"E’ con sincera emozione che introduco la festa del Liceo "Jacopone da Todi", dedicata all’inaugurazione della nuova catalogazione e sistemazione della Biblioteca di Istituto, assieme all’inaugurazione di una “Biblioteca dei Libri Salvati” sull’Opera lirica ed al festeggiamento del nuovo anno scolastico. Questa mia grande emozione deriva in primo luogo dalla circostanza di partecipare ad un evento che riguarda il mondo dei libri e quindi della cultura, un mondo che trova nelle Biblioteche i suoi “templi”, i suoi luoghi prediletti, in cui si respira il “profumo” impareggiabile della sedimentazione e concretizzazione della umana ricerca di conoscenza e bellezza, di saggezza e verità.
Inaugurare biblioteche, come sta accadendo in questa occasione, significa in realtà aprire alla fruizione del pubblico ambienti che racchiudono e custodiscono gelosamente la vastità multiforme delle possibilità della mente umana, microcosmo incessantemente indirizzato alla comprensione del macrocosmo che lo circonda e l’abbraccia, vale a dire l’universo intero nella sua stupefacente immensità e varietà. Infatti, in modo geniale, nel bellissimo racconto La Biblioteca di Babele, il grande scrittore argentino Jorge Luis Borges identifica l’Universo con una immensa Biblioteca, indefinita nelle sue dimensioni o forse infinita, e comunque interminabile, che esiste ab aeterno, tale da ingenerare negli uomini una straordinaria felicità.
E, su un piano più strettamente filosofico, Hans Blumenberg, in un saggio intitolato significativamente La leggibilità del mondo. Il libro come metafora della natura, ritrova, nell’idea del mondo naturale quale oggetto da decifrare e da leggere come un libro, la metafora fondamentale del rapporto tra l’uomo e la natura nel suo complesso.
Nelle biblioteche, dunque, si coagula – per così dire – il “respiro” dell’universo, e questo “soffio” continuo e senza limiti si “deposita” nelle pagine e nei caratteri tipografici dei libri, che prima di tutto sono fonte, per il lettore, di un piacere visivo, tattile, olfattivo, tale da non poter essere eguagliato in futuro da nessuno strumento elettronico, come ad esempio gli e-books. Io ritengo, infatti, che il fascino senza pari esercitato dal godimento di un libro cartaceo non potrà in alcun modo essere surrogato da strumenti senz’altro utili e maneggevoli, ma non dotati della possibilità di assicurare al lettore un rapporto e un colloquio empatici con il tesoro del sapere umano racchiuso nelle pagine dei libri e nella tranquilla ed ovattata bellezza delle biblioteche, come la nostra Biblioteca di Istituto, ospitata all’interno di questa magnifica Aula Magna, uno degli ambienti più affascinanti e prestigiosi del bellissimo complesso in cui si trova il Liceo “Jacopone da Todi”.
E l’inaugurazione di questo pomeriggio del nuovo catalogo della Biblioteca di Istituto, definito secondo gli standards internazionalmente riconosciuti, implica in prima istanza l’adeguata valorizzazione dell’importante patrimonio librario posseduto, che comprende edizioni rare e preziose, e quindi la restituzione alla comunità scolastica e cittadina della possibilità di usufruire di un bene davvero significativo sul piano civile e culturale.
Riaprire al pubblico la nostra Biblioteca significa allora promuovere e stimolare il piacere della lettura, che non solo favorisce la comprensione di noi stessi in quanto individui, ma ci permette di incontrare e valutare innumerevoli punti di vista, che possono non coincidere con il nostro, e quindi è in grado di plasmare il nostro comportamento verso gli altri, aprendoci alla dimensione della comunità civile e della fratellanza tra gli uomini. La pratica della lettura, in altri termini, può incidere in modo decisivo sulla nostra formazione personale e sul nostro rapporto con gli altri.
Permettetemi, a questo punto, di citare brevemente alcuni grandi autori del passato che hanno individuato questo “potere” trascinante della lettura, tale da determinare un profondo e radicale cambiamento del soggetto. Comincerò allora da Dante, che nel quinto canto dell’Inferno afferma come “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse” nel rivelare l’amore travolgente tra Paolo e Francesca; fu infatti la lettura della storia dell’innamoramento di Lancillotto per la regina Ginevra, moglie di re Artù, a piegare ogni resistenza alla passione nel cuore di Paolo e Francesca, da allora uniti per l’eternità. Ed ancora, è la lettura appassionata dei libri di cavalleria, per cui, come scrive Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia “passava le nottate a leggere da un crepuscolo all’altro, e le giornate dalla prima all’ultima luce”, a spingere il primo grande protagonista del romanzo moderno a farsi cavaliere errante, “e andarsene per il mondo con le sue armi e cavallo, a cercare avventure e a cimentarsi in tutto ciò che aveva letto che i cavalieri erranti si cimentavano, disfacendo ogni specie di torti e esponendosi a situazioni e pericoli da cui, superatili, potesse acquistare onore e fama eterna”. E, per finire questo breve excursus, ecco come Friedrich Nietzsche descrive, in un frammento autobiografico del 1867, lo sconvolgimento e la “rivelazione di senso” in lui provocati dalla lettura de Il mondo come volontà e rappresentazione di Arthur Schopenhauer: “qui ogni riga gridava la rinuncia, la negazione, la rassegnazione; qui io guardavo come in uno specchio il mondo, la vita e la mia propria anima, grandiosi di orrore; qui, simile al sole, il grande occhio dell’arte mi fissava, staccato da tutto; qui io vedevo malattia e guarigione, esilio e rifugio, inferno e cielo”.
Ma l’inaugurazione di questo pomeriggio non si ferma alla celebrazione della nuova catalogazione informatizzata della Biblioteca di Istituto, che consentirà il suo inserimento nella rete nazionale ed internazionale del circuito bibliotecario, e dunque una apertura oltre i confini cittadini di un patrimonio che costituisce uno dei vanti del nostro Liceo; in questa occasione, celebriamo anche, in stretto collegamento con la Biblioteca di Istituto, e come sua integrazione, l’inaugurazione di una “Biblioteca dei Libri Salvati” dedicata all’Opera lirica.
Tale Biblioteca si inserisce nella meritoria rete delle “Biblioteche dei Libri Salvati” che si sta realizzando da alcuni anni in Umbria, con ottime risultanze e grazie all’entusiasmo ed alla passione dell’Associazione culturale “Intra”, con lo scopo fondamentale di sottrarre all’oblio, se non alla vera e propria distruzione fisica, libri e materiali audiovisivi ancora significativi e tali da poter contribuire alla nostra elevazione culturale, al piacere ineguagliabile della lettura e della “cura dell’anima”.
Il “salvataggio” dei libri è un’operazione davvero encomiabile ed il nostro Liceo è davvero orgoglioso di poter ospitare questa “Biblioteca dei Libri Salvati”, che sarà aperta alla fruizione dell’intera cittadinanza tuderte e del pubblico in generale. I libri “salvati” costituiscono un patrimonio che ci arricchisce e ci migliora, che ci induce ad una vita più ricca e più felice: si pensi a quali perdite avrebbe subito l’umanità se, ad esempio, l’imperatore Augusto non avesse salvato, contro la volontà di Virgilio, il manoscritto dell’Eneide, oppure se il rivoluzionario ritrovamento, nella Biblioteca Capitolare di Verona, delle Epistulae ad Atticum di Cicerone, da parte di Francesco Petrarca, non avesse inaugurato la ricerca appassionata e tenace degli umanisti di testi classici ormai considerati perduti, o ancora se Max Brod, fraterno amico di Franz Kafka, non avesse “tradito” il lascito del grande scrittore che prevedeva la distruzione di tutti i suoi manoscritti inediti, tra cui alcuni dei più importanti romanzi del Novecento, vale a dire America, Il Processo e Il Castello.
E come le altre “Biblioteche dei Libri Salvati” disseminate in Umbria, anche la nostra possiede una caratterizzazione tematica, risulta specializzata in un determinato ambito della cultura che è l’Opera lirica. La scelta di questo tema si ricollega alla grande attenzione che il Liceo “Jacopone da Todi” ha sempre mostrato per la promozione e la diffusione della cultura musicale presso i nostri giovani ed il pubblico nel suo complesso, con particolare riferimento all’educazione degli studenti all’ascolto dell’opera lirica, alle lezioni-concerto in orario curricolare, ai concerti serali aperti alla cittadinanza, e così via; la musica, in altri termini, costituisce per il nostro Liceo un elemento di primaria importanza nell’ambito del percorso formativo dei giovani, della loro apertura integrale al mondo e alla vita.
In conclusione, è possibile affermare che questo evento rappresenta un momento importante per la nostra comunità scolastica e per l’intera città di Todi, in quanto conferma pienamente il ruolo del nostro Liceo come insostituibile e decisivo punto di riferimento civile e culturale per il territorio. Il nuovo anno scolastico, che oggi festeggiamo, si apre quindi nel segno delle nuove Biblioteche, ossia della riaffermazione del valore decisivo della cultura e del sapere per l’educazione e la formazione dei giovani, perché, come scrive brillantemente un acuto filosofo inglese contemporaneo, Anthony Clifford Grayling, “una biblioteca è come un alveare nel quale sia custodito il miele: essa contiene parte del prodotto migliore, più dolce e nutriente, dell’esperienza umana”.
Prof. Sergio Guarente – dirigente scolastico Liceo "Jacopone da Todi"