Immagini panoramiche in tempo reale sul meteo a Todi, sulla valle del Tevere e sui Monti Martani dalla web-cam ad alta definizione dell’Istituto Agrario:
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Il Movimento 5 Stelle all’assalto del Comune di Todi
Come ha spiegato bene Beppe Grillo nell’ultimo post sul suo Blog è in atto un conflitto. Da una parte chi vuole lasciare tutto come prima, rendite e privilegi, e dall’altra chi pretende, legittimamente, di decidere per il proprio futuro.
E’ un duello tra un vecchio modo di pensare e di intendere la cosa pubblica, che trova espressione nel voto di coloro che, a vario titolo, si sentono ancora rappresentati dallo stato delle cose, ed una nuova straordinaria idea della politica fatta da tante persone che vogliono restituire una speranza a questo paese impegnandosi per questo ogni giorno. I giovani, che ad oggi in Italia non vedono un futuro hanno dalla loro parte una grande arma: la loro energia. Se questa battaglia si combatte sui numeri allora le giovani generazioni hanno già perso, poiché il vecchio in questo paese è ancora rappresentato dai tanti e posside una maggioranza di ferro compattata dalle televisioni. L’unica speranza per le giovani generazioni e spostare il conflitto da uno “scontro di numeri” ad uno “scontro di energie”. Solo così è possibile essere nettamente superiori. E’ solo con l’impegno diretto da parte di tutti che si riuscirà a sottrarre agli ottantenni dei Palazzi del Potere la sorte di milioni di ventenni e trentenni.
Chi pensa di delegare le proprie idee con un voto ha già fallito.
Abbiamo ottenuto un risultato che non lascia spazio a fraintendimenti e che fa capire a tutti noi che NON SIAMO SOLI.
Dovevamo “rovesciare il tavolo” come aveva detto Dario Fo, bene: LO ABBIAMO FATTO INSIEME.
E’ stato un risultato che, anche a Todi, oltre ad aver segnato il lieto fine di una campagna elettorale feroce e velenosa ha dato il via ad una NUOVA COMUNITA’, formata da oltre 2000 cittadini Tuderti che potranno e dovranno tornare ad occuparsi di politica locale e nazionale con un MoVimento dove le idee potranno svilupparsi,evolversi ed infine realizzarsi.
Molti progetti sono in cantiere: stiamo sviluppando una nuova forma di comunicazione fra cittadini e politica basata su Internet e chiamata TODILIQUIDA che sarà operativa a breve, continueremo con la nostra OPERAZIONE TRASPARENZA che è appena iniziata ed ha già portato alcuni risultati come quello di aver sollevato la questione della scelta degli scrutatori, e stiamo preparando un tavolo operativo sul RISCHIO IDROGEOLOGICO che coinvolga anche altri meet-up del MoVimento come quello di Orvieto e Marsciano e molto altro ancora
Abbiamo progetti ed idee per questa città ma ad essere sinceri un’idea, su tutte, ancora ci manca: LA TUA!
Senza di te le nostre idee non saranno pienamente collettive, non saranno frutto di quella cittadinanza attiva che vogliamo diventi la PRIMA FORZA POLITICA DEL PAESE!
Vogliamo ora ridare ai cittadini il ruolo che gli spetta di diritto: quello di protagonisti della vita e della politica delle loro città: a Todi come nel resto del Paese.
Senza la più ampia partecipazione possibile questo MoVimento non avrebbe senso. CONTATTACI, via mail o via telefono (3289115627) anche solo per curiosità, per conoscerci, per aiutarci, nei modi e nei tempi che riterrai più opportuni: un’ora del tuo tempo, anche solo per darci un’idea non sarà sprecata.
Inoltre per festeggiare il grande risultato ottenuto a Todi i Tuderti 5 Stelle hanno il piacere di invitarti alla CENA REGIONALE DI FINE CAMPAGNA ELETTORALE il 2 Marzo, presso la Pizzeria Olandese Volante, di Torre Squadrata. Chiunque volesse partecipare ci contatti. Tutti i dati sul nostro blog: tuderti5stelle.blogspot.it. Saranno presenti i PORTAVOCE UMBRI del MoVimento 5 Stelle in Parlamento!!!
Di una cosa siamo certi:
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE… Loro non si arrenderanno mai, ma gli conviene? Ci vedremo in Comune, e sarà un piacere.
Tuderti 5 Stelle
27 febbraio 2013
Lo stato delle strade pubbliche è la vergogna dell’Umbria
Prendo spunto da una nota di un illustre concittadino che è sempre un piacere leggere, per prendere atto che esiste ancora chi sa dire le cose come stanno. Già in passato mi ricordo di avere letto una critica di Alessandro Panini Finotti sulla sporcizia che si trova lungo le nostre strade ed anche in quella occasione, pur vergognandomi in quanto cittadino della regione denominata il cuore verde d’Italia, mi sono sentito in perfetta sintonia.
È indecente come sono tenute le nostre strade ed ancor più lo è come sono lasciate le cunette e gli argini. Purtroppo sulla pulizia non sono incolpevoli gli utenti che buttano lungo le strade ogni sorta di immondizia.
Voglio comunque essere ottimista e sperare che le nuove generazioni, avuta una maggiore educazione ambientale, usino più rispetto anche per questo bene pubblico.
La presa di posizione di Panini Finotti, chiara e precisa come sempre, mi rende audace e mi spinge a chiedere a chi amministra da sempre la nostra Provincia (che poi dopo un po’ di anni coincide sempre con chi governa la Regione) se non pensa di fare il mea culpa per le scelte sbagliate ? Una di queste è stata sicuramente l’istituzione della Polizia Provinciale che, in un periodo in cui si va verso l’accorpamento delle varie polizie statali e locali, ha sicuramente sottratto risorse per una corretta manutenzioni delle strade. Quindi l’assessore di turno non venga a dire che non ci sono risorse. Il punto è che sono state fatte delle scelte, probabilmente sbagliate, che non vanno nella direzione auspicata dai cittadini e della buona amministrazione.
Stessa considerazione vale per l’Ente Regione la quale non ha saputo fare di meglio che trovare la scappatoia di delegare l’Ente Provincia della gestione delle sue strade. Strade regionali che sono appena migliori di quelle provinciali, ma che risentono della stessa carenza di manutenzione e che, visto il mandato, non possono certo sperare in un miglioramento. Non so dire se di tutto ciò si occupi sempre la stessa ditta, ma sarebbe il caso di verificarlo!
Immagino che anche per gli amministratori dell’ente legislativo il problema è la carenza di risorse economiche; eppure, la maggior parte di loro, fino a poco tempo fa proponeva un aumento dei consiglieri, spingendosi a presentare la proposta nel nuovo statuto regionale. Oggi, invece, tutti giurano di essere paladini del sacro principio della revisione della spesa, tanto pochi si ricordano quelli che, sottobanco, avanzavano persino progetti di ampliamento dell’aula consiliare per accogliere più consiglieri.
Da queste piccole ma importanti valutazioni si rafforza in me l’idea della necessatà di rivedere al più presto la forma che dovrebbe avere il nostro Stato, il quale, se deve essere federale almeno che lo sia fino in fondo e con Stati membri veri, tra i quali è francamente difficile annoverare la Regione Umbria.
Moreno Primieri – Consigliere PDL
26 febbraio 2013
Ruggiano: il Pdl di Todi uno dei più forti dell’Umbria, male il centrosinistra tuderte
Alla luce dei risultati delle elezioni politiche non posso non manifestare il mio personale ringraziamento e quello del partito per il lusinghiero successo elettorale ottenuto.
Antonino Ruggiano
26 febbraio 2013
A Todi un ottimo risultato per il neonato "Fratelli d’Italia"
Esprimo la mia grande soddisfazione per l’ottimo risultato conseguito dal neonato partito Fratelli d’Italia alle elezioni politiche 2013.
In appena 45 giorni è stato creato un nuovo movimento politico che è riuscito subito a far breccia nelle opinioni e nel cuore della gente, e di questo devo ringraziare gli amici e collaboratori che in maniera spontanea hanno creduto nei nostri valori.
Raggiungere una percentuale del 5% a Todi, oltre il doppio del risultato nazionale e tra i migliori risultati dei comuni dell’Umbria, ci rende orgogliosi del lavoro svolto.
Desidero ringraziare tutti quei cittadini che hanno creduto nel nostro progetto ed hanno sostenuto la mia candidatura al Senato interpretandola come una possibilità di rinnovamento rispetto agli apparati della vecchia politica.
Per quanto mi riguarda, ho vissuto quest’avventura elettorale come un momento di crescita e di confronto con la gente vissuto in un partito che si è ritagliato in brevissimo tempo il ruolo di secondo partito del centrodestra a Todi ed in Umbria; la nostra forza è l’entusiasmo della gente, senza l’appoggio dei poteri forti o il sostegno mediatico con milioni spesi in campagne elettorali.
Questo è stato solo il punto di partenza del nuovo movimento creato da Giorgia Meloni e presto inizieremo a lavorare per coinvolgere quanta piu’ gente possibile nel progetto.
Anche perchè, come ci hanno insegnato anche alcuni dati di queste elezioni, la gente vuole essere ascoltata e vuole partecipare alle decisioni che riguardano la propria vita, sia a livello locale che a livello nazionale.
Concludo esprimendo profonda gratitudine alle quasi 500 persone di Todi che hanno avuto ancora una volta fiducia nella mia persona e nella mia scelta coraggiosa.
Claudio Ranchicchio – Fratelli d’Italia Todi
23 febbraio 2013
Lavoro e la crisi di Umbria Mobilità e SAVIT
"Oggi, non si tratta più di capire dove mettere le mani per migliorare la gestione di un’azienda, ma si tratta di salvare un’azienda denominata Umbria Mobilità e l’associata SAVIT (110 lavoratori con contratto metalmeccanico)- afferma il Segretario Generale Regionale dell’Ugl Enzo Gaudiosi – il cui rischio, per i debiti contratti, è che qualcuno da un giorno all’altro apponga i sigilli, così 1500 persone si ritroveranno senza lavoro. Non si vuol vivere la stessa situazione della Merloni – continua Gaudiosi – chiaro esempio di incapacità nel trovare le giuste politiche “salva aziende”. L’Umbria è oramai da anni interessata da grandi vertenze, tra le più importanti del territorio nazionale, che hanno e coinvolgono il settore siderurgico, chimico, alimentare ed ora anche il TPL.”
“Tutelare i lavoratori- spiega il segretario dell’UGL – significa, sempre nel rispetto dei ruoli, anche condividere programmi di sviluppo e di mantenimento di un’azienda, perché tutti noi abbiamo la responsabilità di mantenere e far garantire i posti di lavoro; nella crescita di un’azienda il sindacato deve essere protagonista, ma quello che manca, purtroppo, è il dialogo tra le parti, ancora troppo sterile e mai a “viso aperto”.
E’ ora di voltare pagina!! Il sindacato non può e non deve essere considerato “un avversario”, ma parte integrante dell’azienda ed è solo con un continuo confronto ed una fattiva collaborazione, oggi, si creano le condizione necessarie per aggredire questa crisi che avanza inesorabile e che produce solo disoccupazione. La crisi di Umbria Mobilità – conclude Gaudiosi – pone anche un’altra riflessione: “ certamente sindacati ed azienda uniti nei programmi con l’obiettivo di mantenere un patrimonio che è di tutti i cittadini umbri, ma tra i sindacati è necessario fugare intolleranze del passato ed isolare il “protagonista di turno”.
Mentre i dipendenti e i fruitori del servizio di trasporto pubblico brancolano nel buio, ed il loro interesse è sapere con certezza quale sarà il futuro dell’azienda TPL locale, i politici umbri “brillano per l’assenza” troppo impegnati nella campagna elettorale, dimenticando che fra gli elettori ci sono anche i 1500 dipendenti di Umbria Mobilità ed i 110 lavoratori della SAVIT che garantiscono l’efficienza del servizio pubblico svolgendo giornalmente tutti i servizi di manutenzione dei mezzi ed il mantenimento della struttura di Umbria Mobilità stessa.
“1500 dipendenti, tutti con famiglie a carico – spiega Roberto Perfetti, Segretario Regionale Ugl Tpl, non sanno che fine faranno”. In un periodo di crisi generale, i lavoratori di Umbria Mobilità non hanno infatti ancora percepito la quattordicesima, ma il Consiglio di Amministrazione dell’azienda sceglie di nominare un nuovo direttore generale, Franco Viola, con un contratto a tempo indeterminato di € 200.000 l’anno più vari benefit. Non solo, il direttore Viola, milanese, si reca 4 giorni a settimana in Umbria per svolgere le proprie mansioni, ed ha diritto a vitto e alloggio pagati dall’azienda Umbria Mobilità che dirige, presso un lussuoso hotel a 5 stelle del capoluogo umbro.
“E’ necessario che l’azienda paghi i suoi pernottamenti visto quanto guadagna? Così come era veramente necessario – continua Roberto Perfetti – un contratto a tempo indeterminato così oneroso per un direttore generale di un’azienda in crisi, e di cui non si conoscono ancora le effettive capacità tecniche?
In un’azienda che spende meno del 50% dei costi complessivi per la retribuzione dei dipendenti, percentuale fra le più basse in Italia, sembra che la priorità sia il contratto del direttore generale piuttosto che la sorte di chi quotidianamente manda avanti l’azienda.
Un futuro funesto per i cittadini umbri, visto gli annunci sugli aumenti dei biglietti con l’apertura del prossimo anno scolastico ed il probabile taglio delle corse che, ci auguriamo, non abbia ricadute sui posti di lavoro.
Intanto i lavoratori stringono i denti!
Segreteria Regionale UGL
23 febbraio 2013
Sulle strade della Provincia di Perugia….
C’è del patetico e anche un po’ di ridicolo nella comunicazione della Provincia di Perugia sul degrado delle strade di sua competenza e sulla mancanza di risorse per provvedere.
“Per ricondurre ad uno stato di normalità la rete viaria occorrerebbero subito oltre 50 milioni di euro. Una volta raggiunto questo obiettivo si potrebbero programmare correttamente interventi di manutenzione per oltre 10 milioni l’anno….” leggo in una nota che trovo su TamTam in distribuzione.
Ma che novità! La Provincia si sveglia, costata il deterioramento di tutti o quasi tutti i chilometri di asfalto di cui deve occuparsi , conta le buche, registra l’assenza delle bande bianche di corsia ed emette il proclama: senza soldi “saremo ad un punto di non ritorno, con il rischio serio di chiudere le strade e non garantire così il servizio”.
Ma lorsignori sanno che se le strade vanno in dissesto è perché sono fatte male? Sanno che se l’asfalto cede è di mediocre qualità? Se le strisce bianche di mezzeria e di bordo scolorano dopo un anno, la ragione è una sola: la ditta che se ne è occupata ha usato la mano leggera per poter rimettercela quanto prima.
Sono decenni che ogni automobilista che percorre le strade del perugino ha immediata la sensazione di viaggiare sul diverso. Le ruote gli dicono tutto, comunicandogli il disagio del battistrada. E gli occhi di chi è alla guida vorrebbero essere costantemente rasserenati dalla bellezza dei luoghi e non occupati a schivare le buche.
Alcuni anni fa, lamentandomi del degrado, invocavo il trasferimento delle competenze alle province di Siena e Grosseto, nelle quali – chissà perché – le strade sono in ordine. Eppure traffico pesante corre anche lì. E la densità automobilistica è forse maggiore.
Che abbia funzionato meglio la griglia delle selezioni delle ditte? Che gli uomini cui compete la cura del bene pubblico siano più attenti e capaci? Perché, insomma, sotto altri cieli – non lontani – le cose funzionano e qui no?
C’è una ragione – o può bastare questa – per augurarsi la soppressione della provincia di Perugia. Non sa fare. Quindi non serve.
Alessandro Panini Finotti
23 febbraio 2013
L’eccesso di incentivazioni concentrate sulle rinnovabili elettriche ha fatto proliferare in maniera sproporzionata torri eoliche, pannelli fotovoltaici a terra, biomasse per la sola produzione elettrica. Per gli incentivi alle rinnovabili elettriche sono stati sottratti ai portafogli degli italiani circa 11 miliardi, per il solo anno 2012. E il prelievo proseguirà per oltre 20 anni, si stima che il costo totale degli incentivi destinati in Italia alle fonti rinnovabili elettriche dal 2009 al 2032 sarà pari a circa 220 miliardi di euro. Il picco di spesa si raggiungerà nel 2016 quando si supereranno i 12,5 miliardi di Euro di incentivi l’anno.
• Consumo di suolo.
Comunemente si considera che gli impianti di energia rinnovabile abbiano bisogno solo di sole e vento, risorse primarie gratuite. Purtroppo non è così. Occorre anche una risorsa importante come il territorio. In un paese, come l’Italia, ad alta intensità abitativa, il territorio è un bene prezioso, sia per la sua relativa scarsità per gli usi primari, agricoli, silvicoli e zootecnici, sia per la conservazione di habitat necessari alla biodiversità, sia per il paesaggio naturale e culturale su cui si fonda l’identità della nazione. L’eolico richiede un uso del territorio sette volte superiore a quello del fotovoltaico integrato. Le 6.000 torri eoliche italiane con una potenza installata di 8.000 MW, occupano all’incirca 230.000 ettari (considerando solo l’intorno di 350 m e senza contare gli effetti paesaggistici ben più vasti), lavorano in media 1600 ore all’anno e producono meno di due impianti turbogas da 800 MW che occupano circa 4-6 ettari di zona industriale.
• L’impatto paesaggistico.
La visibilità delle torri si estende ben oltre il territorio compromesso direttamente e indirettamente per l’installazione delle torri . Nel nostro caso le pale del Peglia, alte tre volte il duomo di Orvieto si vedrebbero a Marsciano, a Todi e fino Perugia, naturalmente da tutto il territorio orvietano.
• Ma quanto contribuisce a livello energetico?
L’eolico rappresenta oggi un contributo del tutto marginale al bilancio energetico nazionale. Nel 2011 il contributo dell’eolico rispetto ai consumi totali di energia del Paese è stato dello 0,5%; il 3% rispetto ai consumi finali di energia elettrica. Il suo contributo in termini di produzione di energia elettrica rimarrà marginale anche in futuro e tale da non giustificare i danni gravissimi che esso provoca all’ambiente naturale e al patrimonio culturale della Nazione.
• Perché si fanno gli impianti anche dove non c’è vento?
Prendendo a riferimento il costo medio degli impianti eolici stimato in Europa, gli impianti con ventosità equivalente a circa 1.600 ore all’anno risultano competitivi in assenza di incentivi. Con l’incentivazione vigente fino ad oggi in Italia sono risultati redditizi siti con appena 900 ore, con pale che girano poco più di un mese all’anno. Ciò spiega il gran numero di nuove richieste. Dal 2013 è entrato in vigore per i nuovi impianti il sistema delle aste, molto criticato dagli operatori del settore perché potranno concorrere alle gare solo se dimostreranno l’affidabilità patrimoniale. Le garanzie sono ingenti, per un impianto di circa 30 MW si parla di cifre vicino ai due milioni di euro da bloccare. E’ difficile capire come la società che ha presentato il progetto sul Peglia potrà dimostrare affidabilità patrimoniale dato che ha un capitale sociale di 10.000 Euro e vorrebbe costruire un impianto da 41 MW, un impianto che ha un valore di circa 60 milioni di Euro.
• Quanto ci costa 1 kWh prodotto?
Il costo aziendale di 1 MW di potenza eolica installato è pari circa a un milione e mezzo di Euro. Se si ipotizza una produttività di 2000 ore all’anno e una vita dell’aerogeneratore di 25 anni si produrrebbero in teoria 50.000 ore, pari a 50 GWh e quindi un costo di 30 Euro al MWh (1.500.000 euro diviso 50.000 MWh) oppure 3 centesimi di Euro il kWh. Sarebbe un bel risultato. Ma realisticamente un impianto ha una vita di 15 anni e rifacendo i calcoli, mantenendo l’ipotesi di un sito da 2.000 ore, si ottiene 50 Euro a MWh. Ancora buono, almeno per il mercato italiano dell’energia elettrica, che è uno dei più cari al mondo.
Ma la produttività reale dei siti eolici italiani, che ormai si conferma abbastanza costante, se non addirittura in leggera decrescita, è attorno alle 1.500 ore di produttività annue. Mantenendo costante la vita utile in 15 anni, si ottiene il risultato di 22.500 ore di produzione complessiva, pari a 22,5 GWh e quindi un costo di 66 Euro al MWh. E qui già siamo con costi sopra al prezzo di mercato dell’energia elettrica dell’inizio di gennaio (65 Euro al MWh).
• Produttività degli impianti.
Uno studio dedicato all’argomento della produttività degli impianti eolici (vedi "Wind farm turbines wear sooner than expected, says study") dice che la durata di 15 anni è un’ipotesi molto ottimistica e la curva discendente della produttività è molto più accentuata e rapida del previsto, per cui quei 66 Euro al MWh di costo sono un’ipotesi poco realistica. Ad esempio in Umbria le uniche due pale presenti a Fossato di Vico, che hanno 12 anni, dal 2009 al 2011, hanno lavorato in media 1500 ore all’anno.
• Costi ingegneristici non aziendali che ricadono sulla collettività e quindi sulla bolletta.
Sono i costi per rinnovare le reti che allo stato attuale non sono più adatte a supportare l’energia non programmabile e sono dell’ordine di grandezza di milioni di Euro all’anno per i prossimi anni da aggiungere ai "costi di dispacciamento" (costi per mantenere in costante equilibrio il sistema elettrico), difficili da quantificare ma che ricadono sulle bollette e in deciso aumento perché è aumentata la produzione da fonti intermittenti che creano instabilità alle reti.
• Costi esterni.
Questi costi ricadono sulla collettività e non sono sostenuti da chi li ha generati. Sono legati a fattori di impatto ambientale. Ad esempio sono i danno provocati dal rumore, dagli incidenti, al patrimonio immobiliare, alle attività produttive e sociali. Molto spesso, anzi quasi sempre, questi costi non vengono valutati nell’ambito del processo decisionale creando una vera e propria distorsione del mercato.
http://youtu.be/LjkVyhmUT-o
21 febbraio 2013
BPS. A tirar troppo la corda….
“Preoccupazione, afflizione, questo il sentiment comune che alberga tra i dipendenti della Banca popolare di Spoleto mentre i giorni trascorrono nell’attesa di chi dovrebbe rilevare le quote azionarie del Monte dei Paschi di Siena… omissis”
Questa la sintesi di un nostro comunicato agli organi di stampa, datato 17 gennaio 2013, di viva preoccupazione e foriero di un’imminente rovina, sempre prontamente negata dalla Governance della Banca, nel clima di pacata serenità che trapelava dalle ultime conferenze stampa rilasciate dal Presidente D’Atanasio e, dopo le sue dimissioni, a tutt’oggi incomprensibili, anche dal Presidente Brandani presentatosi alle Organizzazioni Sindacali, come “Presidenza di Garanzia”.
La stessa serenità richiamata dal Dg Tuccari riferendosi alla “non perentorietà” della scadenza dei termini, la stessa tranquillità altresì ostentata dal Presidente Antonini, più volte intrattenuto e sollecitato anche da questa Organizzazione Sindacale, ad un maggiore coinvolgimento in merito alla delicata e spinosa questione della conclusione dei Patti Parasociali, al riassetto delle quote proprietarie e al futuro della Banca.
Purtroppo le nostre preoccupazioni si sono rivelate non prive di fondamento (nonostante qualcuno abbia preso le distanze da tali esternazioni), mai ci è stata illustrata, contrariamente ai nostri ripetuti richiami, quale fosse la soluzione alternativa agli “attacchi ostili” (ostili a chi ?), sempre artatamente annunciata, ma mai dettagliata nella sostanza; in proposito attendiamo ancora una uscita ufficiale di tale ostentata chance. Non ci voleva un esperto per rendersi conto del paradosso verso cui la Banca stava scivolando.
Siamo stati portatori di viva preoccupazione, costantemente alimentata anche dalle opinabili scelte organizzative e di gestione della Banca, assunte – su convalida del CdA – dal Dg Tuccari, al quale, già dal 2011, furono formulati 18 scottanti punti di domanda riguardo all’assetto dell’Istituto, alle quali non è stata mai fornita risposta, così come non è stato mai risposto, dal Direttore Tuccari, agli allarmi sollevati al Tavolo Sindacale riguardo all’eccessiva spinta espansionistica della Banca e relativa costose politica di assunzioni, nonostante le OO.SS. Aziendali, nella consapevolezza della necessità di rigore di spesa, hanno accettato, con grande senso di responsabilità, un rinnovo di CIA al ribasso. Al richiamato rigore di spesa, la FIBA-CISL ha espressamente formulato una richiesta di coerente allineamento, indirizzata all’Alta Direzione e agli Organi del Consiglio di Amministrazione: solo il Presidente D’Atanasio e il Vice Presidente Zuccari si sono ridotti l’indennità di carica.
Analogo stesso silenzio, ha parimenti accompagnato la nostra richiesta di chiarimenti sulle reali motivazioni che hanno portato alle dimissioni del Presidente D’atanasio, preannuncio alla grave situazione che stiamo tutti vivendo.
Nelle circostanze denunciate, questo commissariamento dovrà essere – finalmente – il preludio del rilancio della nostra Banca, ultimamente vissuta nella conflittualità interna, sfiancata da complotti, da denunce alla magistratura, da campagne mediatiche avverse, da gestioni imbarazzanti e con obiettivi non sempre coincidenti con quelli Aziendali.
La FIBA-CISL continuerà a essere allineata a favore della Banca, perché crediamo che il ruolo dall’Istituto e di tutti i lavoratori, sia quello di sostenere le idee, i progetti e quindi il futuro della clientela che ha riposto in noi la propria fiducia, e siamo fortemente convinti di continuare ad assicurare questa importante funzione sociale.
La FIBA- CISL ha a cuore il mantenimento dei livelli occupazionali, sia per la riconferma dei numerosi ragazzi assunti a tempo determinato, sia per il rispetto e le garanzie nei confronti di tutti i colleghi, indistintamente, anche di coloro verso le cui “regole di ingaggio”, questa Organizzazione ha preso le distanze, ed anche con la speranza che la graduatoria per 100 assunzioni nel prossimo triennio (sono pervenuti ca. tremila eccellenti curricula di giovani Laureati e Diplomati), non resti una illusione o, ancor peggio, un meschino strumento pubblicitario.
Auspichiamo quindi una rapida soluzione delle criticità societarie e manageriali, dando spazio a eventuali ma concrete proposte che possano garantire il rilancio dell’Istituto, la territorialità creditizia e l’occupazione.
Organo di Coordinamento FIBA-CISL della Banca Popolare di Spoleto Spa
20 febbraio 2013
Fratta Todina: a quando il trasferimento degli uffici comunali?
Quasi un mese fa ho presentato un’interrogazione per chiedere ai nostri amministratori quando intendono provvedere al trasferimento degli uffici comunali presso la sede ufficiale del municipio, da tanti anni chiuso per lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico e, da allora, mai più riaperto. Già in passato avevo provveduto a sottoporre tale questione all’attenzione del Consiglio comunale. Infatti presentai una prima interrogazione il 6 luglio 2010, per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori nella sede municipale, e a questa fu risposto che i lavori erano giunti al termine e il trasloco sarebbe stato effettuato entro la fine dell’anno 2010. Termine puntualmente disatteso. Perciò ripresentai un’altra interrogazione il 2 febbraio 2011 per conoscere le motivazioni del ritardo e per avere l’indicazione di un limite temporale preciso per il trasloco, ma la risposta ricevuta fu ancora più evasiva della precedente, visto che si adducevano le responsabilità del ritardo alla carenza di personale e non si riteneva di poter esprimere una data precisa per il trasferimento degli uffici. Poiché dal primo pronunciamento sul tema sono oramai trascorsi tre anni, senza che a ciò sia seguita alcuna azione concreta e la situazione sia cambiata minimamente, mi chiedo: Perché, nonostante la somma già stanziata in bilancio per le operazioni di trasloco, dopo tanti anni ancora non è stato disposto lo spostamento degli uffici nella sede del municipio? Perché l’Amministrazione non ha mai fornito alle interrogazioni presentate risposte corrispondenti allo stato dei fatti e non ha mai preso alcun impegno preciso per la risoluzione del problema? Quanto tempo ancora bisognerà attendere nella sede provvisoria, costringendo i dipendenti a lavorare in spazi ristretti e in situazione di provvisorietà? Perché, nonostante i lavori siano stati ultimati da tempo e la somma per il trasloco stanziata, ancora non è stato disposto il trasferimento degli uffici? Solo per inerzia, immobilismo e noncuranza oppure perché ci sono motivazioni diverse, che si tenta di mascherare? Quale destinazione d’uso sarà attribuita all’ultimo piano di Palazzo Rivelloni che attualmente ospita gli uffici comunali, oltre alla sala multimediale e al Centro Alzheimer?
In attesa della risposta dall’Amministrazione, prende piede il sospetto che tanta esitazione sia dovuta al tentativo di congelare la situazione per evitare di affrontare un problema di spinosa risoluzione, a causa del vincolo a edilizia residenziale pubblica che sembra esserci nell’area di Palazzo Rivelloni che ospita temporaneamente gli uffici comunali , e denota da parte dell’Amministrazione comunale una totale mancanza di progettualità e pianificazione degli interventi da portare a compimento.
Cinzia Moriconi-consigliere comunale Fratta Todina
20 febbraio 2013
Anche il Psi dice no al centro Commerciale ad Ammeto
In questi giorni è stato presentato in Comune il piano di realizzazione di un nuovo supermercato in un’area situata in loc. Ammeto ed assai prossima ad altri esistenti Centri Commerciali.
Il PSI di Marsciano, pur precisando che tali programmi sono assolutamente legittimi e rientrano nelle strategie di marketing di ogni singola catena commerciale, ritiene comunque doveroso esprimere alcune considerazioni:
• La collocazione di un altro supermercato nella zona di Ammeto andrebbe ad appesantire o addirittura a saturare la realtà commerciale di tale zona, che vede già una presenza notevole e sufficiente di strutture appartenenti a tale tipologia, creando inoltre una preoccupante congestione a livello di traffico che non sarebbe possibile sopportare, né per gli abitanti né per i clienti;
• Se l’inserimento di tale nuova struttura dovesse poi essere coniugata al trasferimento di un’analoga struttura dal Centro Abitato del capoluogo si ritiene che ciò inevitabilmente comporterà un ulteriore netto degrado urbanistico, commerciale e sociale dell’intera area gravitante su piazza Marx, con ripercussioni notevoli a carico degli esercizi esistenti e con sensibili disagi della popolazione ivi residente, venendo a mancare una parte consistente e significativa della rete commerciale;
• L’eventuale trasferimento poi si collocherebbe in aperta contraddizione con tutta la complessa e rilevante opera di ristrutturazione e di riqualificazione del Centro Abitato di Marsciano che, per le risorse impegnate e per le prospettive di sviluppo che lo sottendono, meriterebbe invece un maggior rispetto per la comunità ed un impegno concreto e fattivo per importanti investimenti volti a migliorie e ammodernamenti della struttura esistente, esattamente alla stregua di tutti gli altri esercizi commerciali gravitanti nel centro cittadino;
• Il mantenimento delle attuali strutture commerciali nel Centro Abitato – interessate dagli attuali lavori – può essere motivata e maggiormente sostenuta anche in virtù del progetto di utilizzazione dei locali dell’ex Albergo per riconvertirli a Residenza per Anziani: questo progetto va sicuramente ancor meglio definito in tutti i suoi molteplici aspetti ma il suo perfezionamento potrebbe costituire la chiave di volta di un recupero socio-urbanistico che comunque va attuato, tenendo conto anche della importante presenza del mercato settimanale e della sua interazione vitale con tutti i vari esercizi della zona.
Alla luce delle molteplici ed approfondite valutazioni sopra esposte il PSI ritiene che debbano essere riconsiderati i piani connessi alla nascita di nuove grandi strutture commerciali, nella convinzione che criticità gestionali di vario genere vadano affrontate e risolte anche con soluzioni diverse dal trasferimento.
Il PSI invita infine il Comune di Marsciano ad attivare su tale questione la massima partecipazione pubblica, anche allo scopo d’informare compiutamente i cittadini su tutti gli aspetti legislativi, regolamentari e normativi che disciplinano tale materia.
Partito Socialista Italiano sezione di Marsciano
18 febbraio 2013
Lo dichiara il coordinatore nazionale del comparto Siderurgia dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, auspicando che “per giugno venga presentato dalla Commissione europea un Piano per l’acciaio che affronti concretamente ed adeguatamente le problematiche del settore. In particolare riteniamo necessario che nel testo sia valutata la fattibilità di introdurre una certificazione di qualità per i prodotti siderurgici e di analizzare nuove modalità per rendere più competitivi i prezzi dell’energia in Europa anche attraverso un monitoraggio costante e una comparazione dei prezzi dell’elettricità nell’Ue con le altre grandi economie concorrenti”.
“Dando una spinta al settore a livello europeo – aggiunge -, garantiremo un futuro anche alla siderurgia in Italia di cui la Ast di Terni rappresenta il fiore all’occhiello. Si tratta infatti di uno dei pochi poli siderurgici in Europa che funziona a ciclo integrato e che, da diversi anni, attraverso il riciclo dei rottami, produce acciaio di prima qualità, tutelando l’ambiente”.
“Nell’ultimo incontro – con la direzione aziendale Ternana, il management ha presentato un piano operativo che, tenendo conto della situazione attuale del mercato, intende procedere ad una riorganizzazione finalizzata ad un aumento della produttività e della competitività, puntando anche sul contenimento dei costi. Quello però che non bisogna dimenticare è che l’Ast presto sarà venduta e oltre a questo processo di ristrutturazione, sul quale ci siamo riservati di dare un giudizio dopo un’attenta analisi, potrebbe essercene poi un altro. vigileremo con attenzione in merito alle decisioni aziendali, per tutelare al meglio i diritti di tutti i lavoratori”.
Il Segretario sottolinea, con forza, che innanzitutto deve essere riconosciuto il ruolo del sindacato italiano nel Coordinamento Europeo di Outo Kumpu fino ha quando resteranno loro i proprietari, per far si che temi come quello della rappresentanza e della contrattazione sindacale diventino prioritari nei confronti della nuova proprietà.
Dicembre 2012 :approvazione Risoluzione rilancio settore siderurgico dove il parlamento europeo chiede:
1) salvaguardia del patrimonio industriale e addetti; 2) una politica attiva per le competenze, riqualificazione e la riconversione dei lavoratori , e l’uso potenziale di strumenti finanziari dell’UE, quali il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo per la globalizzazione, se del caso, e altri incentivi per aiutare il settore investimenti e modernizzazioni.3)introduzione una certificazione di qualità per i prodotti legati alla acciaio; 4)Attenzione ai progetti come i ULCOS (Ultra-low siderurgia anidride carbonica), che servono come esempio di un’iniziativa innovativa di ricerca e sviluppo per aiutare l’industria siderurgica di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 e sottolinea la necessità di continuare a investire in attività di ricerca e innovazione , fondamentale per il rilancio e il rinnovamento del settore;
Gennaio 2013
Dove si raccomanda:
1) Per produrre risultati economici positivi ed essere socialmente responsabile, una ristrutturazione deve inserirsi in una strategia di lungo termine che miri a garantire e a rafforzare la sostenibilità e la competitività dell’impresa sul lungo periodo 2) LE ristrutturazioni sono facilitate e il loro impatto è attenuato quando le imprese sviluppano in permanenza le capacità e le competenze dei loro lavoratori migliorando l’occupabilità e la mobilità interna ed esterna di questi ultimi. 3) il diritto di ciascun lavoratore di beneficiare di una formazione adeguata. I lavoratori riconoscono che l’istruzione e l’apprendimento permanente sono necessari per aumentare la loro occupabilità.
4) le operazioni di ristrutturazione, in particolare quelle di ampia portata e che potrebbero avere ripercussioni significative, dovrebbero essere accompagnate da una spiegazione e una giustificazione destinate alle parti interessate, che riguardino la scelta delle misure previste in relazione agli obiettivi e alle opzioni alternative e che rispettino l’adeguato e totale coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori a tutti i livelli, e che dovrebbero essere predisposte in tempo utile per consentire alle parti interessate di prepararsi per le consultazioni, prima che l’impresa prenda una decisione.
Febbraio 2013 : Approvazione di un piano strategico per l’acciaio
dove si propone una azione di rilancio concreta ed efficace per:
1) la promozione di accordi commerciali che prevedano il rispetto di standard adeguati in materia di ambiente e lavoro; 2) relazioni periodiche sulle importazioni di acciaio provenienti da paesi terzi; 3) periodici “check-up” per valutare che le norme e le strategie europee siano aggiornate e funzionali agli obiettivi dell’industria siderurgica, salvaguardando i livelli occupazionali; 4) il diritto di ciascun lavoratore di beneficiare di una formazione adeguata. I lavoratori riconoscono che l’istruzione e l’apprendimento permanente sono necessari per aumentare la loro occupabilità.
Ci sembra questa un indiscutibile linea guida per il rilancio dell’acciaieria di Terni e della città
Segreteria provinciale Metalmeccanici UGL
16 febbraio 2013
Solite minacce da legulei
15 febbraio 2013
Ancora un No al Centro Commerciale a Marsciano
14 febbraio 2012
Legge regionale prima casa per i giovani o aiuto ai costruttori?
Massimo Gnagnarini
13 febbraio 2013
Opere Pubbliche “impantanate” a Massa Martana
Il Coordinamento Comunale del Popolo della Libertà di Massa Martana, ritiene necessario porre l’accento sullo stato di realizzazione delle opere pubbliche nel nostro Capoluogo .Da oltre un anno si è verificato il fermo dei lavori riguardanti la costruzione del parcheggio e la riqualificazione ambientale della zona Lignole e il miglioramento della viabilità della Strada Regionale 316 dei Monti Martani e strade afferenti.
Si chiede all’Amministrazione Comunale, in qualità di ente proprietario, quali siano le cause oggettive di questo ormai troppo lungo stop, nonostante tali opere risultino aver regolarmente avuto tutti i crismi legittimi e necessari alla loro realizzazione. L’informazione da parte dell’Amministrazione, è un atto giusto, opportuno e dovuto visto che parliamo di opere finanziate con fondi pubblici. La richiesta nasce dall’esigenza di constatare che, ad esempio, a causa del perdurare di tale situazione durante lo svolgimento delle passate manifestazioni locali sia estive che invernali si è inficiata l’accoglienza dei turisti nel nostro centro storico, essendo risultata penalizzante la scarsità di parcheggi e servizi a disposizione. Per quanto riguarda la viabilità locale, sia nel tratto della zona industriale che in quelli di raccordo alla S.R.316, causa questo fermo prolungato dei lavori, si stanno pregiudicando di molto i progetti in essere, soprattutto in riferimento alla messa in sicurezza e della viabilità pedonale che il miglioramento di quella stradale nella zona di ingresso al nostro Comune. Far uscire, quanto prima, la vicenda da uno stato di “torpore dannoso” è un obiettivo che l’Amministrazione deve raggiungere con molto impegno, fugando l’idea comune che le opere pubbliche non finiscono mai nei termini o ancora peggio, con il “vizietto” di una mera speculazione politica, si tenta di far coincidere il loro termine con l’ ultimo anno di amministrazione. Si richiede quindi adesso, l’impegno massimo degli attuali amministratori per risolvere tutte le problematiche che ostacolano la definitiva realizzazione delle opere in modo da far considerare la nostra Massa Martana una cittadina strutturalmente pronta ad affrontare al meglio il suo futuro.
PDL MASSA MARTANA
12 febbraio 2013
Ruggiano e Pdl: "Sistematica distruzione del futuro della Città di Todi"
Che Todi fosse ormai destinata ad un veloce ed inesorabile declino è una cosa che stavamo constatando ogni giorno, ma che una amministrazione di incompetenti avesse posto mano ad un piano sistematico di distruzione della città, questo davvero non potevamo aspettarcelo.
Il Sindaco (figura veramente ectoplasmatica), dopo aver praticamente boicottato tutto il boicottabile, dalle opere pubbliche alle manifestazioni, dalla promozione della città ai servizi per le persone, adesso ha combinato l’ultima, davvero inqualificabile, misfatta di una grigia esperienza di governo.
Ha convocato insegnanti e genitori degli alunni della scuola materna di Pian di Porto e ha comunicato loro che il l’ampliamento della scuola è stato accantonato.
E’ noto che Pian di Porto sia, ormai la zona più popolosa della città e che le liste di attesa per la scuola materna siano interminabili.
In sintesi c’è bisogno di più servizi per i ragazzi.
In tal senso, la passata amministrazione, che aveva a cuore i problemi della città, ha dato incarico per un progetto di ampliamento della scuola, che, sostanzialmente, ne raddoppiava la capienza.
Fatto il progetto esecutivo (e pagato il progettista), ha trovato i finanziamenti e sistemato il tutto per poter dare il via ai lavori.
Bastava soltanto fare la gara e dare risposta alle esigenze dei cittadini.
E invece, incredibilmente, il Sindaco, spalleggiato dall’altro ectoplasma Assessore ai lavori pubblici, ha deciso di sospendere anche questo lavoro.
La questione, naturalmente, non finirà qui.
Seguiranno denunce alla Corte dei Conti, che indagherà sullo spreco delle risorse finora spese, e una massiccia attività di informazione alla città.
Tuttavia il problema della presenza di questa amministrazione alla guida della città, a questo punto, sta diventando un problema sociale.
Ogni giorno nel quale questi individui continuano a gestire la cosa pubblica è un giorno in più verso il declino di una città che avrebbe bisogno di ben altre ricette.
Gruppo Consiliare Pdl
Gruppo Consiliare Ruggiano Sindaco
11 febbraio 2013
Si al nuovo centro commerciale ad Ammeto
Il P.R.G. del Comune si prefigge una serie di ambiziosi obiettivi alcuni impossibili da attuare, altri meritevoli di attenzione come la volontà di puntare al potenziamento delle strutture commerciali di qualità. Il progetto presentato da imprenditori privati, nello specifico, risponde a questi criteri, trattandosi di un’area commerciale che nel suo complesso ha ottenuto risposte positive da parte di consumatori e operatori commerciali. Mi sorprende il desiderio che ora è sopraggiunto alla sinistra, che pur di mettere i paletti al progetto di costruzione di un nuovo centro commerciale, vuole orientare il mercato a proprio gusto e piacimento appellandosi a tal fine, ad evidenziare i decennali problemi del centro storico o prendere per oro colato i giudizi di perplessità avanzati dall’attuale Commissione Comunale per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio. Commissione che per analoghe passate complesse vicende urbanistiche, ricordo che mai si mostrò altrettanto solerte e premurosa. E’ chiaro che la riqualificazione urbanistica della macroarea interessata, necessiterà degli opportuni approfondimenti all’interno della conferenza dei servizi che è il giusto tavolo di confronto per discutere delle eventuali modifiche da apportare al progetto, con l’auspicio che la politica sappia operare scelte politiche chiare e opportune nell’esclusivo interesse di Marsciano.
Cristiano Costantini PdL Marsciano
9 febbraio 2013
Pantalla: in difesa della "Castellana"
Associazione “Meritiamoci Pantalla”
8 febbraio 2013
Una petizione per uscire dal "digital divide"
Cinzia Moriconi- consigliere comunale Fratta Todina
7 febbraio 2013
Umbria Mobilità: indebitata sin dalla nascita
Su Umbria Mobilità finalmente un quadro meno nebuloso di questo inizio anno in cui tutto sembra precipitare: di certo non c’è più nulla, non solo il pagamento degli stipendi ma pure il rischio di qualche sforbiciata agli oltre 1300 dipendenti.
Per chiarire la situazione, per fare una fotografia giusta della situazione è bastato convocare nello studio di Tef Channel per la trasmissione Nero su Bianco condotta da Laurent De Bai gli attori principali e la trama è scorsa via, appassionando fortemente i telespettatori che sono intervenuti con domande incalzanti.
Il consigliere regionale Franco Zaffini è sembrato barcollare quando proprio una telespettatrice gli ha chiesto. "Scusi, ma lei che presiede il Comitato di controllo di Umbria Mobilità, si può sapere cosa ha controllato?"
Zaffini, che ha dovuto prendere atto della giustezza dell’ammontare del debito della Azienda pubblica dei trasporti se l’è cavata sostenendo: "Le decisioni vengono prese dalla maggioranza, il mio è stato esclusivamente un controllo di natura politica".
“Mi dispiace – dice il Segretario generale dell’UGL Umbria Gaudiosi Enzo – di aver sentito durante la trasmissione di De Bai che non aveva modo di intervenire e non aveva avuto alcuni segnale d’allarme in merito alla crisi di Umbria Mobilità quando io stesso in qualità di segretario regionale della UGL ho accompagnato la delegazione sindacale dell’UGL Trasporti che chiese allo stesso dr. Zaffini in qualità di “presidente di controllo vigilanza” di convocare gli enti proprietari di Umbria Mobilità per discutere di quanto scritto nel bilancio 2010, primo bilancio della società dove si evinceva un forte indebitamento della società sin dalla nascita.” “Sono veramente rimasto sconcertato – continua Gaudiosi – dalla performance televisiva così frivola del massimo “organo di vigilanza” della Regione Umbria che è stato ripreso anche da una telespettatrice un modo palese.
“Sono convinto- dice il Segretario dell’UGL – che vi sia una concreta incompatibilità tra il ruolo di direttore generale della Regione Umbra nella persona di Lucio Caporizzi e quello di “presidente di Umbria Mobilità”; evidentemente non ha la stessa opinione il dr. Zaffini Franco visto che non ha preso nessun tipo di posizione politica ma addirittura minimizzava, quando il giornalista De Bai Lorent poneva l’intelligente domanda.
Questo è un cattivo presagio ed è la conferma della classe dirigente politica che amministra da troppo tempo la nostra regione .
Sul progetto di porre fine alla crisi devastante si è impegnato il presidente Caporizzi :"Sono in carica da appena tre mesi, ma ho chiaro ciò che urge fare: iniziare a pretendere i crediti dalla regione Lazio e dismettere i servizi che non danno risultati concreti. Quanto a tagli e stipendi posso solo affermare che la situazione è pesantissima e che i lavoratori hanno preso solo una parte della 14 mensilità. Occorre intervenire in maniera radicale, avrei potuto declinare l’offerta di ricoprire un incarico tanto insidioso, ma sono deciso ad intervenire per salvare occupazione e stipendi. Posso ribadire che come sanno quelli che mi conoscono che il mio impegno è massimo".
Chi ha lanciato una provocazione utile a sbloccare la situazione e comunque a far valere la voce del consorzio di imprese private che operano nel settore dei trasporti e che fanno capo alla Cna è Enrico Ceccarelli: "Se il trasporto pubblico piange miseria, noi non navighiamo certo nell’oro. Molti di noi in base ad una convenzione con la Regione di qualche anno fa operiamo anche nel settore del trasporto degli scolari, nella Sanità. ma a tariffe che definire da fame non è un eufemismo. La verità – ha sottolineato Ceccarelli è che sono in tanti a dimenticare che le nostre aziende danno lavoro ad oltre mille persone, ed anche nel privato c’è il rischio di tagli e licenziamento. Se fino ad oggi abbiamo resistito è per una diversa cultura che abbiamo noi imprenditori privati: l’ottimizzazione del tempo è massima, quando non c’è lavoro di trasporto, il nostro lavoratore fa manutenzione del mezzo, provvede al lavaggio. Ecco solo con questa politica noi riusciamo a sopravvivere. Se il trasporto pubblico ha bisogno di noi sa dove trovarci, le proposte le abbiamo fatte e non sono affatto campate in aria, speriamo solo che chi ha ridotto il trasporto pubblico in queste condizioni non perda altro tempo".
Il portavoce dei lavoratori di Umbria Mobilità, ha scandito anche lui il concetto che gli stava più a cuore:" Siamo con il fiato sospeso da tempo, abbiamo urlato la nostra rabbia agli amministratori, ora temiamo tagli e sospensione degli stipendi. i nostri lavoratori fanno turni massacranti, con stipendi che superano di poco 1000 euro, siamo sotto pagati. Non permetteremo a nessuno che le nostre famiglie, i nostri figli siano costretti a pagare in maniera ancora più pesante una crisi dove si sa dove cercare le colpe".
Segreteria Generale Regionale UGL
7 febbraio 2013
Ancora su Via Petrarca, a Massa Martana, in attesa dell’accesso agli atti…
Dispiace dover affrontare ancora la questione ma ciò che leggo reclama più di un chiarimento e risponderò punto per punto.
1) Nel 1982 il Comune di Massa Martana ha realizzato i lavori di urbanizzazione primaria della zona residenziale C2 conclusi nel 1986.
Nell’effettuare tali lavori di urbanizzazione il Comune, come già riportato nell’articolo, ha correttamente eseguito le fognature a cinque metri dai confini, dunque al centro della costituenda strada di dieci metri di larghezza.
2) Successivamente nel 2005, in esecuzione degli obblighi assunti con il piano attuativo di via Petrarca, l’impresa Landi ha realizzato i lavori di pavimentazione della strada con relativi marciapiede, parcheggio e area verde.
E’ proprio in questa fase che misteriosamente la strada si restringe a favore della nuova lottizzazione tanto che i tombini sono ora sull’unico marciapiede realizzato (in origine dovevano essere due ma evidentemente si sono poi accorti che il secondo non c’entrava più). I motivi per i quali la strada alla fine sia risultata sensibilmente più stretta sono ancora sconosciuti.
3) Le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 30 anni non hanno provveduto all’acquisto e, ad oggi, il terreno sul cui sedime è stata realizzata la strada risulta ancora di proprietà privata. L’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario, anche al fine di rispondere alle ripetute richieste dei proprietari e di risolvere le tensioni causate dal protrarsi della situazione, assumere l’iniziativa e tentare di trovare una soluzione consensuale per l’acquisto dei terreni.
Il fatto che meritoriamente l’attuale amministrazione comunale abbia assunto l’iniziativa di sistemare la questione non la esime dal dare risposte concrete sui fatti accaduti ammettendo, se necessario, eventuali errori commessi in passato.
4) A seguito di diversi incontri con tutti i proprietari è stato raggiunto un accordo per la cessione dei terreni al prezzo di 10 euro al mq., ad eccezione che con il sig. Giovanni Antonelli, autore dell’articolo summenzionato e figlio degli unici proprietari che non hanno ritenuto congrua la stima del prezzo offerto.
A parte un primo incontro congiunto tra tutti i proprietari e l’amministrazione comunale fatto probabilmente solo per enfatizzare il fatto che dopo tanto tempo si affrontava il problema, per il resto gli incontri sono stati tutti rigorosamente e inspiegabilmente ad personam. Il sottoscritto ha partecipato ad essi e si sta interessando ad essi esclusivamente per l’oggettiva impossibilità a farlo da parte dei propri genitori. Dire che essi “non ritengono congrua la stima del prezzo offerto” oltre ad essere del tutto riduttivo è alquanto offensivo. Essi semplicemente vorrebbero veder riconosciuti i loro diritti e soprattutto vorrebbero che si ammettesse che, a fronte di un danno loro arrecato, qualcun altro si è immeritatamente arricchito. Tra l’altro non si capisce neanche perché l’amministrazione comunale parli di “acquisto” dei terreni: tutti i proprietari quando hanno costruito sapevano che quella porzione di terreno era destinata a strada e dunque il comune doveva solo procedere ad una formale presa in carico di essi, senza dover pagare niente a nessuno.
5) Tra coloro che hanno accettato, un proprietario ha chiesto al Comune, in luogo della compravendita, la permuta di un bosco di proprietà comunale ad alto fusto (e non quindi ceduo) confinante con la sua proprietà. Il terreno, che non fa parte del lascito Pervisani, è stato stimato dal servizio tecnico comunale per un valore di euro 4.100/ettaro, valore che risulta superiore ai terreni con simili caratteristiche già venduti all’asta dal comune.
Il proprietario bene ha fatto a manifestare un suo desiderio. Ciò che si chiedeva nell’articolo era come mai in tale occasione non si sia proceduto ad una regolare asta pubblica. Non si capisce poi cosa si voglia dire con “non sono state accolte richieste di compravendita non ragionevoli”: e ci mancherebbe altro che fossero state accolte proposte non ragionevoli. Ma ci vuol molto a pensare che forse altre proposte sarebbero venute solo che fosse stata resa pubblica l’intenzione dell’amministrazione di vendere?
6) In conclusione l’Amministrazione Comunale intende rassicurare tutti i cittadini sulla correttezza e trasparenza del procedimento.
A proposito di trasparenza approfitto per ricordare all’amministrazione di Massa Martana che sono ancora in attesa di una risposta in merito alla richiesta di accesso agli atti recentemente presentata.
Giovanni Antonelli
6 febbraio 2013
Massa Martana: un lascito che non c’è
L’Amministrazione Comunale intende fare chiarezza a proposito dell’articolo comparso sulla stampa relativo all’acquisto dei terreni su cui insiste la strada della zona di lottizzazione C2 del capoluogo.
Nel 1982 il Comune di Massa Martana ha realizzato i lavori di urbanizzazione primaria della zona residenziale C2 conclusi nel 1986.
Successivamente nel 2005, in esecuzione degli obblighi assunti con il piano attuativo di via Petrarca, l’impresa Landi ha realizzato i lavori di pavimentazione della strada con relativi marciapiede,parcheggio e area verde.
Le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 30 anni non hanno provveduto all’acquisto e, ad oggi, il terreno sul cui sedime è stata realizzata la strada risulta ancora di proprietà privata.
L’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario, anche al fine di rispondere alle ripetute richieste dei proprietari e di risolvere le tensioni causate dal protrarsi della situazione, assumere l’iniziativa e tentare di trovare una soluzione consensuale per l’acquisto dei terreni.
A seguito di diversi incontri con tutti i proprietari è stato raggiunto un accordo per la cessione dei terreni al prezzo di 10 euro al mq., ad eccezione che con il sig. Giovanni Antonelli, autore dell’articolo summenzionato e figlio degli unici proprietari che non hanno ritenuto congrua la stima del prezzo offerto.
Tra coloro che hanno accettato, un proprietario ha chiesto al Comune, in luogo della compravendita, la permuta di un bosco di proprietà comunale ad alto fusto (e non quindi ceduo) confinante con la sua proprietà. Il terreno, che non fa parte del lascito Pervisani, è stato stimato dal servizio tecnico comunale per un valore di euro 4.100/ettaro, valore che risulta superiore ai terreni con simili caratteristiche già venduti all’asta dal comune.
In conclusione l’Amministrazione Comunale intende rassicurare tutti i cittadini sulla correttezza e trasparenza del procedimento: è stata data soluzione, seppur parziale, ad un’annosa questione senza pregiudicare il bilancio del comune, non solo perchè il bosco non verrà svenduto ma anche perché non sono state accolte richieste di compravendita non ragionevoli.
L’Amministrazione Comunale di Massa Martana
6 febbraio 2013
Misure agro-ambientali: ritardi insostenibili nei pagamenti agli agricoltori umbri
Sono un giovane imprenditore agricolo della provincia di Perugia. Vorrei porre alla vostra attenzione un problema che ormai da alcuni anni coinvolge molte imprese del mio settore.
Circa 4 anni fa, in occasione dell’uscita dei bandi del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Umbria, spinto da una forte congiuntura del settore, decisi di entrare in regime agro ambientale. Il Piano di sviluppo rurale (PSR) è uno specifico strumento determinata dall’Unione Europea rivolta ai territori non urbanizzati; Questo mira a incrementare la competitività del settore agricolo e a dare un ruolo alle aree rurali, promuovendone la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Il PSR è diviso in misure, una di queste, prevede dei finanziamenti a sostegno di metodi di produzione agricola finalizzati alla protezione dell’ambiente, tale Misura agro ambientale.
Inizio quindi la prassi, analisi dei terreni, piani di concimazione, riduzione dei fitofarmaci e via dicendo (tutto questo, naturalmente ha comportato degli investimenti a mio carico). Il primo anno mi vengono liquidati i finanziamenti per intero (seppur con un ritardo notevole). Dal 2010 in poi iniziano i problemi. La mia pratica sembrava presentare alcune anomalie. Inizio quindi a rimbalzare di ufficio in ufficio, ma nulla, nessuno riusciva a capire qual’era il problema. Solo pochi mesi fa riesco a sapere che la mia domanda era bloccata per un incrocio telematico, ma non mi sono ancora stati erogati i finanziamenti.
Il mio è uno dei tanti casi di questo tipo, molte aziende della regione hanno questo problema, seppur non legati dagli stessi cavilli burocratici.
Mi chiedo: è possibile che in 3 anni non si sia riuscito a risolvere un problema telematico? Dato che nel PSR vi sono misure che prevedono finanziamenti per enti pubblici ci saranno problemi telematici anche lì?
Lettera firmata
5 febbraio 2013
Duello sul Castello di Pantalla… continua…
Se non sono comiche poco ci manca. L’associazione “Meritiamoci Pantalla” non sa di che cosa parla, probabilmente tutto questo fare saccente ed oseremmo direi quasi drammaticamente stucchevole, da dove proviene? Aria Nuova per Todi vuole con tale comunicato stampa sottolineare alcuni punti chiave che chiaramente nella nota di Meritiamoci Pantalla non sono spuntati fuori per motivazioni più che condivisibili, a nessuno piace fare figuracce ed almeno su questo il “direttivo” di Meritiamoci Pantalla non si è scoperto più di tanto, ma Aria Nuova è qui per questo, per mettere i puntini sulle “i” come si suol dire. Premesso e non concesso che sia ben nota la storia politica del consigliere comunale Claudio Serafini, ex vice-presidente del consiglio comunale di Todi con deleghe nell’era Ruggiano e poi assessore alle manutenzioni e rapporti con Ati, caso strano vuole che fino al 2009, anno nel quale lo stesso Serafini era stato promosso in Giunta e qualche mese più tardi “cacciato” per motivazioni becere e abominevoli, il castello di Pantalla ha conosciuto il normale svolgimento dei lavori di ristrutturazione e consolidamento dell’area sopra menzionata, da lì in poi come più volte rimarcato, una volta terminati i lavori pagati con soldi pubblici le due aziende private, non più sollecitate dall’Amministrazione Ruggiano e quindi dall’esponente politico di ”spicco” di ”Meritiamoci Pantalla”, se la sono svignata a gambe all’aria lasciando tale situazione nel totale abbandono. Fa ridere il fatto che “Meritiamoci Pantalla” dice di occuparsi di tale problematica dal 2010, sembra una vera e propria autodenuncia del non fare, ci verrebbe da dire che magari sarebbe necessario darsi una mossa, a tre anni di distanza da questo loro fantomatico impegno ci duole ricordare che di risultati non se ne vedono proprio, se non solai pericolanti, tetti scoperchiati e quant’altro. Tanto per essere chiari, l’esponente di “primo grido” del comitato Meritiamoci Pantalla, non sembra essersi prodigata molto per tale causa, tant’è che la situazione attuale è drammatica e per onori di cronaca, sembra che alle ultime elezioni politiche anche gli abitanti di Pantalla si siano accorti di tal politica di lungo corso visto il magrissimo risultato, 50 magrissimi voti in quel di Pantalla. Detto ciò Aria Nuova per Todi vuole ancora oggi come detto sabato sensibilizzare tutte le associazioni locali e tutti i cittadini ad unirsi per questa nuova battaglia importante per il nostro paese, senza stucchevoli polemiche, inoltre come sempre fatto continua a lavorare sui contenuti, “stiamo aspettando gli sviluppi di tale situazione, le nostre carte sono presso i nostri uffici legali, nelle prossime settimane ne vedremo delle belle”, conclude il consigliere Claudio Serafini
Aria Nuova per Todi
4 febbraio 2013
Una consulenza al Comune di Fratta
Cinzia Moriconi-consigliere comunale Fratta Todina
4 febbraio 2013
Duello sugli spalti del Castello di Pantalla
2 febbraio 2013
Al Sindaco del Comune Massa Martana ( Pg)
(Comuni di Todi, Collazzone, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Montecastello di Vibio)
01-02 | TODI – Frazione Collevalenza Festa de l’Animella.A cura dell’International Club Acli – Collevalenza, in collaborazione con Coldiretti Todi. Programma: Venerdì 1 febbraio Ore 20,00 Briscola di Carnevale Gara a coppie e gironi. Bruschetta all’olio dop Colli Martani e amatricianina dello chef. Ristorante “Da Massimo” – Salone Veranda. Sabato 2 febbraio Ore 20,30 Serata de “L’Animella”. Cena gastronomica e ballo liscio. Ristorante “Da Massimo” – Salone delle Feste. Info: Segreteria Circolo Acli tel. 340 5849858 – Prenotazioni tel. 075 887140. | |
01-28 dal 14 settembre al 3 maggio 2013 | TODI “In hoc signo” La Croce nell’arte, nella cultura, nella fede. Progetti ed itinerari nelle Chiese della Diocesi nel segno della Croce: Il Tempio del SS. Crocefisso di Todi – Mostra. Palazzo Vescovile di Todi – Largo Mons. A.M. De Sanctis n. 6. Sabato 10-13/14-16 e domenica 14-16. Info: Museo Diocesano del Palazzo Vescovile di Todi – Largo Mons. A.M. De Sanctis n. 6 – 06059 Todi (PG) – Tel. 075 8942443 – www.diocesiorvietotodi.it. | |
02 | TODI Presentazione del libro:“Caro Sindaco…” di Antonella Agnoli (Ed. Bibliografica). Ne discuteranno con l’autrice Fabrizio Bracco, Assessore alla Cultura della Regione Umbria e Paola Gonnellini, Dirigente servizi culturali della Regione Umbria. Nell’ambito del ciclo: Incontri con libri e personaggi. Sala del Consiglio – Palazzi Comunali – Piazza del Popolo. Ore 16,30. Ingresso gratuito. Info: Biblioteca Comunale “Lorenzo Leonj” tel. 0758956710-713 e-mail: biblioteca@comune.todi.pg.it. | |
02 | MARSCIANO Mercatino dell’antiquariato, artigianato, collezionismo e hobbistica. Centro storico. Dalle ore 9,00 alle ore 18,00. Per informazioni: Comune di Marsciano – tel. 075.8747247/41 | |
03 | TODI – Fraz. Ponterio Carnevalandia LaCittàDelCarnevale 2013 – XIIIª edizione. Programma: Ore 15,00 Sfilata di carri allegorici. I quattro carri, inediti e realizzati con la tecnica antica della cartapesta (Aladino, Alice nel Paese delle Meraviglie, Spongibob, Torero Camomillo), sfileranno in un tourbillon di musica, maschere, stelle filanti e cotillons. Ore 15,30 Sfilata degli studenti delle scuole elementari e materne del Comune di Todi. Ore 16,00 Superciukteam (I gara di Modellismo all’aria aperta – Gruppo Modellistico Umbro-Marchigiano). Centro Commerciale “Il Ponte” Info: tel. 075 8987371-3343032129 – e-mail: info@carnevalandia.com – www.carnevalandia.com. |
07 | TODI – Frazione Pian di Porto Carnevale 2013 – Veglioncino dei bambini. Intrattenimento con teatrino, palloncini, baby dance e trucco bambini. A cura della Croce Rossa Italiana – Sezione di Todi. Sala Tiberina. Orario: 16,00-19,30. Ingresso: bambini gratuito, adulti € 10,00. | |
07-10 | TODI – Frazione Collevalenza XXX° Anniversario della nascita al cielo di Madre Speranza di Gesù. Programma: Giovedì 7 febbraio Ore 21,15 Veglia di preghiera in Cripta Venerdì 8 febbraio Ore 8,00 Celebrazione eucaristica, in Cripta, presieduta da p. Aurelio Pérez – superiore generale della congregazione FAM. Ore 17,00 Celebrazione eucaristica in Cripta presieduta da S.E. Mons. Domenico Cancian – Vescovo di Città di Castello Ore 21,30 Presentazione e prima visione del DVD “Una storia, un viaggio, una Speranza”. Regia di Paolo Dolmazzi. Sabato 9 febbraio Ore 10,15 “Varcare la porta della fede in Madre Speranza”. Conferenza, in Auditorium, con P. Bartolomeo Sorge s.j. Ore 12,00 Celebrazione eucaristica del pellegrino presieduta da P. Sorge Ore 15,00 Liturgia delle Acque Ore 17,30 Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Benedetto Tuzia – Vescovo di Orvieto-Todi, con la benedizione dell’organo restaurato Ore 21,15 Concerto d’inaugurazione dell’organo con il Maestro Luca Di Donato. Ospite d’onore il tenore Fr. Alessandro Brustenghi ofm. Domenica 10 febbraio Ore 10,00 “Canterò in eterno la misericordia del Signore” (Salmo 88,2). Conferenza, in Auditorium, con Mons. Gualtiero Bassetti – Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ore 11,30 Celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Bassetti. Santuario dell’Amore Misericordioso – Viale Madre Speranza Info: tel. 075.8958282 – www.collevalenza.it – e-mail: informazioni@collevalenza.it. | |
08 | TODI “Ecco per esempio Todi”. La città nelle impressioni di viaggio (dal Grand Tour alle guide turistiche). Conferenza di Erminia Irace. Nell’ambito del Ciclo Museo Vivo. Sala Affrescata del Museo Pinacoteca – Palazzi Comunali – Piazza del Popolo. Ore 16,00. Ingresso gratuito. Info: Museo Pinacoteca Comunale tel. 075 8956228; e-mail: museo.todi@comune.todi.pg.it. | |
10 | TODI – Fraz. Ponterio Carnevalandia LaCittàDelCarnevale 2013 – XIIIª edizione. Programma: Ore 15,00 Sfilata di carri allegorici. I quattro carri, inediti e realizzati con la tecnica antica della cartapesta (Aladino, Alice nel Paese delle Meraviglie, Spongibob, Torero Camomillo), sfileranno in un tourbillon di musica, maschere, stelle filanti e cotillons. Ore 15,30 Sfilata degli studenti delle scuole elementari e materne del Comune di Todi. Ore 17,00 Merenda di Carnevale Emi – Supermercato Info: tel. 075 8987371-3343032129 – e-mail: info@carnevalandia.com – www.carnevalandia.com. | |
10 | MARSCIANO Carnevale marscianese Sfilata di carri e gruppi mascherati per le vie del centro storico. Raduno P.zza Karl Marx. Dalle ore 14,30. Ingresso gratuito. Info: Comitato carnevale ARCI-UISP tel. 3388948374 – Pro-loco Marsciano tel. 3929895016. | |
11 | TODI Stagione di prosa 2012-2013 La torre d’avorio di Ronald Harwood. Con: Luca Zingaretti, Massimo de Francovich, Peppino Mazzotta, Gianluigi Fogacci, Elena Arvigo, Caterina Gramaglia. Regia Luca Zingaretti. Una produzione Zocotoco. Berlino 1946. Un indagato d’eccezione nelle indagini preliminari del processo di Norimberga: il famoso direttore d’orchestra Wilhelm Furtwangler che aveva scelto, in tempi durissimi, di tenere accesa la fiaccola dell’arte e della cultura, convinto che questa non abbia connotazione politica, e aveva sfruttato il suo prestigio per aiutare persone perseguitate o emarginate. Ma i vincitori vogliono vederci chiaro e affidano l’indagine a un uomo che dà ogni garanzia di essere immune al fascino del grande artista: un maggiore dell’esercito che detesta la musica classica e le sdolcinatezze borghesi, indignato dalle ingiustizie e dalle atrocità che ha visto perpetrare in questa corrottissima zona dell’Europa, un americano convinto dell’eguaglianza di tutti gli uomini, sia nei diritti sia nelle responsabilità. Teatro Comunale – Via Mazzini. Ore 21,00. Prezzo biglietti: Platea e posto palco I ordine: intero € 21,00 ridotto € 16,00, posto palco II ordine e III ordine centrale: intero € 17,00 ridotto € 14,00, posto palco III ordine laterale intero € 9,00. Prevendita biglietti: il giorno prima di ogni spettacolo dalle ore 16,00 alle ore 19,30 e il giorno dello spettacolo dalle ore 18,00. Caffè del Teatro Comunale – Via Mazzini, tel. 329 6503331. Prenotazioni telefoniche: tutti i giorni feriali dalle ore 16,00 alle ore 19,00 fino al giorno precedente lo spettacolo. Botteghino telefonico regionale del Teatro Stabile dell’Umbria tel. 075 57542222. Info: Comune di Todi – Ufficio Cultura tel. 075.8956700-1 – 3296503331 – www.comune.todi.pg.it e-mail: cultura@comune.todi.pg.it. Teatro Stabile dell’Umbria tel. 075 575421 Fax 075 5729039 www.teatrostabile.umbria.it e-mail: tsu@teatrostabile.umbria.it. | |
12 | MARSCIANO Carnevale marscianese – Sfilata degli incappucciati e rogo di S. Simino. Centro storico. Ore 18,00. Info: Comitato carnevale ARCI-UISP tel. 3388948374 – Pro-loco Marsciano tel. 3929895016. | |
14 | TODI Presentazione del libro:“Un amore di Madame de Staël” di Rosanna Serpa (Ed. L’Autore libri Firenze). Ne discuterà con l’autrice Manfredo Retti. Nell’ambito del ciclo: Incontri con libri e personaggi. Biblioteca Lorenzo Leonj – Complesso di San Fortunato – Via S. Fortunato. Ore 16,30. Ingresso gratuito. Info: Biblioteca Comunale “Lorenzo Leonj” tel. 0758956710-713 e-mail: biblioteca@comune.todi.pg.it. | |
15 | TODI La matematica nei giornali. Conferenza di Anna Salvadori. Nell’ambito del ciclo di conferenze: I venerdì del liceo. Aula Magna Liceo Statale Jacopone da Todi – Largo Martino I. Ore 16,30. Ingresso gratuito. Info: Unità Operativa Cultura tel. 075 8956700-701 – e-mail: cultura@comune.todi.pg.it. |
16 | TODI Lettura di passi scelti che raccontano Buenos Aires tratti da “Il tunnel” e “Sopra eroi e tombe” di Ernesto Sabato. Voce narrante: Claudio Carini (Fontemaggiore). Accompagnamento musicale (fisarmonica): Sandro Paradisi. Nell’ambito del ciclo Recitar leggendo. Suoni e voci dalle città del mondo. Caffetteria del Teatro Comunale – Via Mazzini. Ore 16,30. Ingresso gratuito. Info: Unità Operativa Cultura tel. 075 8956700-701 – e-mail: cultura@comune.todi.pg.it. | |
21 | MARSCIANO Stagione di prosa 2012-2013 Amleto a pranzo e cena di Oscar De Summa. Tratto da Amleto di William Shakespeare. Con: Oscar De Summa, Armando Iovino, Roberto Rustioni, Angelo Romagnoli. Maschere Andrea Cavarra. Una produzione ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione/La Corte Ospitale. Rivisitazione del classico dei classici per farci scoprire come il capolavoro shakespeariano riesca ancora oggi a parlarci di noi, a rapirci il cuore e a dar voce al nostro quotidiano. Questo spettacolo ci fa toccare con mano come il teatro di Shakespeare possa fornirci strumenti quanto mai efficaci per interpretare il tempo in cui viviamo. Teatro Concordia – Largo Goldoni n. 9. Ore 21,00 Ingresso: Platea intero € 15,00, ridotto € 10,00 – Galleria unico € 9,00. I biglietti possono essere prenotati presso: – Ufficio cultura del Comune di Marsciano da tre giorni prima dello spettacolo dal lunedì al venerdì (9-12); – Botteghino telefonico regionale del Teatro Stabile dell’Umbria tel. 075 57542222 tutti i giorni feriali dalle ore 16 alle ore 19 fino al giorno antecedente lo spettacolo; I biglietti possono essere acquistati presso: – Botteghino del Teatro Concordia a partire dal giorno prima dello spettacolo dalle ore 17,30 alle ore 19,30 – tel. 075 8748403. Info e prenotazioni: Comune di Marsciano – Ufficio Cultura tel. 075 8747247 (lun-ven 9-12) – e-mail: beni.culturali@comune.marsciano.pg.it. | |
21 | TODI Opinioni a confronto su: “Il paese delle nevi” di Yasunari Kawabata Nell’ambito del gruppo di lettura Seminar parole (Giappone). Biblioteca Lorenzo Leonj – Complesso di San Fortunato – Via S. Fortunato. Ore 16,30. Ingresso gratuito. Info: Biblioteca Comunale “Lorenzo Leonj” tel. 0758956710-713 e-mail: biblioteca@comune.todi.pg.it. | |
22 | TODI Le “pettogole” sulla scena tragica ateniese. Conferenza di Donato Loscalzo. Nell’ambito del ciclo di conferenze: I venerdì del liceo. Aula Magna Liceo Statale Jacopone da Todi – Largo Martino I. Ore 16,30. Ingresso gratuito. Info: Unità Operativa Cultura tel. 075 8956700-701 – e-mail: cultura@comune.todi.pg.it. |
A cura del Servizio Turistico Territoriale Iat del Tuderte
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