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Mentre si si studia come prevenirli, i morti in ambiente di lavoro non calano ed anzi per qualcuno aumentano con l'agricoltura che fa la parte del leone
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La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica ha organizzato un’attività formativa per approfondire l’azione della magistratura nei processi per infortunio, in un contesto in cui le indagini sulle cause degli incidenti  sul lavoro richiedono il coordinamento tra diverse specializzazioni, professionalità e diversi livelli di competenza, tali da far compiere il necessario salto di qualità alla faticoso azione di prevenzione e contrasto portato avanti negli ultimi anni.
Casi Thyssen ed Eternit, responsabilità del datore di lavoro e dei suoi collaboratori, compiti e responsabilità dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), sono alcuni degli argomenti che  Beniamino Deidda,  procuratore generale di Firenze tratterà il 28 giugno (alle ore 9)  durante il seminario organizzato a Villa Umbra dalla Scuola.

Ma intanto in Italia non ci si trova d’accordo neppure sul numero dei morti per incidente sul lavoro
Secondo l’Inail nel 2011 sono stati 920 gli incidenti sul lavoro mortali denunciati.
Un dato che farebbe registrare una flessione del 5,4% rispetto al 2010
(gia’ ridotto del 7,5% rispetto al 2009, quando gli incidenti furono 1.053), ma un’analisi piu’ attenta non allenta l’allarme sul fenomeno della sicurezza sul lavoro, neppure da parte dello stesso istituto contro gli infortuni.

Questo perché, da una lettura analitica del dato complessivo emerge che gli incidenti ”in ambiente di lavoro” sono 450, con una sostanziale stabilita’ rispetto al 2010 (- 0,4%) ove si era registrata una variazione di – 4% rispetto al 2009.
Viceversa gli incidenti avvenuti ”in strada” (in occasione di lavoro) sono 230: con una riduzione del 21,2% rispetto al 2010, che gia’ riduceva del 5,1% il dato del 2009; gli incidenti ”in itinere” sono 240, in aumento del 4,8% sul 2010, quindi con un riassorbimento della riduzione del 16,4% che si era registrata rispetto al 2009.

Di tutt’altro avviso l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro che conferma nel 2011 un aumento delle morti sui luoghi di lavoro di oltre l’11% rispetto al 2010.
Nel 2011 ci sarebbero stati più di 1170 morti, di cui 663 sui luoghi di lavoro + 11,6% sul 2010.
Ed anche nel 2012 si starebbe riproponendo una situazione drammatica, nonostante un leggero calo rispetto al 2011.
Ali 26 giugno alle ore 14 ci sarebbero stati dall’inizio dell’anno 296 morti sui luoghi di lavoro contro i 315 dello stesso giorno

Per l’osservatorio “Purtroppo si gioca sui numeri per coprire la mancanza di una qualsiasi strategia della nostra classe dirigente e soprattutto della politica che renda meno drammatiche le dimensioni di queste tragedie. Gli altri paesi europei hanno tutti situazioni migliori delle nostredel 2011. “
Per l’osservatorio di Bologna i morti sui luoghi di lavoro sono per il 30,8% in agricoltura, di questi, la metà schiacciati dal trattore (già 52 dall’inizio dell’anno di cui 23 a giugno).
Edilizia 21% di morti sul totale, in questa categoria il 28% sono causate da cadute dall’alto. Industria 16,1%, quasi la metà di queste morti sono state provocate dal terremoto in Emilia. Servizi 5,8%. Autrasporto 5,1%, Il 2,9% Esercito Italiano (Afghanistan). Il 2,65 nella Polizia di Stato ( tutte le morti in servizio sulle strade)
 

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