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L'abuso di decisioni dichiarate immediatamente eseguibili si accompagna a pubblicazioni all'albo dopo svariati mesi
lumaca

Il modo in cui le amministrazioni comunali umbre e segnatamente quelle della media valle del Tevere intendono la pubblicità e la trasparenza delle loro decisioni lascia, quanto meno sul piano dell’immagine, molto a desiderare.

Normalmente le decisioni delle Giunte Municipali diventano eseguibili dopo essere state pubblicate all’albo pretorio e decorsi 10 giorni entro i quali possono essere presentati osservazioni e ricorsi
.
La legge tuttavia consente che in casi urgenti ed indifferibili la decisione assunta dalla Giunta possa essere dichiarata immediatamente eseguibile.

Già l’urgenza e l’indifferibilità ha più volte interessato la giurisprudenza che ha ripetutamente affermato che non è accettabile che l’urgenza sia stata determinata dai ritardi e dall’inerzia dell’amministrazione, quindi la gran parte delle delibere urgenti manca del presupposto necessario
Ma una interpretazione solo letterale delle norme sta portando anche a situazioni paradossali per cui atti che dichiaratamente non si poteva far a meno di adottare con la massima urgenza diventano lumache quando si tratta di portarle a conoscenza della cittadinanza.

E così accade che il 4 luglio 2012 un Comune della Media Valle del Tevere ( non lo citiamo sol perché è un esempio anche di comportamenti di altri) mette all’albo una decisione assunta in via d’urgenza il 21 dicembre 2011

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