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L’installazione di un misterioso impianto di rilevamento dati e monitoraggio del traffico sulle strade statali umbre, iniziata a partire dal 19 dicembre scorso, è conclusa e forse porta sorprese immediate, anche da oggi
anas
Un misterioso comunicato dell’Anas del dicembre scorso potrebbe essere stato finalmente "capito" mettendo insieme, come in puzzle, vari fatti accaduti in diverse parti del mondo
Da lunedì 19 dicembre (2011 n.d.r.) via ai lavori per l’installazione di impianto di rilevamento dati e monitoraggio del traffico sulle strade statali umbre”.

A comunicarlo  fu l’Anas che  rassicurò con queste parole «provvisorie limitazioni al transito, per un massimo di 48 ore, in corrispondenza dei singoli interventi. Il completamento dei lavori è previsto entro il 31 gennaio 2012, salvo condizione meteorologiche sfavorevoli».

I “lavori” avrebbero interessato le seguenti strade che attraversano l’Umbria: la statale 3bis Tiberina (E45) all’altezza di Città di Castello Sud, Umbertide, Todi e San Gemini; il raccordo autostradale Perugia-Bettolle all’altezza di Passignano, Corciano e Piscille; la statale 675 Umbro Laziale tra Amelia e Narni Scalo; la statale 75 Centrale Umbra all’altezza di Cannara; la statale 318 di Valfabbrica all’altezza di Petrignano d’Assisi e Branca; la Flaminia all’altezza di Foligno; la statale 77 della Val di Chienti all’altezza di Foligno; la statale 685 delle Tre Valli Umbre all’altezza di Eggi e tra Cerreto di Spoleto e Norcia; la Flaminia a Strettura e all’altezza di Gualdo Tadino; la statale 219 di Gubbio e Pian d’Assino a Camporeggiano; la statale 448 di Baschi a Vocabolo Molino; la statale 79bis Ternana nei pressi dello svincolo Terni Est.
Si era in prossimità delle festività natalizie e pochi fecero caso a quel misterioso “impianto di rilevamento dati e monitoraggio del traffico sulle strade statali umbre”di cui in questi giorni si sarebbe conclusa la sperimentazione ed in effetti i cartelli che annunciano il controllo elettronico della velocità ci sono da tempo

Eppure poco dopo i telegiornali nazionali  fecero ampi servizi sul fatto che in un grande magazzino di Londra i clienti venivano "aggangiati" da un sistema di controllo attraverso il loro telefonino e seguiti passo passo mentre si muovevano tra gli scaffali: tanti puntini rossi su uno schermo dall’entrata all’uscita e quindi anche con la possibilità di sapere quanto quel puntino rosso si era trattenuto all’interno del grande magazzino, quanti passi vi aveva lì compiuto e quindi a che velocità si era mosso.

Di fronte alla critiche sulla violazione della privacy, la rivelazione, passata per il blog di Times, che lo stesso sistema era già in uso da parte della polizia londinese in un quartiere e serviva per monitorare chi vi era transitato, anche con cellulare spento.
Dall’altra parte dell’Atlantico, ma transitata anche per una Commissione parlamentare europea, la notizia che l’ente per la sicurezza stradale degli Stati Uniti (National Trasportation Safety Bord ) aveva  ritenuto che fosse giunto il momento: l’uso dei telefonini mentre si guida doveva essere del tutto vietato, anche con l’auricolare.
Troppi gli incidenti causati dalle distrazioni provocate dai telefoni cellulari, con le normali conversazioni o con i messaggini.

Era probabilmente l’ultimo pezzo di un puzzle che potrebbe già da domani causare brutte sorprese agli automobilisti che transitano sulle predette strade umbre a velocità superiori al consentito o usando il telefonino.
A Londra già sono in circolazione strumenti in grado di schermare totalmente il segnale emesso dei telefonini anche quando sono spenti, a meno che non si preferisca distaccare la batteria di alimentazione, ma in Italia ancora non si trovano, anche perché l’operazione è stata condotta nel massimo riserbo.

Però, se non si vuole dover staccare la batteria, un sistema artigianale, che si potrebbe mettere in pratica in poco tempo, è simile a quello che i taccheggiatori usano per asportare la merce dai negozi schermando le borse con fogli d’alluminio.
Non è certo che funzioni, ma tentare non nuoce e l’impegno è minimo e non è nemmeno paragonabile a quello che tanti hanno dovuto mettere per procurarsi la catene da neve o i pneumatici termici
Si tratterebbe di creare un contenitore impermeabile ai segnali,  in cui adagiare durante il viaggio i telefonini del guidatore e dei passeggeri, perchè quando il "puntino rosso cattivo" passa davanti ai rilevatori posizionati viene individuato anche il mezzo relativo. 
Ovviamente non possiamo dare le istruzioni su come fare praticamente, ma qualche altro sito ovviamente inglese le dà.
 

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