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La Giunta regionale ha licenziato la proposta di riorganizzazione del servizio idrico e rifiuti
ati
La Giunta Marini prosegue nell’opera di potatura dei rami che sono cresciuti numerosi in Umbria, come altrove, sul tronco della pubblica amministrazione, con disegno di legge preadottato su proposta dell’assessore all’Ambiente, Silvano Rometti in materia di servizio idrico e rifiuti.
Forse l’operazione 4 per 1 avrebbe potuto anche essere 4 per zero prendendo in considerazione lo svolgimento delle funzioni da parte delle Province, ma probabilmente le prospettive di soppressione di queste ha indotto al conferimento delle funzioni in materia di risorse idriche e rifiuti ad un unico nuovo soggetto, Autorità Umbra per i Rifiuti e le Risorse idriche, (AURI), cui parteciperanno i Comuni della Regione, con contestuale soppressione dei quattro Ati esistenti.
Se le Province resteranno ( una o due si vedrà) si potrà tornare sull’argomento perché questi enti di secondo livello sono un po’ snobbati e lontani dalla percezione dei cittadini
 
“La scelta politica della Giunta regionale, ha dichiarato l’assessore Rometti, va nella direzione della maggiore semplificazione e riorganizzazione possibili, con l’intento di ridurre i costi di funzionamento e dotare la nostra regione di una politica dei servizi che renda uguali tutti i cittadini dell’Umbria, evitando costi e spese che andrebbero direttamente in tariffa e quindi a carico delle famiglie.
Per questo motivo, anche se la normativa nazionale avrebbe consentito un organizzazione a base provinciale, abbiamo deciso di creare un’unica struttura regionale che regoli lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica.

In questo modo potremo avere maggiori economie di scala e rendere omogenee le tariffe e l’efficienza del servizio in tutto il territorio regionale. Così la Regione Umbria, oltre ad aver rispettato i tempi, ha superato la logica provinciale prevedendo un organismo unico a livello regionale in materia di risorse idriche e di rifiuti.
E’ evidente infine che questa scelta ha anche l’obiettivo di agevolare il percorso necessario per arrivare ad un unico gestore regionale dei servizi di acqua e rifiuti. Il tutto, ha aggiunto l’assessore, va ad inquadrarsi perfettamente con l’azione riformatrice che la Giunta regionale sta portando avanti nei vari settori dell’amministrazione pubblica”.

L’assessore Rometti ha quindi spiegato che “il ‘ddl’ preadottato dalla Giunta regionale stabilisce che i Comuni esercitino in forma obbligatoriamente associata, mediante le Unioni dei Comuni, anche le funzioni già esercitate dagli ATI in materia di sanità, dopo che la legge regionale ‘18/2011’ aveva conferito alle Unioni stesse, il trasferimento delle funzioni in materia di turismo e politiche sociali.

Gli organi dell’”AURI” – ha affermato l’assessore – sono espressione dei Comuni della Regione. E’ prevista un’assemblea, composta dai sindaci di tutti i Comuni della Regione o da loro delegati, che elegge il consiglio direttivo, composto esclusivamente da sindaci che, a sua volta elegge tra i suoi componenti il presidente.
Nessun compenso, ha sottolineato Rometti, è previsto per i componenti degli organi direttivi.
Il consiglio direttivo inoltre, tra le varie funzioni, provvede alla determinazione delle tariffe, all’approvazione del regolamento e della carta dei servizi, allo svolgimento dei controlli sull’osservanza della convenzione da parte del gestore, e relativi alla gestione economica verificando anche l’attuazione dei programmi degli interventi e le modalità di applicazione della tariffa. L’AURI avrà un proprio statuto e un regolamento di organizzazione”.
 

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