L’appuntamento di domenica 7 ottobre alle ore 18,00 in programma nell’ambito della mostra “Caravanserraglio” prevede letture tratte dal libro “La luce” a cura dell’attrice Emanuela Faraglia, accompagnata al pianoforte dal Maestro Stefano Giardino.
Il libro che Graziano Marini ha voluto esporre nelle sale del Palazzo del Vignola è il frutto di un connubio artistico tra due grandi personaggi della cultura italiana: Giuseppe Ungaretti e Piero Dorazio. Il libro, composto fra il luglio del 1966 e l’ottobre del 1969, contiene 20 poesie autografe di Ungaretti e 13 litografie originali di Piero Dorazio.
Stampato a mano su carta Rives nello studio litografico della Erker Presse in Svizzera in 165 esemplari, rappresenta l’incontro tra due sensibilità, tra due soggetti che hanno saputo interpretare in ambiti diversi “l’arte astratta”.
Molto interessante, tra gli altri documenti che testimoniano il perfetto connubio instauratosi tra i due artisti, un testo di Piero Dorazio per una commemorazione di Ungaretti.
“Fra i pochi poeti che conosco bene, Ungaretti è l’unico che abbia sviluppato la sua ricerca di fonemi di suoni, di ritmi, di parole forti, in parallelo con quella trasformazione di un mondo color tabacco, in un mondo allegro e colorato che operavano i pittori moderni….
Ho trascorso dei giorni insieme a Ungaretti, prosegue Piero Dorazio, per scegliere le 20 poesie che sono raccolte nel grande libro “La luce”. Abbiamo letto insieme quasi tutte le sue poesie per trovare quelle che meglio esprimessero, attraverso la rappresentazione di questo fenomeno, il flusso denso, drammatico ma anche allegro della vita; di quella sua vita che poi fatalmente a distanza di anni diventa adesso anche la nostra vita”.
Sono parole che indicano una stima ed una simbiosi notevole tra i due artisti, una simbiosi che ha portato alla realizzazione di un libro il cui valore artistico e storico è incommensurabile. Il merito di aver portato all’attenzione del pubblico questa opera unica, è di Graziano Marini che, nello stilare il programma di “Caravanserraglio” ha saputo amalgamare gli aspetti espositivi con momenti di riflessione e di approfondimento.