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Anche alcuni lavoratori,  da una prima verifica effettuata dagli ispettori dell'USL,  non risulterebbero in regola con le norme di assunzione al lavoro.
cantiere

Il personale tecnico del servizio PSAL di Todi della Usl 2 ha chiuso nei giorni scorsi un cantiere edile nelle campagne di Todi  dove si stavano effettuando lavori di ristrutturazione di un casale rurale di proprietà di un committente residente fuori regione che venivano condotti senza il rispetto delle condizioni di sicurezza

Oltre ad essere stata riscontrata la mancanza della recinzione del sito del cantiere onde evitare l’accesso agli estranei, s’è rilevato il pericolo di caduta dall’alto di personale operaio in quanto alcuni solai non erano dotati di parapetto normale o tavola fermapiede o di copertura con tavolato solidamente fissato e d’idonea resistenza, così come l’impianto elettrico di cantiere non era in possesso di certificazione rilasciata da impiantista abilitato che ne attesta la realizzazione alla regola dell’arte.

Le lavorazioni venivano effettuate da una nota azienda edile proveniente dal Lazio ed operante con alcuni lavoratori romeni che da una prima verifica effettuata dagli ispettori dell’USL risulterebbero non in regola con le norme di assunzione al lavoro.
Mentre sarà inviato  all’Autorità Giudiziaria competente un rapporto sui fatti rilevati, sarà ulteriormente verificata tutta la documentazione amministrativa dell’impresa affidataria dei lavori e delle varie ditte e lavoratori autonomi operanti in cantiere in regime di sub-appalto.
 

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