La ricorrenza di san Giuseppe, viene tradizionalmente festeggiata a Papiano, caratteristico borgo nel Comune di Marsciano.
Quest’anno la festa è organizzata per domenica 17 marzo e, come negli anni passati, si tratta di una occasione che nel corso del pomeriggio raccoglierà abitanti, curiosi e turisti intorno ad un evento decisamente suggestivo.
Quest’anno la festa è organizzata per domenica 17 marzo e, come negli anni passati, si tratta di una occasione che nel corso del pomeriggio raccoglierà abitanti, curiosi e turisti intorno ad un evento decisamente suggestivo.
Nell’occasione c’è l’usanza di far volare palloni aerostatici e mongolfiere di vari colori.
A Papiano arriveranno i rappresentanti di altri paesi che hanno questa stessa tradizione e che aderiscono all’Associazione A.R.I.A (Associazione Realizzatori Italiani Aerostati) che proprio nel borgo marscianese terranno il 20° raduno nazionale.
Le prime testimonianze di questa tradizione papianese risalgono al 1875.
In quell’anno, per il 15 agosto, alcuni abitanti del paese chiedevano al Sindaco di Marsciano il permesso di fare fuochi artificiali, corse con cavalli e fantino e poter innalzare globi aerostatici (gli attuali palloni).
C’è anche un manifesto del 6 ottobre 1922, data significativa nella storia del paese in quanto fu proprio quello il giorno dell’inaugurazione del monumento ai Caduti, che documenta come, durante la cerimonia, ci fu l’innalzamento di globi aerostatici.
In quell’anno, per il 15 agosto, alcuni abitanti del paese chiedevano al Sindaco di Marsciano il permesso di fare fuochi artificiali, corse con cavalli e fantino e poter innalzare globi aerostatici (gli attuali palloni).
C’è anche un manifesto del 6 ottobre 1922, data significativa nella storia del paese in quanto fu proprio quello il giorno dell’inaugurazione del monumento ai Caduti, che documenta come, durante la cerimonia, ci fu l’innalzamento di globi aerostatici.
Oggi i palloni sono fatti con cartene, un materiale abbastanza resistente e molto leggero con i vari fusi che vengono incollati con nastro adesivo.
In passato invece si usava la carta velina leggera e i fogli si incollavano con colla di farina e acqua.