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Malattia rara che colpisce vari organi ed apparati quando si entra in contatto con metalli pesanti e sostanze chimiche presenti in ogni oggetto di uso quotidiano.

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Dopo che la regione Veneto ha deciso, recentemente, di riconosce la sensibilità chimica multipla (MCS) come malattia rara, garantendo ai pazienti l’esenzione dalle spese mediche e il diritto ad un percorso diagnostico e terapeutico, Carla Spagnoli, Pres. On. del Movimento per Perugia ha preso carta e penna con cui, pur non sapendo rinunciare a qualche polemica politica, ha portato all’attenzione l’analogo problema che c’è in Umbria.

La Spagnoli riferisce di una denuncia di una paziente e “di altri malati di Mcs (sensibilità chimica multipla) che non ricevono assistenza dalla Regione Umbria
“Queste persone vivono in condizioni di drammatica difficoltà a causa di una malattia rara che colpisce vari organi ed apparati quando si entra in contatto con metalli pesanti e sostanze chimiche presenti in ogni oggetto di uso quotidiano.

Le medicine per curare questa patologia totalmente invalidante devono essere acquistate in Svizzera perché in Italia non si trovano e gravano sul paziente
per una spesa di 200-300 euro al mese a cui devono sommarsi altri 1000 euro all’anno per le analisi; una situazione insostenibile per chi a causa della malattia non può lavorare e non riceve neppure alcun sostegno (pensione di invalidità, rimborsi) perché la patologia di cui soffre non viene riconosciuta dalla Regione Umbria.
Le altre regioni del centro Italia, il Veneto, la Sicilia, lo hanno già fatto e sono intervenute in aiuto dei loro malati.”
 

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