Quando tutti negavano la valenza strategica di Sant’Egidio rispetto ai collegamenti ferroviari, il gruppo provinciale ( di Prc) sosteneva invece la necessità di collegare l’aeroporto alla strada ferrata e proponeva di spostare la ferrovia Orte Ancona verso Assisi e Gubbio.
Ora il capogruppo del PRC in Consiglio Provinciale Luca Baldelli, in una nota, scopre le carte che fanno vedere un aeroporto come scusa dell’operazione proposta che, peraltro, per Gualdo Tadino non farebbe il classico “né caldo né freddo”, se veramente il nuovo, come quello da raddoppiare, tracciato proposto dovesse passare per lì.
Per essere chiaro Baldelli ha affermato che l’alta velocità sarà solo a beneficio di Foligno
Il tracciato, comunque, se dovesse passare in vicinanza di Gubbio difficilmente consentirà agli eugubini di avere una seconda fermata, dopo quella al servizio dell’aeroporto, dell’alta velocità, Orvieto insegna, quindi l’operazione sembra avere dei dubbi risvolti pratici, a meno che non ci sia qualche riserva mentale.
Forse più produttivo sarebbe porre il problema quale è veramente: rompere l’isolamento ferroviario di Gubbio con una normale ferrovia ( FF.SS o Centrale UMbra), perchè le tratte ad alta velocità vedono solo i treni passare senza fermarsi e sarà "grasso che cola" se Trenitalia ne prevederà una in Umbria
Se l’alta velocità dovrà essere al servizio dei passeggeri dell’aeroporto, per avvantaggiare quest’ultimi la soluzione, semmai, è quella di offrirgli una stazione di cambio che sia più vicina di Foligno e certo Gubbio non lo è.
Più fondata, se non fosse che la progettazione del raddoppio della Orte- Falconara è in gran parte conclusa e ogni cambiamento allungherebbe i tempi, l’obiezione che devasterebbe montagne e paesaggi.
Baldelli comunque reputa non più rinviabile una discussione serena, aperta e approfondita , da parte della Provincia, sul tema della Orte – Falconara ad alta velocità, tratta ferroviaria di importanza fondamentale per la quale l’ipotesi della variante passante per Sant’Egidio , Assisi e per il comprensorio eugubino – gualdese deve essere messa sullo stesso piano dell’opzione del raddoppio, certo più costosa e in grado di garantire un minor bacino d’utenza, interessando, con la zona di Valtopina, una zona nella quale i treni ad alta velocità non fermerebbero di certo.
“I tentennamenti su questo fronte afferma Baldelli – da parte della politica umbra, la chiusura verso l’ipotesi del raddoppio nonostante una decina di delibere di Consigli comunali di grande rilevanza rappresentano pietre sulla costruzione stessa della Orte – Falconara: in presenza soltanto dell’opzione Valtopina, insostenibile dal punto di vista dei costi quanto pervicacemente sostenuta , in maniera incomprensibile, anche da autorevoli Sindaci, il Governo, con la scusa delle risorse decrescenti , avrà sempre buon gioco a negare all’Umbria il diritto ad avere un ‘Alta velocità che, oltretutto, nei nostri territori non differentemente dalla Val di Susa.
E’ ora quindi di finirla con il pervicace rifiuto di discutere dell’opzione variante ed è giunto il momento di mettere sul tavolo della Regione e della Provincia la discussione di questo punto come urgente e non procrastinabile.
La città di Foligno ha invece l’esigenza di ridare fiato e sviluppo alle OGR ( Officine Grandi Riparazioni ) e può farlo solo con un progetto adeguato di variante basato su bacini d’utenza cospicui del trasporto pubblico, che significano più treni e quindi più lavoro”.