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Tre morti, compreso il 43 enne imprenditore perugino, Andrea Zampi, che ha sparato prima a due impiegate, Margherita Peccati, 61 anni, di Umbertide e Daniela Crispolti, 43 anni, di Todi, e poi si è suicidato
broletto

Un uomo munito di pistola si è introdotto stamattina, poco dopo mezzogiorno, al quarto piano negli uffici della Regione Umbria, il cosiddetto palazzo del Broletto, in piazza del bacio a Perugia, non lontano dalla stazione di Fontivegge.

Dopo aver minacciato i presenti con frasi sconnesse, il 43enne imprenditore perugino, Andrea Zampi, ha ferito a colpi d’arma da fuoco due impiegate che prestavano lavoro all’ufficio assistenza sociale e sanità. 
La prima vittima sarebbe stata freddata a un metro di distanza; dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che fosse seduta alla sua scrivania.
La seconda vittima, invece, sarebbe stata colpita nel corridoio.

Successivamente l’uomo si è tolto la vita.
Pochi istanti prima ha incrociato Raffaele Goretti, presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità e ben noto nella media valle del tevere, per avervi lavorato prima dell’incidente che lo ha reso disabile, ma a lui ha detto che non gli avrebbe sparato

Le due donne sono successivamente decedute, una probabilmente sul colpo mentre un’altra dopo essere stata trasportata,  in gravi condizioni, all’Ospedale di Perugia.
Sul posto numerosi carabinieri, poliziotti e mezzi di soccorso.
Secondo le prime indiscrezioni le vittime sono Margherita Peccati, 61 anni, tifernate, e Daniela Crispolti, 43 anni.

Il presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha lasciato la direzione del Pd a Roma e sta rientrando a Perugia.
Dalle prime informazioni sembra che l’uomo, un piccolo imprenditore, lamentava il fatto che gli fosse stato bloccato un finanziamento da 100 mila euro. 

I lavoratori regionali sono invitati da Cgil – Cisl ed Uil a partecipare domani 7 marzo dalle ore 8.00 alle ore 10.00 all’incontro che si terrà davanti alla sede del Broletto – Piazza del Bacio in segno di affetto e vicinanza per le colleghe scomparse, relativamente alle quali la Presidente Marini ha detto "le nostre due donne uccise erano lavoratrici esemplari a favore della nostra comunità regionale”.
 
 

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