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L'ex portavoce dell'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati è legata alla città da frequentazioni ed affetti, nonché dal "Progetto Asylon" del quale è stata prima ispiratrice e fautrice
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L’elezione di Laura Boldrini a nuova Presidente della Camera dei Deputati, terza donna a presiedere Montecitorio, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti, parla anche un po’ di Todi, città alla quale la neo Presidente è legata da frequentazioni ed affetti.
Non a caso Laura Boldrini ha presentato a Todi il suo libro "Tutti Indietro" ma, soprattutto, è stata elemento fondamentale  per dare vita al "Progetto Asylon", l’iniziativa etico-solidale a favore dei richiedenti asilo che vede protagonisti l’Istituto Agrario "Ciuffelli", la Caritas Umbria, Libera e l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, del quale la Boldrini è stata portavoce fino al suo ingresso in politica.

E’ nata a Macerata il 28 aprile 1961. Laureata in Giurisprudenza presso la Sapienza Università di Roma nel 1985, ha lavorato in Rai, sia per la televisione sia per la radio. Nel 1989 ha cominciato la sua carriera all’ONU lavorando per quattro anni alla FAO, dove si occupava della produzione video e radio. Dal 1993 al 1998 ha lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) come portavoce per l’Italia. Dal 1998 al 2012 è stata Portavoce dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) per il quale ha coordinato anche le attività di informazione in Sud-Europa.
Tanti i riconoscimenti ricevuti: dalla Medaglia ufficiale della commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), al titolo di Cavaliere ordine al merito della Repubblica italiana (2004), al Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006). Ultimo, ma soltanto in ordine di tempo, anche il premio ‘Italiano dell’anno’, ricevuto dal settimanale Famiglia Cristiana nel 2009.

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