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A Madonna del Piano l'associazione culturale "Gente Vibia" ha rispolverato la tradizionale rappresentazione in uso nelle campagne
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Salvaguardare e valorizzare pratiche rituali della cultura delle nostre campagne. E’ con quest’obiettivo che l’Associazione culturale “Gente Vibia”, nata di recente nella frazione montecastellese di Madonna del Piano, ha voluto ‘rispolverare’ l’antica rappresentazione “Sega la Vecchia”. 
Ed è così che sabato 16 marzo, presso il vecchio mulino di Madonna del Piano, è stata riportata sulle scene dalla compagnia teatrale “La Biciancola” di Doglio, riscuotendo un entusiastico successo fra il numeroso pubblico presente.
Fedele alla tradizione,  la compagnia ha riproposto tutti gli antichi personaggi-comparsa: il Vecchio, la Vecchia, i figli, il medico, i carabinieri, il frate. Brutta e malmessa, la Vecchia è però ancora arzilla e piena di vita e “vuole andare a ballare”, ma il Vecchio consorte e i figli si oppongono e tramano l’assassinio della poverella.
Dopo l’iniziale scena dell’animato confronto fra la Vecchia e i famigliari,ed i tentativi in lacrime della poveretta per salvarsi, ecco la scena centrale che vede l’anziana donna a terra letteralmente segata, con tanto di gigantesca sega in ferro.  Convinti di averla ormai uccisa, il Vecchio ed i figli si pentono e piangono lacrime di coccodrillo. Inizia così, invano, una lunga serie di tentativi di ‘rianimazione’. Viene di corsa chiamato un sedicente medico, accompagnato dal suo infermiere di fiducia, che dopo aver visitato in lungo e in largo la Vecchia, la dichiara “ufficialmente defunta”. Nel gran caos di lacrime e urla, vengono chiamati i Carabinieri per scoprire l’assassino che però, gira che ti rigira, non verrà fuori.
L’ultimo tentativo è affidato ad un prete che dopo varie preghiere, dà l’ultima benedizione alla poveretta
. E quando ormai sembra non esserci più speranza, ecco muoversi un piede, poi l’altro, poi una mano: la Vecchia risorge a nuova vita. E’ diventata una bellissima giovane donna, di fiori vestita che danza leggiadra e sorridente. E’ la Primavera, il rinnovamento,l’allegria, la luce, la fertilità della campagna che hanno spazzato via – col gesto simbolico del tagliare con la sega – l’inverno, le tenebre, il male, la morte, la carestia.
La serata è proseguita con degustazione di prodotti tipici locali e con la distribuzione di opuscoli in cui l’Associazione ha riportato l’intero lavoro effettuato di ricerca e raccolta di testimonianze orali e dattiloscritti dei protagonisti delle rappresentazioni di “Sega la Vecchia” che avvenivano negli anni ’60-’70 a Madonna del Piano.
Significativo anche il recupero di fotografie di rappresentazioni dell’epoca (riportate nell’opuscolo) rinvenute dall’Associazione presso l’Archivio storico del Comune di Todi.
Le immagini della rappresentazione del Sega la Vecchia, nella nostra galleria fotografica.

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