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Dai controlli della Guardia di Finanza di Perugia risultate irregolarità soprattutto in tema di contributi e borse di studio concesse dai comuni ovvero dalle universita'.

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Essersi “scordati” di segnalare redditi o patrimoni, anche i conti in banca o posta, è costato caro a ventisei persone che sono state denunciate per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e falsita’ ideologica (violazione degli art. 316-ter e 483 codice penale), in particolare per avere fruito di contributi e borse di studio concesse dai comuni ovvero dalle universita’.

La Guardia di Finanza di Perugia dall’inizio dell’anno ha eseguito complessivamente 80 controlli nel settore delle prestazioni sociali agevolate.
Controllate cioè le autocertificazioni ed i modelli Isee presentati per ottenere gli aiuti concessi dalla Pubblica Amministrazione per servizi sociali di assistenza che spettano a coloro che ne hanno diritto sulla base di una condizione economica e sociale, caratterizzata da bassi redditi, nuclei familiari numerosi, anziani soli con necessita’ di aiuto nella gestione della quotidianita’ e simili.

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