica del no. apprezzano invece il percorso pragmatico, trasparente e responsabile che sta seguendo l’amministrazione comunale e il sindaco, volta a risolvere il problema della depurazione acque che investe tutta la citta. problema per troppo tempo rimandato non senza colpe di chi oggi si erge strumentalmente difensore di chissà quali principi calpestati.
L’ufficio di segreteria PSI Todi

25 maggio 2013

Alleanze e programmi per le elezioni a Marsciano: il Psi interpella la base
Nella serata di lunedì 20 si è svolta, presso il Parco Verde di Schiavo, l’assemblea della sezione marscianese del PSI, volta a definire gli assetti e la strategia da adottare in vista del futuro confronto politico-amministrativo del 2014.
L’affollata riunione ha permesso innanzitutto di ribadire l’impegno dei socialisti per sostenere tutte le iniziative che possano aiutare a superare l’attuale gravissima crisi economica, ricercando – soprattutto nei fondi strutturali europei – le risorse finanziarie che possano rimettere in moto l’economia e ricreare prospettive concrete per le aziende e per i giovani in cerca di occupazione.
E’ stata inoltre ribadito il giudizio positivo sul lavoro svolto fino ad ora dall’attuale amministrazione comunale, che ha saputo validamente fronteggiare problematiche di grande difficoltà e che è stata in grado di muoversi efficacemente a favore delle persone e delle popolazioni sottoposte a situazioni di forte e drammatica criticità.
Allo scopo comunque di verificare le volontà e gli intendimenti degli iscritti e dei simpatizzanti, sia relativamente ai programmi che alle future possibili coalizioni, è stato distribuito un articolato questionario che – compilato da iscritti e simpatizzanti – permetterà di definire adeguatamente le modalità di azione dei socialisti marscianesi.
La segreteria ha infatti ritenuto opportuno e corretto che la base si debba pronunciare in maniera netta e chiara riguardo alle alleanze ed al contenuto programmatico di cui occorrerà dotarsi nel confronto elettorale, nell’ottica di voler stabilire un ancor più marcato collegamento tra gli elettori socialisti e le decisioni che verranno via via adottate.
L’assemblea ha quindi proceduto a definire anche l’organismo che avrà il compito di preparare in modo efficace tutto il Partito ai prossimi appuntamenti politico-amministrativi, sia in relazione al programma che alla lista di candidati che – è stato fortemente affermato – dovrà essere rappresentativa di tutte le realtà significative del nostro territorio, sociale, culturale, economico ed associativo.
E’ stato perciò potenziato l’attuale Comitato Direttivo, integrandolo con figure fortemente rappresentative sia dell’intero territorio comunale che delle varie categorie sociali, con la convinzione che saprà meglio operare al servizio della collettività marscianese e condurre adeguatamente il partito verso gli impegnativi appuntamenti politici ed elettorali
Nel corso delle prossime settimane, completato l’esame dei questionari, che verranno ulteriormente distribuiti nel corso di questi giorni, verranno pubblicamente forniti i risultati, grazie ai quali saranno puntualmente definite le modalità di azione dei socialisti di Marsciano.
Partito Socialista Italiano Sezione di Marsciano

25 maggio 2013
Umbria Mobilità, conciliazione fallita, Ugl verso la sciopero

Presso la Prefettura di Perugia si è svolto il tentativo di conciliazione tra il sindacato UGL Tpl e Umbria Mobilità erano presenti: i sindacalisti Roberto Perfetti, Egisto Antonelli, Pio Tironsselli e Piero Iannini in rappresentanza di tutti i territori regionali. L’incontro aveva lo scopo di evitare lo sciopero dei lavoratori di Umbria Mobilità. Purtroppo ci è stato un esito negativo dovuto dal fatto che i vertici di Umbria mobilità confermavano la volontà degli enti proprietari di procedere allo scorporo di Umbria mobilità separando il patrimonio dalla gestione e l’esercizio. Questo è insomma il pomo della discordia tra UGL e azienda, perché sin dall’inizio della lunghissima e travagliata vicenda di Umbria Mobilità, il sindacato si era già dichiarato contrario ad ogni forma di privatizzazione e che ora trova concordi molti tra gli oltre 1250 dipendenti di Umbria Mobilità. L’UGL sostiene che la soluzione è ancora possibile nell’ambito della proprietà pubblica.
Umbria mobilità, infatti, vive una gravissima crisi di liquidità ma a parere dei sindacalisti UGL è ancora una realtà imprenditoriale viva e forte patrimonializzata. Nell’incontro odierno è emerso che gli enti proprietari su mandato degli stessi, l’azienda ha già costituita la nuova società dal nome: Umbria Mobilità Esercizio S.R.L, società a cui verrà trasferito il personale viaggiante e flotta dei mezzi aziendali. Tale gestione con maggioranza di capitali privati e si potrebbe arrivare fino al 100 per cento delle quote societarie con evidente esclusione totale degli enti pubblici locali.
All’incontro gli amministratori azienda, l’Ing Franco Viola e il Rag. Mauro Proietti di fatto hanno smentito le dichiarazioni fatte dai politici in particolari dagli assessori ai trasporti di regione e provincia ovvero Silvano Rometti e Luciano Della Vecchia.
Nello specifico non si capisce perché vi è la necessità di affidare l’intera gestione regionale dei servizi ad unico operatore privato, questo per il sindacato è un gravissimo errore, era più valida un’integrazione nei servizi tra azienda pubblica e privati locali, lasciando ad ognuno il proprio ambito soprattutto senza interferire da parte di questi privati nel capitale dell’azienda pubblica.
Pertanto l’UGL Tpl proclamerà nelle prossime ore un primo sciopero di 4 ore dei servizi nell’intero territorio della regione. Nella programmazione vi saranno manifestazioni dei lavoratori presso gli enti proprietari.
Con l’occasione il sindacato sente il dovere di chiedere scusa agli utenti per il disagio causato ma purtroppo qui dobbiamo difendere il posto di lavoro, il diritto all’occupazione che di questi tempi si fa assai raro e anche i servizi per i passeggeri che se finiscono in un monopolio gestito da un’unica società di carattere privato possono essere ridotti anche a soli fini speculativi ed economici.
Segreteria Regionale UGL TPL

23 maggio 2013
Problemi igienici alla scuola di Porta Fratta: l’Amministrazione di Todi tranquillizza

In merito alla polemica scatenata dalla ‘risvegliata’ opposizione tuderte, l’Amministrazione comunale di Todi intende precisare di essersi adoperata e aver effettuato  tutto quanto in suo potere per risolvere la situazione di  potenziale disagio sanitario  venutasi a creare presso l’edificio scolastico di Porta Fratta.
Infatti, a seguito della segnalazione effettuata da parte della Dirigente Scolastica, Dott.ssa Maravalle, e pervenuta al nostro ente nella data di ieri, mercoledì 22 maggio 2013 alle ore 13.40, l’Amministrazione comunale  ha immediatamente contattato la Ausl n.1 dell’Umbria, richiedendo al relativo Dipartimento Prevenzione un intervento al fine di valutare la situazione  e se del caso procedere  con un urgente intervento di disinfestazione dell’area interessata con formale nota trasmessa via fax.
Nel primo pomeriggio, attraverso vari contatti telefonici, si era già predisposto l’intervento di controllo  richiesto, congiuntamente con la Direzione Didattica e il Dipartimento Prevenzione della Ausl n.1 dell’Umbria, fissato  per il giorno successivo 23 maggio 2013.
La verifica dei luoghi e il trattamento preventivo è stato effettuato dal personale specializzato della Ausl1 già nella prima mattinata  di oggi giovedì 23 maggio 2013 nel rispetto delle procedure di sicurezza previste in questi casi in particolare  per i luoghi in questione .
Vogliamo tranquillizzare i genitori ed il personale docente e non docente della scuola elementare interessata sulla attenzione che anche in questa occasione  l’Amministrazione ha posto nell’affrontare la questione.   Li  ringraziamo per la pazienza dimostrata anche perché ci spiace che siano stati  sottoposti alla consueta e stucchevole  polemica strumentale montata ad arte dai  soliti speculatori  politici che,  senza remore,  intendeva far  perno sulla paura causata dalla presenza di un parassita,   seppur localizzata all’esterno dell’edificio scolastico,  mentre invece gli insetti rinvenuti nelle aree e nei davanzali esterni la struttura altro non erano che insetti di  interesse vegetale tipo afidi  e non le pericolosissime zecche (seppur ad esse molto somiglianti)  paventate  dai solerti consiglieri di opposizione .
Ancora una volta il rispetto delle procedure previste,  la richiesta  di  intervento di personale specializzato che ha effettuato i controlli seguendo  protocolli precisi e ben testati,  ha segnato la differenza rispetto alla improvvisazione ed al pressappochismo che ha per anni contraddistinto la passata giunta di centro destra.  
L’amministrazione comunale di Todi

23 maggio 2013
Guerra a Fratta Todina sul Giudice di Pace

Rispondo al consigliere Cristofari non per spirito di polemica, ma solo perchè il suo intervento dà l’occasione di riflettere su due diverse impostazioni politiche e su una distante visione amministrativa. Secondo il consigliere del Psi di Fratta Todina non è opportuno che il comune investa 2800 euro (cioè 1,52 €  l’anno a cittadino) per mantenere un servizio come quello offerto dal Giudice di Pace nella vicina città di Todi. Tale valutazione nasce dal numero di utenze, che a detta dello stesso consigliere, usufruirebbero di tale servizio. Purtroppo il consigliere Cristofari fa riferimento solo ai ricorsi per multe da autovelox, dimenticando che le competenze del Giudice di pace, in materia civile e penale sono decine e non riguardano solo i semplici cittadini ma anche l’abituale attività di molti professionisti del territorio. Tuttavia il punto non è semplicemente di calcolo economico. Io ritengo che sempre più, Comuni come il nostro, debbano far proprio il concetto di "sussidiarietà", espressione con la quale s’ intende promuovere un meccanismo virtuoso di compartecipazione attiva fra i cittadini e le istituzioni, ma anche, fra istituzioni stesse. Non comprendere che il ruolo, la crescita, lo sviluppo e la vita economico-sociale di Fratta Todina è strettamente connessa a quella del suo comprensorio, in un ottica in cui la Media Valle del Tevere sia sempre più  riferimento politico, economico e istituzionale per l’intera regione Umbria, significa costruire politiche di isolamento poco fruttuose e lungimiranti. Nell’epoca della globalizzazione, pensare a scelte di pura autonomia, è quanto mai utopistico. Occuparsi dei propri cittadini, di quelli di Fratta Todina in particolare, passa dalla capacità dell’Amministrazione di tessere reti e rapporti in grado di ampliare il numero e la qualità dei servizi, al costo minore possibile. Come sempre, tuttavia, la società comprende meglio e prima della politica questi meccanismi. Ne sia esempio l’iniziativa di un gruppo di cittadini tuderti che, attraverso una lotteria sta raccogliendo fondi per donare un Bus attrezzato al Centro Speranza. In questo caso, la non appartenenza territoriale si arricchisce di quel principio di sussidiarietà che mira a massimizzare i servizi di assistenza di un centro come il nostro, piuttosto, che ad esempio, chiedere al proprio comune di intervenire sui singoli casi che ricadono sul proprio territorio. Pertanto comprendo le ragioni espresse dal consigliere Cristofari, ma non credo possano essere portatrici di un modello moderno ed efficace di amministrazione, quanto piuttosto di una visione della politica che, a mio vedere, non è più attualizzabile.
Cinzia Moriconi-consigliere comunale Fratta Todina

23 maggio 2013
Come una volta: le zecche a scuola

I sottoscritti Avvocato Antonino Ruggiano, Avvocato Moreno Primieri e Signor Claudio Ranchicchio, nella loro qualità di Capigruppo del Consiglio Comunale di Todi, presentano al Signor Sindaco del Comune di Todi e all’Assessore competente per materia formale
INTERROGAZIONE
Affinché, nell’ambito dei poteri loro conferiti per legge, relazionino ai Consiglieri Interroganti e al Consiglio Comunale, in ordine alla gravissima situazione verificatasi nella scuola elementare di Porta Fratta, invasa da animali pericolosi ed infestanti come le zecche, che pongono a rischio la salute e l’igiene dei bambini e del personale, docente e non docente della scuola.
A distanza di diversi giorni dalla scoperta della infestazione, infatti, il Comune non è riuscito ad adottare alcun provvedimento, Né ad interessare in maniera produttiva la ASL.
-Sta di fatto che, sino ad oggi, le lezioni avvengono in stato di estremo disagio, senza nemmeno poter aprire una finestra, con tutti i rischi conseguenti.
Sulla premessa che
a) Appare evidente la situazione di gravissimo pericolo verificatasi;
b) Appare altresì evidente, come non vi sia stata, al momento alcuna attività di intervento urgente ad opera del Comune di Todi;
c) La descritta situazione, oltre che causare dei gravissimi danni agli utenti ed ai lavoratori della scuola elementare rischia di doversi trasformare in una vera e propria epidemia con ogni conseguente rischio per la salute
Tutto ciò premesso:
 Si chiede di conoscere:
1) Quale siano i provvedimenti concreti che la Amministrazione Comunale ha adottato per far fronte alla richiamata situazione di emergenza.
2) Se vi sia un piano di intervento straordinario approvato dalla Giunta Municipale in relazione alla scuola elementare di Porta Fratta;
Moreno Primieri,Antonino Ruggiano,Claudio Ranchicchio

21 maggio 2013
Centro storico chiuso: botta e risposta Ranchicchio –  Caprini

Ricordo ancora, quando l’attuale sindaco Rossini ed altri consiglieri di centrosinistra lamentavano scarsa sensibilità da parte della giunta Ruggiano, gridando ai quattro venti che il centro storico doveva essere più aperto e più fruibile anche alle automobili, e lamentando che  l’accesso andava regolamentato con orari precisi e nei giorni giusti.
Ebbene oggi sembrano essersene completamente dimenticati, difatti quello che è accaduto ieri sera ha del clamoroso:  il semaforo rosso di chiusura ztl è rimasto acceso fino a notte inoltrata e e gran parte dei clienti di bar e ristoranti hanno rinunciato ad accedere stupiti dell’accaduto.
Io personalmente ho parlato con molti degli esercenti i quali mi hanno riferito di non essere stati per nulla preavvisati di tale imbarazzante decisione.
Di certo, in questo momento economico particolarmente difficile, complicare ulteriormente la vita a chi continua a fare impresa con coraggio, sembra quantomeno spiacevole.
Ci chiediamo pertanto se questo episodio sia destinato a ripetersi nuocendo ulteriormente alla vitalità del nostro centro storico; se così fosse provvederò a raccogliare le istanze di cittadini e commercianti e li presenterò all’amministrazione sotto forma di interrogazioni, al fine di capire una volta per tutte se questa amministrazione abbia una linea precisa in merito alla fruibilità di negozi, uffici e servizi, oppure se ancora una volta ci troviamo di fronte alla più completa imporvvisazione.
Claudio Ranchicchio – Fratelli d’Italia Todi
 
In merito alla vicenda del varco elettronico ci sorprende che il consigliere Ranchicchio si stupisca, soprattutto dopo che lo stesso ha impiegato due terzi dello scorso mandato ad arrampicarsi sugli specchi per giustificarne, con i commercianti del centro storico, l’acquisto e l’installazione.
Che oggi si erga a strenuo difensore della libera circolazione nell’acropoli fa un po’ sorridere, soprattutto quando bastava fare un giro in piazza domenica sera e contare le auto parcheggiate per constatare che gli avventori scoraggiati non erano così numerosi come il consigliere vorrebbe far credere. L’amministrazione Rossini, consapevole della difficile congiuntura economica, ha operato coerentemente con quanto promesso in campagna elettorale per una gestione dell’accesso al centro storico improntata alla massima apertura e flessibilità. Questo a differenza di chi giustificava il varco elettronico con la necessità di liberare personale dall’incombenza di presidiare l’ingresso della città, salvo poi utilizzare i vigili per insensati ed ingiustificati posti di blocco dietro la curva delle Cerquette o votare in Consiglio comunale una infausta convenzione che costringeva gli uomini della Polizia municipale ad effettuare servizi anche nel limitrofo comune di Collazzone. L’amministrazione Rossini sta già lavorando con i soggetti competenti per proseguire e rafforzare modalità alternative di accesso al centro storico dopo la positiva esperienza della scorsa estate delle navette gratuite, con la massima disponibilità a venire incontro alle esigenze degli operatori commerciali e dei residenti. Quella di domenica sarà anche stata una dimenticanza, della quale ci scusiamo, di chi doveva a fine giornata girare il cartello, ma come non sottolineare che qualcuno, ai tempi di Ranchicchio e soci, ha predisposto, comprato ed installato, un impianto luminoso che per passare dal rosso al verde e viceversa ha bisogno di essere girato a mano su se stesso, come fossimo nel medioevo?. E ben più serie sono le dimenticanze con cui abbiamo dovuto fare i conti, fermamente convinti che le sterili polemiche sui giornali non aiutino a risolvere quei problemi creati col contributo determinante dell’allora consigliere di maggioranza Ranchicchio.
L’Assessore Andrea Caprini

20 maggio 2013
Fratta Todina non ha quasi bisogno del Giudice di Pace

Credevo di essere stato esaustivo nell’illustrare le motivazioni per le quali dissentivo al mantenimento del Giudice di pace nel Comune di Todi. Motivazioni che vanno al di la del semplice fatto pecuniario. 
Negli ultimi tre anni a Fratta Todina sono ricorsi al Giudice di Pace nove cittadini, ricorsi dovuti in maggioranza alle multe erogate dall’autovelox installato dal Comune stesso. Ora che suddetto autovelox non viene più utilizzato, i ricorsi al Giudice di Pace diminuiranno sensibilmente. 
La prima domanda che mi sono posto è la seguente: “Il Comune di Fratta Todina si può permettere di spendere 2800 € annui per venire incontro ad uno o due cittadini visti i tempi che corrono?”.  
Io credo che il dovere di ogni amministratore sia quello di guardare agli interessi che vadano incontro alla maggior parte dei cittadini, non agli interessi politici o partitici e credo che questo significhi “razionalizzare la spesa pubblica” e che questo sia “il senso delle nuove sfide amministrative”.
Carissimo Consigliere Moriconi come vede il mio dissenso è dovuto esclusivamente da un fatto di priorità e non da spaccature politiche o partitiche. Occorre garantire in primis i servizi più importanti, servizi che vadano incontro alle impellenze reali della popolazione tutta e, soltanto allora, si potrà pensare al superfluo.
 Come tutti gli anni stiamo predisponendo il bilancio 2013 e visti i tagli del Governo centrale e per le difficoltà che la nostra comunità incontra, anziani, disoccupati in genere, è di capitale importanza incrementare il capitolo del sociale. Abbiamo serie difficoltà a mantenere i servizi esistenti, quindi Le vorrei far notare che è importante parlare e scrivere per essere protagonisti, ma oltremodo importante è fare insieme proposte e trovare i denari per sostenerle.
Non credo che per quanto riguarda la mia persona ed il mio gruppo politico possiamo essere criticati, poiché il nostro impegno e la nostra oculatezza sono costantemente rivolti alla ottimizzazione dei servizi per la nostra intera comunità. 
Amministrare oggi, significa avere il coraggio di fare delle scelte ed ogni amministratore ha l’obbligo di studiare i problemi, vagliarli, considerarli sotto tutti i punti di vista, specialmente in momenti di congiuntura economica come questo. Soltanto dopo questa attenta analisi si può emettere un voto dettato dalla propria ragione e non da quella partitica o da telefonate di parte.
Io sono in primis un Amministratore e non un politico. Sono stato eletto dai concittadini di Fratta Todina ed intendo lavorare per i miei compaesani. Credo che il mio dissenso sia proteso a far risparmiare loro una ulteriore tassa. 
Comprendo l’impegno dell’Amministrazione Comunale Tuderte al fine di mantenere operativo tale ufficio, ma vorrei che le mie considerazioni e la mia presa di posizione vengano oltremodo capiti  e non strumentalizzati, in quanto volgono alla difesa degli interessi dei cittadini del mio paese.
Il consigliere comunale Fausto Cristofari

19 maggio 2013
De Vivo e le mancate primarie del Pdl a Todi

E’ da un po’ di tempo che volevo in qualche modo rispondere alle congratulazioni lanciate da Claudio Ranchicchio, in merito alla nomina del neo Coordinatore locale del Pdl, Antonio Serafini. Ricordo che pochi mesi fa, l’allora Capogruppo comunale del Pdl, oggi Fratelli d’Italia, aveva rilasciato un’intervista al Corriere dell’Umbria, all’interno della quale faceva riferimento al lavoro che doveva fare il Pdl in merito all’elezione del Coordinatore comunale. Si parlava di vere e proprie elezioni, con primarie interne al partito, allargate a iscritti e simpatizzanti. Questa era la volontà di Claudio Ranchicchio, la mia e di molti altri. Addirittura si evocava al rinnovamento, cioè a una figura esterna al Consiglio comunale, fuori dagli schemi amministrativi e con una data anagrafica accettabile. Oggi sembra che quella volontà sia scomparsa; anzi che non sia mai esistita.
Roberto De Vivo – Pdl Todi

19 maggio 2013
Aria Nuova per Todi a tutto campo sulla situazione a Pantalla

Carlo Rossini se ci sei batti un colpo. Il comitato civico “Aria Nuova per Todi” torna nuovamente sul tema dell’illuminazione pubblica del Comune di Todi, non perché non sappia pensare ad altro, bensì perché ad oggi tale situazione non risulta essere migliorata. Poco tempo fa avevamo ripetutamente messo all’attenzione della Giunta Rossini e della cittadinanza stessa della particolare situazione dello svincolo della E-45 della frazione di Pantalla di Todi, punto nodale della cittadina visto il grande traffico che la coinvolge in virtù del fatto che da lì si dirigono ogni giorno i mezzi diretti all’ospedale, ambulanze con sirene accese nei casi di maggiore necessità e pedoni che la sera desidererebbero passeggiare per le vie del paese senza il timore di essere presi sotto dai veicoli che transitano su tale strada. Ma come dicevamo sopra non si tratta di una semplice problematica di paese, tale discorso può essere fatto anche per le altre zone del comprensorio tuderte, e la domanda tanto semplice da porsi è che cosa ne pensino il sindaco Rossini e la sua giunta comunale, ammesso che si siano accorti di tale problema o che vivano su un altro problema, quest’ultima voce forse è la più probabile visto che fra la gente non si sono mai visti.
Ma ora un po’ di storia, ricordiamo che dal 2012 vige un contratto di concessione fra il Comune di Todi e la società Enel Sole, contratto stipulato dall’ex amministrazione Ruggiano negli ultimi mesi di governo della città. Prima di tale contratto ricordiamo di durata decennale, il Comune di Todi spendeva circa     400.000 € annui per fornire un servizio pressoché scadente con pali della luce comprensivi di palo e punto luce fatiscenti e linee elettriche sotterranee dell’ante guerra o poco ci manca. Con tale contratto stipulato dalla Giunta Ruggiano e la stessa Enel Sole oggi il Comune di Todi spende circa 300.000 € annui con un’economia in bilancio dunque di 100.000 € annui ed in virtù di tale contratto la società Enel Sole si occupa della sistemazione dei pali e dei punti luce che ricordiamo sono stati messi in regola ed in ordine nell’ultimo anno come stabilito dal contratto, mentre il Comune di Todi “dovrebbe” e ripetiamo “dovrebbe” anche se forse sarebbe più corretto dire “DEVE” occuparsi del mantenimento delle linee elettriche sotterranee. Come abbiamo appena ribadito in virtù di ciò sarebbe auspicabile aprire un capitolo di bilancio sulla voce “manutenzioni” per depositare l’economia di 100.000 € annui scaturite da tale contratto, cosa che ad oggi non risulta fatta.
Tenetevi calmi, non è finita qui, in data 20/02/2013 è riportato un preventivo per intervento extra-canone per il ripristino della linea elettrica impianto IP loc. Pantalla RIF. GU 302797794-302780271 – OF 20009657.0 che ricordiamo non è di competenza di Enel Sole bensì del Comune, in tale preventivo Enel Sole si mostra disponibile ad effettuare tale intervento del costo di circa 40.000 € spalmabile in 9 rate. Direte voi, qual è stata la risposta? Semplice e fin troppo scontato percepire che non vi è stata alcuna risposta da parte dell’Amministrazione Rossini.
La cosa scandalosa è che tale situazione come precedentemente scritto non è solo relativa a Pantalla di Todi, risulta al comitato civico “Aria Nuova per Todi” che vi sono circa 25 preventivi per altrettante opere di ripristino delle linee elettriche nel Comune di Todi che chiaramente non hanno avuto alcuna risposta. Continuiamo a ribadire che tale tratto di strada nella frazione di Pantalla conduce all’ “Ospedale Comprensoriale della Media Valle del Tevere” fornendo assistenza a 7 Comuni limitrofi per una popolazione equivalente a circa 60.000 unità, facile capire le difficoltà che questa mancanza di illuminazione che ricordiamo va avanti dal 3 marzo 2013 possa creare innumerevoli disagi. Per di più ricordiamo al sindaco Rossini che il comitato civico “Aria Nuova per Todi” ha inviato alla Prefettura di Perugia una PEC Posta Elettronica Certificata con lettera di diffida il giorno 12 marzo 2013 al Comune di Todi per il suo comportamento di totale sfacelo nei confronti della cittadinanza pantallese, gli ricordiamo dunque che sarà bene provvedere al ripristino del servizio di illuminazione prima che qualche incidente stradale possa mettere in difficoltà giudiziarie il sindaco tuderte.
Non abbiamo più parole per descrivere cosa sta accadendo, questa situazione va ormai avanti da due mesi e mezzo, invitiamo nelle prossime settimane il sindaco Rossini a partecipare alla nostra fiaccolata in notturna che coinvolgerà la cittadinanza pantallese, le tv ed i giornalisti delle testate locali per protestare contro tale indegno comportamento del Comune di Todi. Si ricordi il sindaco Rossini la vicenda del Castello di Pantalla, Aria Nuova per Todi non si ferma di fronte alle prime problematiche, siamo abituati a risolverle.
Claudio Serafini – Aria Nuova per Todi

18 maggio 2013
Edison e Sorgenia: mai di sera le "rotture"

Stop alle telefonate serali; basta con gli inviti gli inviti indesiderati ad accettare “offerte irripetibili” in particolar modo durante gli orari dei pasti in cui le famiglie sono in casa, e per questo tanto più ambiti dai call center delle società di fornitura di servizi.
L’accordo sottoscritto il 12 dicembre 2012 tra le 18 associazioni che aderiscono al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) e due tra i principali operatori nel mercato libero dell’energia, Edison e Sorgenia, avrà effetti visibili su centinaia di famiglie italiane, esasperate dalle continue richieste di adesione a piani tariffari telefonici, Adsl e, appunto, fornitura di gas ed energia. E troppo spesso ignare di aver accettato, dopo le insistenti richieste, contratti mai voluti. Il Protocollo prevede infatti norme precise di autoregolazione volontaria per le due aziende che disincentivano le pratiche scorrette che portano all’attivazione di contratti mai richiesti di forniture di energia elettrica e di gas naturale.
Il Protocollo rappresenta un passo importante verso una maggiore tutela dei consumatori, parte debole nella sottoscrizione dei contratti con i gestori di servizi.
I contratti di fornitura non richiesta sono troppo spesso frutto della pressante insistenza dei fornitori che fanno leva sull’esasperazione dei cittadini. Il Protocollo è un primo passo per porre fine a queste pratiche.
Il documento, in vigore all’inizio del 2013, rappresenta una vera novità per il settore e impegna le due società a garantire ulteriori misure rispetto agli obblighi già previsti dalla regolazione, in tutte le fasi del processo di acquisizione di un nuovo cliente e di attivazione di una nuova fornitura. Ad esempio il rafforzamento della misura preventiva “Chiamata di conferma” e “Lettera di conferma”, con l’aumento del numero delle chiamate di conferma a 7 invece delle 5 previste dalla delibera 153 del 2012.
In aggiunta, sempre a tutela del consumatore, le società s’impegnano ad annullare l’attivazione del contratto in caso di mancata risposta a tutti i tentativi di chiamata. Inoltre, a seguito di un reclamo per pratica commerciale scorretta, le due società s’impegnano a bloccare l’emissione di eventuali fatture fino al termine delle verifiche necessarie.
Edison e Sorgenia applicheranno sanzioni pecuniarie e disciplinari nei confronti della propria forza vendita in caso di pratiche commerciali scorrette; inoltre, nell’ottica di prevenire tale fenomeno, rafforzeranno ulteriormente l’attività di formazione e sensibilizzazione degli agenti.
Nell’accordo si prevede poi che, in caso di mancato rispetto delle norme previste, si provveda a una “compensazione economica” per il disagio subìto.
L’attuazione del Protocollo sarà garantita da organi di monitoraggio interni e da un Osservatorio congiunto, che vedrà, oltre a 2 rappresentanti di Sorgenia e 2 di Edison, anche la partecipazione di 4 rappresentanti delle associazioni dei consumatori e che si riunirà di norma ogni sei mesi o su richiesta delle parti.
Maurizio Pierdomenico, Lega Consumatori Perugia, Presidente Provinciale

17 maggio 2013
Giancarlo Castrini: "Todi continua a dimenticarsi di Antonio Pinotti"

Ancora una volta sono (RI)costretto ad intervenire su un problema a me tanto a cuore. Non penso di chiedere la Luna, o chissà qualcosa di tanto grandioso, semplicemente faccio appello al buon senso dell’Amministrazione comunale e alle forze politiche tutte, affinché si riconosca l’impegno e la grande passione profusa nel corso del tempo, in cui è stato amministratore per molti anni. Capirete di chi parlo, dell’amico Antonio Pinotti, deceduto purtroppo nel novembre del 2010.
Dopo la sua dipartita ci fu un coro unanime delle forze politiche, a risolvere un problema di facile soluzione, intitolare una sala all’interno del Comune di Todi, dove Antonio è stato assessore, o un lembo di terreno alla Rocca, dove ogni mattina andava a correre. Ad oggi, purtroppo, tranne rare eccezioni, c’è stato un silenzio tombale alle innumerevoli richieste. Mi rivolgo con il rispetto che
proprio Antonio mi insegnó ad avere, alle istituzioni e alle forze politiche locali, richiamandole ad onorare un impegno che all’indomani della sua scomparsa, presero con la famiglia e la città tutta.    
Ho letto con piacere che anche un consigliere comunale è intervenuto in merito, sono felice, di tutto ciò,  onorare la sua memoria, credo sia di stimolo per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo e di apprezzarne le sue doti umane e politiche.  Mi impegnerò personalmente a consegnare a tutti i membri del consiglio comunale,  copia di tale richiesta, certo di trovare in essi il pieno sostegno all’iniziativa.
Giancarlo Castrini

16 maggio 2013

Valorizzazione energetica delle risorse rinnovabili e sviluppo locale
 
In Italia, in genere, e nei Monti Martani, in particolare, si ha un’elevata disponibilità potenziale di massa legnosa utilizzabile ma la mancanza di un’imprenditoria capace di valorizzarla economicamente, mettendo in moto attività economiche stabili ma queste potenzialità sono in stallo e potrebbero essere superata mediante una migliore organizzazione e dall’evoluzione tecnologica di tutti i segmenti della filiera legno-energia che rendono economicamente conveniente l’utilizzo del legno rispetto alle altre fonti energetiche, in particolare per ciò che riguarda i combustibili fossili.
Infatti, se utilizzata con un indice di efficienza termodinamica dell’80% il valore di sostituzione della legna da ardere si aggira, infatti, intorno ai 200-220 euro a tonnellata, oltre il doppio del suo ordinario valore di mercato (non superiore a 100 euro a tonnellata) ma per fare questo è necessario puntare ad aziende agroforestali più moderne ed efficienti che potrebbero utilizzare i mezzi e il lavoro disponibili anche per lavori di manutenzione del territorio a loro affidati dalle amministrazioni pubbliche e private competenti.
Una moderna pianificazione e la nascita di una rete di aziende agroforestali, riunite in cooperative o in consorzi anche con partecipazione di enti territoriali, comunanze agrarie, domini collettivi ed altre forme di gestione associata di patrimoni agroforestali, dovrebbe essere favorita con idonee misure di politica agricola, forestale e ambientale tra cui assumono particolare rilevanza le seguenti:
·        formazione professionale degli operatori e loro riqualificazione permanente;
·        assistenza, incentivazione e finanziamento di imprese agroforestali e di servizio efficienti;
·        creazione di centri assistenza e di servizio;
·        introduzione negli strumenti di pianificazione territoriale ed economica di aree di appoggio, imposto, stoccaggio   e trasformazione dei prodotti forestali, attrezzati anche per il loro impiego nella filiera energetica;
·        redazione di validi piani di taglio e d’assestamento poliennali, coordinati territorialmente in relazione all’utilizzazione della provvigione boschiva a fini energetici in impianti localizzati nel territorio comunale con possibilità di una congrua e stabile remunerazione delle prestazioni di manutenzione del territorio.
·        coordinamento delle attività nell’area omogenea dell’Unione dei Comuni delle Terre dell’Olio e del Sagrantino e valorizzazione della Stazione Ferroviaria di Massa Martana come area intermodale.
La valorizzazione di nuove professionalità e di nuove tecnologie nella filiera legno-energia si pone pertanto come un’opportunità nuova e interessante per le popolazioni dei Comuni dei Monti Martani e del Serano, in particolare per quelli disposti lungo l’asse del diverticolo antico della Vecchia Flaminia; sta a noi la responsabilità di coglierla al volo e di portarla avanti nell’interesse delle nuove generazioni.Il PRG comunale e la sua variante del 2008 condizionano l’intervento di recupero ambientale e produttivo a Villa San Faustino alla realizzazione di un complesso organico di opere di “urbanizzazione primaria”, come il verde, la viabilità, l’illuminazione e tutte le altre infrastrutture atte a garantire contestualmente la funzionalità dell’impianto e la qualità della vita degli addetti e dei residenti e l’esperienza di altre opere completate e in corso di completamento nel territorio di Massa Martana ci consiglia di monitorare i lavori e richiedere il puntuale rispetto delle prescrizioni per un miglioramento armonico del nostro territorio comunale e intercomunale.
Le opere dell’urbanizzazione primaria e le infrastrutture di mobilità   condizionano, infatti, la funzionalità di ogni opera di trasformazione del territorio, fungendo da reticolo predeterminato in cui le strutture e le loro pertinenze devono inserirsi armonicamente, in quel contesto   articolato e dinamico nel tempo e nello spazio che è da sempre un elemento essenziale di ogni dinamica politica e sociale e pertanto ogni Pubblica Amministrazione non può coprirsi le spalle con la pilatesca riserva della generica salvezza dei “diritti di terzi” perché il territorio di sua competenza non è un coacervo di aree di proprietà con diritto reale d’uso e d’abuso ma un corpo territoriale vivente, formato da molte membra interdipendenti e complementari che sono il patrimonio indivisibile e indisponibile della comunità territoriale Martana.
Le vestigia di una civiltà avanzata, fiorente fin dall’epoca preromana, ci confermano che le risorse materiali per lo sviluppo civile di Massa Martana ci sono e il primo impegno che tutti noi dobbiamo prendere è quello di lavorare solidalmente per il suo sviluppo armonico, non voltandosi indietro, non curando solo i nostri interessi con la mentalità egoista “nimby” della tutela cieca della propria area domestica ma con spirito civico generoso e avanzato, ponendo al primo posto la formazione e l’occupazione delle nuove generazioni.
Renato Domenico Orsini, Montignano di Massa   Martana


14 maggio 2013
La riapertura della piscina comunale di Fratta Todina è a rischio?

Più di tre mesi fa avevo presentato un’interrogazione al Sindaco di Fratta Todina per conoscere le motivazioni per cui l’Amministrazione ha lasciato scadere i tempi concessi per l’adeguamento della piscina comunale senza predisporre ed eseguire, nel termine dei cinque anni previsto dal Regolamento Regionale n.2 del 01/04/2008, alcun intervento e le modalità con cui intendeva risolvere il problema; ma la risposta ricevuta è stata superficiale e volutamente grossolana.
Proprio in considerazione di ciò e alla luce della possibilità di deroga alla riapertura, prevista di recente dalla normativa regionale previo parere della ASL e nulla osta rilasciato dal Sindaco, proprio in questi giorni ho ripresentato una nuova interrogazione per conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione comunale e avere una risposta inequivocabile in merito alla riapertura della piscina comunale per la stagione estiva oramai alle porte.
Un’eventuale chiusura della struttura costituirebbe un danno incalcolabile per la nostra realtà comunale, sia per i cittadini che si troverebbero costretti a rivolgersi presso altre strutture, con conseguente aumento dei costi, sia per le ripercussioni negative in termini d’immagine ed economici, legati alla perdita di servizi sul territorio, ai posti di lavoro e all’indotto collegato alla struttura. E’ dovere morale e politico che l’Amministrazione dia delle risposte ai propri cittadini e si adoperi per garantire la riapertura della piscina, evitando di impoverire ulteriormente il nostro territorio.
Cinzia Moriconi- consigliere comunale di Fratta Todina

13 maggio 2013
Claudio Serafini: Todi aspetta ancora le fontanelle di acqua pubblica

Nella Media Valle del Tevere sabato si inaugurerà l’ennesima fontanella di acqua pubblica presso il comune di Fratta Todina, mentre l’Amministrazione Comunale di Todi se ne sta con il cerino in mano ad aspettare chissà che cosa.
La “latitanza” della Giunta Rossini su tale tematica è disarmante, il comitato civico Aria Nuova per Todi andando incontro ai concreti bisogni dei cittadini ha presentato ormai un anno fa, nella giornata del 12/07/2012 con protocollo n. 0020178 una mozione poi dibattuta in consiglio comunale dove si faceva esplicito riferimento alla volontà di installare 3 fontanelle di acqua pubblica nel Comune di Todi indicandone anche l’ubicazione: Pantalla, Collevalenza e Ponte Rio (zone più popolose e che coprono da nord a sud tutto il territorio comunale). Considerando che si tratta di una buona pratica di sostenibilità ambientale, di un utilizzo economico di un bene primario come l’acqua che permette ad un costo irrisorio al cittadino di rifornirsene, già al tempo il comitato Aria Nuova per Todi non aveva compreso il perché del rigetto della mozione in Consiglio Comunale. All’epoca ricordiamo il sindaco durante tale dibattito in aula si giustificò dicendo che già era stato fatto tutto, come a dire che Aria Nuova per Todi era arrivata tardi su tale argomento perché in realtà già c’era stato l’interessamento dell’Amministrazione. Ad oggi tutto tace, di fontanelle non se ne sono viste molte e la domanda che ci poniamo è che se davvero il Sindaco avesse già provveduto a fare tutto, quale sia la motivazione di tale ritardo.
Claudio Serafini – Aria Nuova per Todi

10 maggio 2013
La guerra fredda tra Ugl e Umbria Mobilità

Roberto Perfetti, Segretario Regionale Ugl Tpl, ha avviato le procedure di raffreddamento nei confronti di Umbria Mobilità.
“Il fattore scatenante – sostiene Perfetti – è stata la volontaria esclusione dall’azienda e dai suoi tavoli sindacali dell’Ugl Tpl, firmataria del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro, nonostante i ripetuti incontri degli ultimi mesi con le altre organizzazioni sindacali”. 
L’ultima convocazione dell’Ugl Tpl ai tavoli di Umbria Mobilità risale infatti alla data del 19 novembre 2012, in occasione della presentazione del nuovo managment aziendale e del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Tale comportamento fortemente antisindacale è una probabile conseguenza della mobilitazione dell’Ugl Tpl contro la privatizzazione di Umbria Mobilità, portata avanti anche attraverso una raccolta firme.
Le procedure di raffreddamento, secondo la legge 146/90, così come modificata dalla legge 83/00, portano l’azienda a convocare la scrivente Organizzazione Sindacale entro un determinato numero di giorni. Dietro minaccia di sciopero da parte dei dipendenti di Umbria Mobilità e dell’Ugl Tpl, l’azienda ha finalmente proceduto alla convocazione della sigla sindacale fino ad oggi esclusa, per giorno 13 maggio.
“I vertici aziendali, continua Perfetti, non riescono a far fronte a tutte le necessità di Umbria Mobilità. E’ paradossale, in un momento del genere, che la Regione Umbria, dopo nove mesi non abbia ancora versato il prestito ponte richiesto ad agosto 2012 dal vecchio managment. Questo fatto sembra una manovra poco trasparente, e un gravissimo atto che accelera i tempi verso la privatizzazione, probabilmente fine ultimo dei burattinai. L’azienda ha ancora molti debiti con fornitori, ma anche crediti da riscuotere, non solo a Roma, ma anche dagli enti concedenti ed in particolare dai comuni di Perugia e Terni. Sono infatti stati maturati milioni di euro per servizi prestati, con tanto di fatture erogate e scadute, senza che chi è in debito pagasse un solo euro di quanto dovuto all’azienda”.
Ma c’è di più. “L’Ugl Tpl è fortemente contraria a scorporare la gestione dell’azienda, che creerebbe una seconda realtà aziendale a cui verrebbero affidati mezzi e personale, soluzione con nessuna garanzia ne per l’occupazione, ne per i servizi dell’eventuale nuova società. Un modo come un altro per confondere ulteriormente le acque già torbide di Umbria Mobilità, e nel contempo dilungare i tempi di risoluzione dei problemi.
Intanto è cosa nota che lo stipendio di aprile abbia subito un ulteriore ritardo: come si legge nella comunicazione inviata ai dipendenti dell’azienda, le retribuzioni del mese di aprile 2013 verranno corrisposte con qualche giorno di differimento rispetto all’ordinaria scadenza. Non c’è una data certa di erogazione; si rincorrono voci che parlano del 20 maggio. Insomma, un’ulteriore richiesta di pazienza proprio a coloro che stanno maggiormente risentendo della paradossale situazione aziendale: i lavoratori. Ma che probabilmente – chiude Perfetti –  la pazienza la stanno esaurendo. Proprio come i soldi. 
Ugl trasporti segreteria regionale Umbria

10 maggio 2013
La risposta della Cisl a Confindustria

E’ paradossale che una associazione seria, come Confindustria, affronti con estrema superficialità una problematica molto seria presente nell’Azienda Isa di Bastia Umbra, che ha radici molto profonde e non è riconducibile solo al fatto che oggi in maniera pretestuosa e strumentale si utilizza per ridimensionare un atto gravissimo di violazione dei diritti dei lavoratori avvenuto nella stessa.
Vogliamo ricordare, inanzittutto, a Confindustria che la Cisl non ha cambiato nè strategia nè pelle, e lo dimostra soprattutto con quello che sta avvenendo in questi giorni non rinunciando a difendere i diritti dei propri iscritti e dei lavoratori, e non di "un gruppetto sparuto". Senza mai dimenticare che le aziende devono però lavorare in condizioni di flessibilità, ma sicuramente sana flessibilità.
Il ricorso alla via legale, avvenuta all’azienda Isa, è la risposta estrema ad una assoluta mancanza di disponibilità al dialogo, al confronto, alla contrattazione che dentro quell’azienda si respira ormai da molti mesi nei confronti della nostra sigla sindacale.
Il ricorso legale ha lo scopo, infatti, di difendere dal licenziamento un lavoratore delegato della Cisl che proprio in merito all’applicazione di un accordo sulla flessibilità, che contravviene alla normativa contrattuale dalla Cisl tra l’altro non firmato, è stato colpito da due provvedimenti disciplinari prima ancora della firma dell’accordo stesso. Anche in questo caso la Cisl, non rinunciando mai alla ricerca di un tavolo negoziale, ha tentato proprio nei giorni scorsi nella sede di Confindustria con l’azienda di trovare una soluzione mediata, rispetto alla questione in maniera da rendere possibile l’interruzione dell’azione legale, che ad oggi non ha ancora prodotto effetti e che ancora potrebbe produrli grazie ad una proroga concessa.
Questo serve a spiegare quanto la Cisl crede nel valore delle relazioni negoziali, ma quanto pretende rispetto ai tavoli per quello che rappresenta e per i propri delegati nei posti di lavoro. Proprio quello che non avviene alla Isa di Bastia.
Questo per ribadire che se c’è una parte sociale sensibile alla gravità della crisi, quella è sicuramente la Cisl a livello regionale e anche territoriale.
Invitiamo pertanto Confindustria e l’azienda che rappresenta ad abbassare i toni per poter lavorare in maniera proficua con la Cisl e i propri delegati nell’azienda Isa proprio come avviene nelle altre aziende del territorio.
Noi siamo sempre gli stessi, forse gli altri cambiano.
Pierpaola Pietrantozzi Segretario regionale Cisl Umbria

9 maggio 2013
Per qualche dollaro in più, a BASTIA

In un contesto drammatico per la nostra economia, in cui le aziende lottano ogni giorno per sopravvivere e mantenere quote di mercato e livelli occupazionali, di fronte a una normalissima richiesta di flessibilità dell’orario di lavoro, per rispondere con tempestività alle mutevoli richieste della clientela internazionale, si verifica che l’imprenditore venga denunciato per “comportamento antisindacale”.
È quanto sta avvenendo alla ISA di Bastia Umbra, azienda leader mondiale nella realizzazione di arredamenti e banchi frigo per bar, pasticcerie e supermercati che dà lavoro a oltre 800 persone, esporta l’80% della propria produzione ed è presente in oltre 85 paesi nel mondo.
A fronte della richiesta di utilizzo di uno strumento previsto dal contratto nazionale di categoria (un’ora in più di lavoro a settimana su alcune linee) e migliorato da accordi aziendali regolarmente sottoscritti dalla maggioranza della RSU e dalle Organizzazioni sindacali Fillea-Cgil e Feneal-Uil, un esiguo gruppo di lavoratori iscritti alla Filca-Cisl sta ponendo in essere ogni tentativo, anche intimidatorio, nei confronti degli altri colleghi di lavoro, per contestare in modo artificioso e strumentale tale richiesta dell’azienda dettata da positive esigenze produttive.
Non solo. Filca-Cisl – nonostante le precise disposizioni contrattuali e gli accordi aziendali firmati dalle altre rappresentanze sindacali largamente maggioritarie – ha denunciato l’azienda per comportamento antisindacale.
Sembra paradossale, quindi, che in una situazione di crisi profondissima in cui il lavoro dovrebbe essere difeso al di sopra di tutto, un’Organizzazione sindacale che a parole, in ogni occasione, compreso il recente Congresso regionale, chiede a gran voce la difesa a oltranza delle attività produttive invocando alleanze anticrisi tra lavoratori ed imprenditori, avalli e assuma comportamenti palesemente incoerenti con gli obiettivi dichiarati.
Confindustria Perugia, dopo aver svolto ogni possibile tentativo ai vari livelli (di categoria e confederale) per far comprendere la grave situazione in atto, che rischia seriamente di condizionare il proseguimento della stessa attività imprenditoriale, intende denunciare quanto sta accadendo e valuterà la possibilità di affiancare l’azienda, anche in giudizio, a testimonianza della necessità di contrastare ogni tentativo capace di condizionare, soprattutto in un momento come l’attuale, le attività produttive nelle aziende che con sacrificio e impegno si sforzano di resistere alla crisi e di salvaguardare il lavoro dei propri collaboratori.
Non si tratta, in questo caso, di diritti violati o di contratti non rispettati, ma, incredibilmente, della necessità di tutelare il lavoro e l’azienda che cerca in tutti i modi di garantirlo a tutti e nel pieno rispetto delle regole contrattuali.
Quello denunciato da Confindustria Perugia è solo l’ultimo e più eclatante episodio di una strategia destabilizzante per gli equilibri aziendali, da tempo messa in atto da un gruppo sparuto di lavoratori che creano difficoltà a tutti gli altri lavoratori che manifestano ormai una palese insofferenza per la situazione invivibile che si sta delineando all’interno dell’azienda.
È ora che chi assegna giudizi e voti agli altri (Organizzazioni, Istituzioni, Associazioni di categoria), provi a giudicarsi con sana autocritica nell’interesse generale del lavoro e del bene comune. Anche se ciò dovesse significare la rinuncia a qualche iscritto che rischia di trascinare la Cisl fuori dai binari delle corrette relazioni industriali. Relazioni che si devono basare su un sano confronto tra le parti sociali e non passare attraverso le vie legali.
Confindustria Perugia

8 maggio 2013
I problemi di Casemasce in due interrogazioni

Il Comitato Civico “Aria Nuova per Todi” porta all’attenzione dell’Amministrazione Comunale le particolari problematiche che coinvolgono l’abitato di Casemasce, in tal senso abbiamo prodotto e protocollato in data 7 maggio 2013 due interrogazioni aventi ad oggetto una mancata manutenzione che causa allagamenti e l’urgente richiesta di adozione di sistemi per il rallentamento della velocità.
Il comitato civico Aria Nuova per Todi è stato contattato da alcuni cittadini, che hanno evidenziato la pericolosità della strada di accesso al paese di Casemasce, vista l’inesistenza di un marciapiede, vista la sede stradale ristretta e l’elevata velocità con la quale i veicoli la percorrono, i quali intendono porre all’attenzione tale problematica e suggeriscono l’installazione di limitatori di velocità sulla suddetta sede stradale con la relativa apposizione della segnaletica verticale.
Definito ciò il consigliere comunale Claudio Serafini in Consiglio Comunale chiederà quali saranno i periodi di attesa per la risoluzione di tale questione. Per quanto riguarda l’altra questione la stessa cittadinanza di Casemasce lamenta il frequente allagamento stradale collegato al mancato svolgimento dei lavori di manutenzione che pregiudicano la vivibilità dell’abitato limitrofo. Aria Nuova per Todi con l’interrogazione presentata chiede la messa in opera di un pozzetto stradale con caditoia e griglia stradale al fine di evitare nuovi fenomeni di allagamento che potrebbero portare a problemi gravi quali frane e smottamenti.
Aria Nuova per Todi

8 maggio 2013
Todi, Fratelli d’Italia preoccupata per la mancata approvazione del rendiconto di bilancio

Appare davvero incredibile ciò che è capitato all’Amministrazione Rossini in questi giorni; l’immobilismo nella realizzazione delle opere pubbliche, le incertezze circa la collocazione del depuratore e la soppressione di quasi tutti gli eventi promozionali erano già di per se indicatori preoccupanti circa l’operato dell’attuale Giunta, ma la mancata approvazione del rendiconto di bilancio rappresenta davvero una grave manchevolezza nel gestire l’amministrazione di un Comune.
E’ del tutto evidente che il rendiconto rappresenta un allegato indispensabile all’approvazione del Bilancio dell’esercizio successivo, che non può essere approvato in mancanza del rendiconto stesso (art. 172, comma 1, del D.Lgs 267/2000)
Infatti senza tale indispensabile atto sarà impossibile approvare il Bilancio, creando le condizioni per la nomina del Commissario e l’avvio delle procedure di scioglimento del Consiglio comunale.
A tal proposito il Prefetto ha già allertato con una propria nota il Sindaco, i Consiglieri Comunali e l’Organo dei Revisori dei Conti, intimandogli di approvare il rendiconto di bilancio entro i termini previsti dal Testo Unico degli Enti Locali.
Di conseguenza si tratta di portare in approvazione entro venti giorni tale fondamentale documento; in caso contrario il Prefetto dovrà procedere allo scioglimento dell’amministrazione comunale con conseguente nomina del Commissario Prefettizio.
A seguito di tutto ciò, il gruppo di Fratelli d’Italia provvederà a sollecitare una mozione di sfiducia all’attuale Giunta al fine di preservare la nostra città da ulteriori periodi di malgoverno.
Todi non si può certo permettere, in questo momento di grave crisi, di vedere commissariato il proprio Comune con spiacevoli rallentamenti in tutte le abituali procedure amministrative; di fatto, tra lo scioglimento del Consiglio Comunale, la nomina del commissario e l’indizione di nuove elezioni trascorrerebbe un lungo periodo di tempo di paralisi amministrativa che non gioverebbe di certo al già provato tessuto economico della nostra città.
Claudio Ranchicchio – Consigliere Comunale Fratelli d’Italia

8 maggio 2013
Iniziativa del Pdl di Todi contro il gioco d’azzardo

I sottoscritti Moreno Primieri, Floriano Pizzichini e Antonio Serafini nella loro qualità di consiglieri comunali del Gruppo PDL
PREMESSO
– che in Italia un milione e mezzo di persone risulta affetto dalla patologia del gioco d’azzardo, con un costo sociale stimato in 6 miliardi di euro e tempi di guarigione incerti e molto lunghi (parere OMS);
– che le spese per il gioco d’azzardo in Italia si stima si aggirino in 90 miliardi di euro l’anno;
– che altissimo appare quindi il costo sociale per la cura delle ludopatie;
– che tale fenomeno è incentivato dalla crescente espansione in bar, tabaccherie, circoli e centri di scommesse delle slot machines elettroniche o di altre forme di accesso al gioco che consentono vincite di denaro;
– Che nessun futuro può avere una società che assiste ala chiusura di migliaia di esercizi commerciali stroncati dalla recessione, a fronte di un crescente moltiplicarsi delle sale da gioco dove migliaia di persone affette dal dramma della dipendenza da gioco (ludopatia), vedono distrutte le proprie vite e le proprie famiglie;
– che sono molti i sindaci che hanno firmato il "Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo", sfidando le normative per limitare il dilagare delle sale slot, negando l’autorizzazione ad avviare nuove attività, anche a rischio di ricorsi dei gestori presso i tribunali amministrativi regionali;
– che ogni giorno la cronaca racconta di rapine, scippi, aggressioni e anche delitti con protagonisti uomini e donne di ogni età, disperati, indebitati, strangolati dagli usurai, ridotti sul lastrico;
– che a questi costi sociali se ne aggiungono altri, difficilmente quantificabili, che sono i costi affettivi che scontano i congiunti (mariti, mogli, nonni,bambini) dei dipendenti dal gioco d’azzardo nel bar sotto casa;
CONSIDERATO
– che al momento l’apertura di sala da gioco è materia di competenza dello Stato che non lascia spazio ai comuni per decidere se, dove e quando far aprire nel proprio territorio sale da gioco;
– che di recente la Corte Costituzionale con alcune sue sentenze ed in particolare con la n. 300 del 2011 ha aperto la strada ad una serie di forti limitazioni che possono imporre gli enti locali all’apertura delle sale da gioco a tutela anche dei soggetti psicologicamente più vulnerabili;
– che i giudici della Consulta con la suddetta sentenza segnalavano la necessità di «preservare dalle implicazioni negative del gioco, anche se lecito, determinate categorie di persone, non in grado, per le loro condizioni personali’ di gestire in modo adeguato l’accesso a tale forma di intrattenimento».
– che molti amministratori locali chiedono che sia consentito «il potere d’ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili», non prima di aver richiesto ai Comuni «il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo»;
– che quegli stessi sindaci ed amministratori locali rivolgono un appello per una legge nazionale che disciplini la materia in ordine alle autorizzazioni per l’apertura, i divieti per i minori, una disciplina chiara per la pubblicità, un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura, una tassazione più equa e la possibilità per gli enti locali di decidere con propri provvedimenti;
PRECISATO
– che non si intende demonizzare il gioco, che è essenziale per lo sviluppo affettivo, sociale e cognitivo dei bambini, e rimane importante anche per l’adulto, per il suo benessere psicofisico, per la socialità che sviluppa, per la gratificazione che arreca; che tuttavia è cosa ben diversa il gioco d’azzardo patologico, che crea dipendenza, toglie la libertà, distrugge le relazioni familiari e compromette lo sviluppo armonico dei più giovani;
RITENUTO
– che l’obiettivo di un’Amministrazione comunale è quello di ridurre i problemi dei cittadini, nonché di prevenirli anche contrastando l’abuso di tali forme di gioco che seppure ritenute lecite provocano gravi danni economici e sociali;
CHIEDONO
che il Consiglio Comunale impegni Il Sindaco e la Giunta a:
a) incentivare l’informazione ai cittadini e in particolare ai giovani in merito alla pericolosità dell’abuso dei giochi che consentono vincite di denaro, ciò anche promuovendo campagne informative;
b) prevedere l’obbligo, anche attraverso l’introduzione di norme regolamentari, di posizionare vicino alla slot machines un cartello che segnali la pericolosità;
intraprendere o incrementare l’azione di Polizia locale per far rispettare il divieto di utilizzo da parte di minori, il corretto posizionamento, la gestione e del numero degli apparecchi installati;
d) aderire al manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, promosso da Terre di mezzo e Lega delle Autonomie locali della Lombardia con il quale si sottolinea la necessità che i Comuni possano decidere la distribuzione e la collocazione delle sale gioco e delle slot machines nei territori, definendo le distanze ritenute più idonee dai punti sensibili, e stabilendo l’orario di apertura e di chiusura delle sale gioco e dei bar e altri locali ove siano collocate slot machine e altri apparecchi per il gioco.
I consiglieri del Pdl Primieri, Pizzichini e Serafini

8 maggio 2013
Proposta di "Aria Nuova per Todi" per la rimodulazione delle aliquote IMU

Vista la situazione economica di eccessivo disagio che ogni cittadino oggi è costretto a subire, il compito degli Amministratori secondo il comitato civico Aria Nuova per Todi può dirigersi verso una maggiore sensibilizzazione che porti a raggiungere risultati concreti.  Nella giornata di martedì 7 maggio 2013 il consigliere comunale di Aria Nuova per Todi  Claudio Serafini ha depositato presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Todi una richiesta di convocazione del consiglio comunale con il seguente ordine del giorno:  rimodulazione delle aliquote IMU dell’anno 2013.
Ciò unito alla richiesta che tale odg venga messo ai voti ed approvato in Consiglio Comunale entro e non oltre il 27 maggio 2013.
Tale iniziativa, in ordine di urgenza, al fine di  eseguire obiettivi di equità sociale,   si inserisce in un contesto economico sociale assai difficoltoso per le  nostre  famiglie e sulle fasce di popolazione meno abbienti del territorio Tuderte.
Con tale richiesta di convocazione si predispone una proposta di rimodulazione delle aliquote IMU 2013 che vada a favore delle categorie più svantaggiate.
E’ chiaro che si tratta di una rimodulazione che va a difendere le categorie più deboli, moltissime famiglie vivono con un solo reddito e in molti casi si tratta di lavori precari o a tempo determinato.
Ora non resta far altro che attendere l’esito del consiglio comunale che ricordiamo avrà luogo per l’approvazione di tale odg entro il 27 maggio 2013.
E’ una proposta di straordinaria importanza questa, non si parla delle solite chiacchiere, come è ben evidente Aria Nuova per Todi è il principale soggetto del Comune di Todi a fare i fatti.
Aria Nuova per Todi

8 maggio 2013
PD Todi: le apparizioni delll’opposizione sfiorano il ridicolo

Il gruppo consiliare del Partito Democratico prende atto con estrema serenità dell’ultimo tentativo, in termini di apparizione temporale, da parte delle opposizioni cittadine di montare polemiche strumentali ed inutili in merito alla questione dell’approvazione del rendiconto di gestione 2012.
Soprattutto merita una seria riflessione quanto i rappresentanti politici di queste opposizioni sfocino a volte nel ridicolo di affermazioni inesatte, o peggio alimentino valutazioni errate tramite l’utilizzo volontario di argomentazioni imprecise.
Pur non scendendo nel merito della questione, teniamo a sottolineare che il rendiconto di gestione 2012 verrà approvato nel prossimo Consiglio Comunale con buona pace dell’opposizione.
Imprecise se non addirittura artatamente false, sono le affermazioni di chi proclama il rischio di scioglimento del Consiglio Comunale o una convocazione tardiva dello stesso.
La Prefettura non ha infatti inviato alcuna diffida finalizzata all’approvazione del Bilancio in quanto questa è prerogativa dei revisori contabili del nostro Comune e non del Prefetto, come previsto dal nostro Statuto Comunale e dal regolamento di contabilità.
La  nota del 03/05/2013 (protocollo n. 20756) a firma del Viceprefetto, non è infatti una nota di diffida ma una cortese richiesta di informazione sull’iter del procedimento previsto dall’art. 67 dello Statuto Comunale, che prevede la diffida da parte dei revisori.
Al tempo stesso i revisori contabili, prendendo atto del fatto che la Giunta aveva approvato lo schema di bilancio, della convocazione del Consiglio Comunale per la data del 28/05/2013 e che tale data era finalizzata a porre a disposizione dei consiglieri la documentazione relativa secondo gli obblighi di legge, a loro volta non hanno ritenuto necessario diffidare il Consiglio Comunale confermando la data già fissata come data ultima per l’approvazione.
Allo stato attuale quindi non esiste alcun rischio di commissariamento prefettizio o scioglimento del Consiglio Comunale, così prematuramente invocati, o meglio sperati, dalle opposizioni.
Stigmatizziamo per l’ennesima volta sia il comportamento del comitato civico Aria Nuova per Todi e del consigliere Claudio Serafini che manifestano la mancanza di conoscenza della normativa e la propria superficialità, ignorando del tutto l’esistenza dei poteri dei revisori contabili: a lui consigliamo di contare fino a dieci (mila) prima di creare allarmismi e falsa informazione.
Al PDL e i suoi zelanti rappresentanti che, non ancora digerita la sconfitta elettorale, si illudono di riottenere quanto perso sperando nel “miracolo” del commissariamento prefettizio del Comune di Todi consigliamo di rassegnarsi perché rimarranno all’opposizione ancora per lungo tempo.
In ultimo ci permettiamo di far osservare che troviamo alquanto ridicolo l’atteggiamento di chi si permette sempre di salire in cattedra additando comportamenti che fino ad un anno fa venivano da essi stessi tenuti con assoluta non curanza. Noi non dimentichiamo infatti che Ruggiano e la sua amministrazione hanno approvato di tutta fretta il bilancio di previsione annuale 2012 in data 23 aprile 2012 (a due settimane dalle elezioni) mentre non sono riusciti ad approvare il rendiconto 2011 entro il 30 aprile 2012 lasciandolo in “dote” alla nuova amministrazione Rossini che ha dovuto farsene carico, rintracciare relazioni mancanti dalla delibera della Giunta Ruggiano del 3 maggio 2012 e, finalmente, approvarlo in Consiglio Comunale nella seduta del 30 agosto 2012.
Gruppo Consiliare PD Todi 

7 maggio 2013
Pipistrelli: dall’opposizione ancora e soltanto "teatrino della politica"

Ancora una volta il Consigliere Primieri si contraddistingue per intervenire nel dibattito politico prendendo alcune notizie, miscelandole senza troppa attenzione,   aggiungendo ad esse un pizzico di allarmismo e sfornando alla fine un cocktail che come troppo spesso  gli capita,  risulta essere politicamente inservibile  poiché  farcito di  forzature  ed  inesattezze a volte clamorose. 
Il consigliere Primieri forse  confonde il proprio legittimo desiderio di riuscire a mettere in difficoltà l’Amministrazione Rossini con la realtà dei fatti che invece  è semplicemente  diversa.  Non è la prima  volta che accade e ritengo purtroppo non sarà l’ultima.
La realtà è la seguente: 
E’ vero che la normativa in vigore  prevede l’approvazione del Conto Consuntivo entro il 30 Aprile,   come peraltro doveva avvenire negli anni precedenti.  La differenza rispetto al passato  è che qualora entro tale termine il Consiglio Comunale non abbia ancora provveduto , scatta la procedura prevista dal l’art.141 comma 2 del T.U.E.L.  ovvero che il Consiglio Comunale provveda alla  approvazione del Conto Consuntivo nel rispetto del termine assegnato  dagli organi competenti  che nel caso del comune di Todi,  come previsto dallo Statuto,  è l’Organo di Revisione.   Avendo invece  la Giunta già approvato la bozza di rendiconto entro il 30 Aprile,  il Consiglio Comunale è stato convocato nel rispetto delle norme ed in massima trasparenza,   tenendo conto dei tempi previsti per la messa a disposizione degli atti ai singoli consiglieri ai sensi  delle disposizioni normative e regolamentari che senza dubbio  Primieri conosce.
L’affermazione  :  “la mancata approvazione del rendiconto di gestione, infatti, determina la condizione di Ente deficitario con tutte le conseguenze che ne derivano”  è come al solito strumentale in quanto ai sensi dell’art. 243 del T.U.E.L.   ricorrono le stesse condizioni degli anni in cui la passata amministrazione,  della quale il Primieri contribuiva a reggere robustamente le sorti,  approvava il rendiconto nella migliore delle ipotesi non prima della fine di Luglio quando il termine era comunque il 30 Aprile .  Le conseguenze paventate dal Primieri si concretizzerebbero  qualora il Consiglio Comunale non approvasse il Conto Consuntivo che ricordo basato per almeno due terzi sul Bilancio  Preventivo che lo stesso Primieri in qualità di  Vicesindaco ha contribuito a costruire e a far approvare.  
Tutto il resto  affermato nell’articolo,  compresa la predisposizione della immancabile mozione di sfiducia,   fa parte del teatrino della politica  che nel gioco dei ruoli accetto ma che  mi auguro trovi  sempre meno attori  disposti a frequentarlo.
Luca Pipistrelli – vice sindaco di Todi

7 maggio 2013
Un liceo sportivo per Marsciano

All’indomani del Galà dello Sport tenutosi a Marsciano, con un buon successo di presenze, mi preme di riportare al centro del dibattito marscianese il tema dello sport e del ruolo centrale che ha in particolare sulla crescita e la aggregazione dei giovani.
Su questo tema l’amministrazione si è dimostrata sensibile ed attenta alle necessità della collettività, con la nota stonata della “palestra comunale”, proposta avente ad oggetto la realizzazione di una struttura (comunale o a gestione privata, ma con il sostegno dell’amministrazione) nei nuovi spazi del Palazzetto, incentrata specificamente sui giovani sia in quanto utilizzatori “privilegiati” sia in quanto gestori del servizio. Detto progetto, promosso su iniziativa della Consulta dei Giovani di Marsciano, è stato rinviato dal Consiglio Comunale alle Commissioni, salvo poi arenarsi senza mai arrivare alle stesse.
A parte ciò, molte sono le iniziative degne di nota, cito, solo per menzionarne alcune, il Premio Nestore, ormai alla sua ventesima edizione ed i lavori di ristrutturazione del Palazzetto che offriranno alla comunità una struttura più grande e funzionale.
Queste le premesse, per il Comune di Marsciano si presenta una grande occasione, quella di far crescere il nostro polo scolatico ISIS Salvatorelli ampliando la sua offerta formativa con un indirizzo che ben si addice alla “città dello sport”.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha approvato per i licei scientifici un nuovo indirizzo: il Liceo Sportivo.
Esso sarà caratterizzato dalla presenza di discipline di carattere sportivo – Diritto ed Economia dello Sport, Scienze Motorie, discipline sportive – che copriranno un quarto delle ore settimanali previste riducendo la presenza di alcune materie che caratterizzano l’indirizzo tradizionale.
Questo indirizzo può affiancare benissimo l’offerta formativa già presente a Marsciano (Liceo scientifico tradizionale ed indirizzo linguistico) permettendo agli studenti e alle studentesse di scegliere avendo a disposizione un ventaglio ampio di opzioni, cosa che determinerebbe sicuramente un aumento delle iscrizioni consentendo ai nuovi studenti di rimanere sul territorio invece che cercare alternative fuori comune.
L’importanza di un indirizzo sportivo è sotto gli occhi di tutti; le moltissime realtà locali negli sport più disparati hanno bisogno di poter attingere ad un bacino sempre più ampio di ragazzi e ragazze ed educarli alla “cultura dello sport” è la chiave di volta.
Se da un lato infatti il talento è alla base del successo nello sport, è altrettanto vero che le istituzioni possono agevolare la scoperta di queste potenzialità invogliando i ragazzi a praticare attività fisiche.
Non si deve dimenticare poi che lo sport ricopre un ruolo centrale nello sviluppo di ogni individuo; un antico, ma sempre attuale detto recita, non impropriamente, mens sana in corpore sano.
In aggiunta l’inserimento di questo tipo di indirizzo, più “leggero” dal punto di vista strettamente didattico, rappresenterebbe una validissima alternativa per quanti dovessero trovarsi in difficoltà a gestire i carichi di lavoro dell’indirizzo tradizionale evitando così che gli stessi siano costretti a cambiare scuola, magari a beneficio di poli scolastici extracomunali.
La sede del Liceo scientifico è situata, inoltre, nelle immediate vicinanze di numerosi impianti sportivi – Palazzetto dello Sport, piscina, pista ciclabile, campi da calcio e pista in terra per atletica leggera – situazione logistica unica e perfetta per il fiorire di un indirizzo a forte vocazione sportiva.
Purtroppo, almeno in fase di prima applicazione della normativa, sarà possibile attivare un solo indirizzo per provincia e per Perugia il Piano regionale dell’offerta formativa ha già inserito Foligno.
Per questo motivo non si deve temporeggiare e questo mio intervento vuole unicamente invitare le istituzioni, sia scolastiche che amministrative, ad inserirsi celermente nel progetto così da avanzare la candidatura marscianese ed ottenere l’indirizzo sportivo nel più breve tempo possibile.
Andrea Pilati – Coordinatore Giovane Italia

7 maggio 2013

Interrogazione su mancata partecipazione all’assemblea dell’ATI 2 indetta sul depuratore di Todi

l sottoscritto Moreno Primieri, nella sua qualità di Consigliere Comunale del gruppo PDL
premesso
che in data 29.03.2013 si è tenuta l’assemblea dell’ATI 2 (Ambiti Territoriali Integrati) in cui si è discusso del riordino del sistema di collettamento e di depurazione dell’agglomerato di Todi, cioè in pratica della nuova ipotesi di localizzazione del depuratore e della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS);
che l’ATI 2 con provvedimento n. 5 del 19.03.2012 aveva approvato un aggiornamento del progetto che prevedeva la localizzazione dell’impianto di depurazione centralizzato all’interno di un’area del torrente Naia in località Camagna;
che con lettera del Sindaco del mese di luglio 2012 la procedura veniva arrestata ed indicata come possibile nuova localizzazione l’area in località Cascianella, a ridosso del Quartiere Europa – Cappuccini;
che nonostante le azioni intraprese dai partiti di opposizione non è ancora oggi chiara la posizione espressa dall’Amministrazione in merito alla collocazione del Depuratore cittadino, stante anche le contrastanti posizioni espresse dalle forze politiche di maggioranza;
che a fronte dei continui annunci del Sindaco, il quale già a settembre 2012 aveva promesso di comunicare la decisione sulla realizzazione del nuovo impianto di depurazione, anche a seguito di ampie consultazioni tra i cittadini, ancora oggi non esiste una decisione al riguardo;
che, con sconcerto ed incredulità, si è appreso che tra i 24 comuni dell’ATI 2 all’assemblea del 29.03.2013 il Comune di Todi non era rappresentato né dal Sindaco, né da un suo delegato;
che non è chiaro come l’attuale amministrazione voglia perseguire gli obiettivi di tutela delle risorse idriche posto a base del progetto del sistema di collettamento e depurazione, non partecipando o dimenticandosi di partecipare a riunioni all’uopo convocate;
che l’assenza alla riunione dell’Assemblea dell’ATI 2 del 29 marzo u.s. del Comune di Todi appare un grave atto di inadempimento da parte del Sindaco e dell’Amministrazione su un argomento fondamentale per la salute, l’ambiente e l’economia della città, indice di cattiva gestione della cosa pubblica;
Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere chiede al Sindaco
Se era a conoscenza della convocazione della riunione dell’assemblea dell’ATI 2 per il giorno 29.03.2013;
di portare a conoscenza del Consiglio Comunale le motivazioni che hanno determinato la mancata partecipazione all’importante riunione riguardante il depuratore cittadino;
quali sono le località sottoposte a VAS dopo le modifiche al piano d’ambito del Servizio Idrico Integrato riguardanti la rilocalizzazione del depuratore e dell’impiantistica;
Se non ritiene che la mancata partecipazione del Comune di Todi alla riunione del 29.03.2013 possa arrecare pregiudizio alla realizzazione del depuratore.
Si richiede risposta scritta e orale
Moreno Primieri Capogruppo del PDL
 

4 maggio 2013
Todi, ancora non approvato il rendiconto di gestione 2012

Avendo preso atto con estrema preoccupazione della mancata approvazione del rendiconto di gestione 2012, mi chiedo come ciò possa essere avvenuto e di chi sono le responsabilità.
La deliberazione di Consiglio Comunale sarebbe dovuta arrivare entro il 30 aprile, mentre la convocazione sul punto giunge per il 28-29 maggio, con due mesi di ritardo rispetto al termine imposto dalla legge.
La conseguenza della mancata approvazione del rendiconto di gestione, infatti, determina la condizione di Ente deficitario con tutte le conseguenze che ne derivano.
In primo luogo tutti i contratti a tempo determinato già in essere devono essere rescissi, mentre l’Ente non può instaurare nuovi contratti, attivarsi per il contenimento della spesa e deve assoggettare al controllo centrale tutta una serie di conti. Importante e significativo è anche rimarcare che la mancata approvazione blocca trasferimenti statali e addirittura limita la possibilità di ricorso alle anticipazioni di tesoreria. Quindi, le conseguenze della mancata approvazione del Rendiconto di gestione sono devastanti per il nostro Comune.
Forse ora capisco il perché, all’ultimo consiglio comunale, la maggioranza ha votato l’ennesimo rinvio del punto sugli ordini del giorno e mozioni, dopo che il gruppo del PDL aveva presentato una proposta per apportare alcuni emendamenti al Decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione a vantaggio delle imprese.
Ritengo che la grave inadempienza possa rappresentare la premessa per lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale; Infatti, il rendiconto rappresenta un allegato indispensabile all’approvazione del Bilancio dell’esercizio successivo, che non può essere approvato in mancanza del rendiconto stesso (art. 172, comma 1, del D.Lgs 267/2000). In altri termini, pur non dando luogo la mancata approvazione in se allo scioglimento del Consiglio, senza tale atto fondamentale sarà impossibile approvare il Bilancio, creando le condizioni per la nomina del Commissario e l’avvio delle procedure di scioglimento del Consiglio comunale.
Tanto è vero che la Prefettura ha già allertato con propria nota il Sindaco, i Consiglieri Comunali e l’Organo dei Revisori dei Conti.
Ritengo che l’imbarazzante situazione che ha portato per la prima volta il Comune di Todi ad essere deficitario debba essere oggetto di un’apposita riflessione. A tale riguardo, mio malgrado, ritengo necessario farmi promotore di una apposita mozione di sfiducia da sottoporre ai Consiglieri comunali.
Moreno Primieri – Capogruppo del PDL

3 maggio
Interrogazione sul mercatino "Hobby e Retrò" comparso all’improvviso a Todi

Il sottoscritto Moreno Primieri, in qualità di consigliere comunale,PREMESSO
– che la mattina del 2 maggio 2013 la Piazza del Popolo si è riempita di gazebo sotto lo sconcerto dei cittadini, commercianti e degli stessi vigili urbani che sembravano non essere al corrente di autorizzazioni ad eventi o manifestazioni in corso per la suddetta data;
– che, solo successivamente, si apprendeva che nei giorni 2-3-4-5 maggio a Todi ci sarebbe stato un mercatino denominato Hobby e Retrò con generi di antiquariato, vintage, artigianato, modernariato;
– che, trattandosi di un potenziale evento di attrazione turistica, risulta alquanto inverosimile che non ci sia stata una adeguata pubblicità, con forte penalizzazione dell’avvenimento in se e della città in particolare;
– che la manifestazione non è dato capire se sia stata correttamente autorizzata o comunque assentita dal Comune;
– che, a tale riguardo, non risulta essere stata convocata la competente commissione di viglanza per la verifica della sicurezza;
– che, essendo la Piazza di Todi sottoposta al vincolo disciplinato Codice dei beni culturali e dell’ambiente non è dato capire se sono presenti i pareri della Sovrintendenza o di uffici all’uopo delegati;
tutto ciò premesso il sottoscritto, interroga il Sindaco per sapere
– se era a conoscenza che nei giorni 2-3-4-5- maggio ci sarebbe stata una manifestazione dal titolo Hobby e Retrò Mercatino, con occupazione della Piazza di Todi ed in ipotesi positiva come mai non è stata data la giusta pubblicità all’evento;
– se sono state espletate tutte le procedure per la realizzazione dell’evento da parte degli organizzatori e degli uffici;
– se il Comune di Todi ha assentitto tale manifestazione e se al riguardo si è riunita la commissione comunale di vigilanza e vi sono tutti i pareri di sicurezza;
– se è stato richiesto il parere della competente Sovrintendenza.
Si richiede risposta scritta e orale.
Moreno Primieri – consigliere comunale Pdl Todi

2 maggio 2013
Giudice di Pace, verso dove pendono i socialisti di Fratta Todina?

Vorrei esprimere soddisfazione per l’azione unitaria portata avanti da quasi tutti i Comuni della Media Valle del Tevere per autorizzare il Comune di Todi a richiedere al Ministero della Giustizia il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace a Todi. Questa richiesta, se avallata, consentirà di garantire ai cittadini un importante punto di riferimento in ambito giudiziario e un presidio per l’amministrazione della giustizia a livello locale nonché, aspetto non secondario, di mantenere la centralità del territorio della Media Valle del Tevere. Va sottolineato che tale obiettivo è stato possibile grazie al voto responsabile dell’opposizione, la quale, cogliendo l’importanza del provvedimento, non ha fatto mancare il proprio sostegno all’Amministrazione comunale. Al contrario, con rammarico, va stigmatizzato il voto contrario espresso dalla componente socialista. Dubito che tale posizione sia veramente basata sulle motivazioni sostenute e che piuttosto abbia rappresentato un segnale alla stessa maggioranza per altre questioni di fondo. Oggettivamente, la tesi sostenuta dell’equiparazione del contributo stanziato dal nostro Comune per questa causa a uno spreco di denaro pubblico resta quantomeno di difficile comprensione, sia perché si tratta di una cifra di entità limitata a 2800 €, sia perché il servizio va a esclusivo beneficio dei cittadini. Presupporre di non garantire fondamentali servizi ai cittadini per questione di costi, quando da anni si sostiene una maggioranza che non opera nel senso di una razionalizzazione della spesa pubblica,  significa non aver compreso il senso delle nuove sfide amministrative. Pur nella rispettabilità di tutte le opinioni, la posizione dei socialisti di Fratta Todina appare quindi  alquanto singolare, soprattutto se paragonata,  nel merito della questione,  all’impegno del Consigliere Regionale del Psi Buconi,  e costituisce l’ennesima spaccatura all’interno della stessa maggioranza che, come sempre, hanno rischiato di pagare i cittadini.
Cinzia Moriconi-consigliere comunale di Fratta Todina

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