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Il giovane partigiano Mario Grecchi, così come avvenne nell'ospedale di Monteluce, verrà ricordato ed onorato anche nella nuova sede ospedaliera di Perugia
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Mario Grecchi è un nome indissolubilmente legato alla Resistenza perugina ed alla storia dell’Ospedale di Perugia.
Il giovanissimo partigiano, infatti, fu catturato gravemente ferito dai tedeschi che, non per spirito umanitario ma solo per poterlo poi fucilare pubblicamente, costrinsero i medici ed il personale sanitario del vecchio Policlinico di  Monteluce, a tenerlo in vita.
A ricordo di quell’episodio fu posta una targa che in occasione dello smantellamento dell’Ospedale è stata tolta.

Ora L’ANPI, l’associazione mazziniana e la Società Generale di Mutuo Soccorso di Perugia hanno richiesto che la memoria di quel tragico fatto non vada perduta.
Pronta è stata la risposta del DG. dell’azienda Ospedaliera il quale ha reso noto che “La richiesta di onorare la memoria di un cittadino che ha combattuto per la libertà della propria patria, per ideali tanto nobili, come deve essere considerato Mario Grecchi, trova d’accordo il Direttore dell’ Azienda Ospedaliera di Perugia Walter Orlandi che aderisce alla richiesta delle Associazioni, tra cui quella dei Partigiani di Italia.

Concorderemo con le Istituzioni il programma per ricordare alle nuove generazioni il sacrificio di un combattente come Grecchi, e senz’altro aderiamo ad esporre nell’ atrio principale del S.Maria della  Misericordia sia la lettera che il giovane eroe della Resistenza scrisse ai genitori pochi minuti prima di essere ucciso per una causa tanto nobile, che altri segni che testimoniano il suo sacrificio.
Ci onora che sia stato individuato dalle Associazioni il nostro Ospedale, ed assieme concorderemo le iniziative da prendere".

La lettera, di cui è cenno nella dichiarazione di Walter Orlandi, probabilmente venne scritta proprio in quella stanza d’ospedale a Monteluce dove Crecchi aspettava la morte ed è una delle più commoventi tra le Lettere dei condannati a morte della Resistenza

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