Condividi su facebook
Condividi su twitter
La presentazione del libro sul rogo del 1982 si è rivelata una struggente e delicata serata della memoria, con una disvelatio pubblica attesa da trent'anni, come avvalora il bel fluire di alcune testimonianze che andiamo a pubblicare
dsc_0018

Una serata per non dimenticare e che non sarà facile dimenticare. Scenario la Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali di Todi, dove oltre duecento persone hanno seguito, partecipi e commosse alla presentazione del libro di Massimo Rocchi Bilancini "Brucia il Vignola: trent’anni dopo, tra rimozione e memoria”, iniziativa che si è rivelata innanzitutto un grande e commovente tributo alla memoria. Il pubblico vi ha assistito in un silenzio quasi surreale, con un’atmosfera sospesa nella sua dimensione spazio-temporale.
La serata è stata aperta da uno struggente video che ha riportato tutti a quel giorno maledetto, al fuoco, ai soccorsi, alla tragedia che si stava consumando nell’impotenza degli uomini, per arrivare poi alle immagini della impressionante partecipazione della città ai funerali solenni alla presenza del Presidente della Repubblica Pertini. Sei minuti intensissimi, accompagnati solo dalla musica dolcissima ma potente dell’Adagio di Albinoni.
Al tavolo, oltre all’autore e al giornalista Luca Cardinalini, si sono alternati gli attori della compagnia teatrale “Sempreingioco”, che hanno letto le testimonianze di alcuni dei sopravvissuti alla tragedia del rogo del Vignola, nella quale perirono 35 persone, con altre 40 gravemente ferite. Fu una delle più gravi sciagure compiutesi in Italia nella seconda metà del Novecento, capace di scuotere l’opinione pubblica nazionale obbligandola ad interrogarsi sul perché di simili disgrazie e sull’incapacità di uno Stato a prevenirle.
E’ stata un’iniziativa organizzata con grande misura e partecipata attenzione alle tante sensibilità coinvolte e alle gravi ferite mai completamente rimarginate. Un’iniziativa che, rimuovendo delicatamente il velo calato da subito sulla vicenda, ha permesso anche un sorta di outing collettivo, avviando la riconciliazione della città con uno dei momenti più duri e dolorosi della sua storia recente, come testimoniano anche alcuni messaggi che vengono riprodotti di seguito e che potranno continuare a fluire alimentando la disvelatio pubblica.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter