Dal primo aprile, infatti, saranno i medici ad attestare il loro diritto al momento della prescrizione.
È quanto prevede l’accordo sulle modalità di attestazione dell’esenzione da reddito sulle prescrizioni raggiunto tra la Regione Umbria e le organizzazioni sindacali Fimmg, Intesa Sindacale, Smi, Snami, Fimp, Sumai (medici di medicina generale, pediatri di base e specialisti ambulatoriali) nell’incontro che si è svolto presso la Direzione Salute, coesione sociale e società della conoscenza.
“L’obiettivo comune, quello di evitare disagi ai cittadini – sottolinea l’assessore regionale Franco Tomassoni – è stato raggiunto con la decisione condivisa di non emettere il certificato relativo a questa tipologia di esenzione, se non nei casi che si rendessero necessari.
Dalla prossima settimana, saranno i medici all’atto della prescrizione a rilevare il codice di esenzione da reddito dalle liste del sistema ‘Ts’, che gestisce la tessera sanitaria. Nell’anagrafe sono infatti inseriti anche i codici relativi alla classe di reddito di appartenenza del cittadino, sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’economia e delle finanze”.
“La volontà congiunta della Regione e delle organizzazioni sindacali di categoria – aggiunge Tomassoni – eviterà ai cittadini di tornare ai Servizi dell’anagrafe sanitaria delle Asl per ritirare i certificati di esenzione.
Manteniamo così l’impegno che ci eravamo già assunti, eliminando ogni rischio di attese e lunghe file agli sportelli. Con questo accordo, e non è elemento secondario, imprimiamo anche un primo forte impulso all’implementazione della sanità elettronica garantendo allo stesso tempo equità di accesso e contenimento dei costi burocratico-amministrativi”.
Nella riunione, è stato concordato inoltre di aprire un tavolo tecnico per definire le modalità attraverso le quali anche l’informazione sulle fasce di reddito (R1, R2, R3) per i ticket aggiuntivi regionali, attualmente autocertificata dal cittadino, possa essere apposta dal medico al momento della prescrizione.
Infine, è stato avviato il confronto in merito all’attuazione del decreto governativo (DPCM 26 marzo 2008) che prevede, tra l’altro, la trasmissione telematica dei dati delle ricette al Ministero dell’economia e delle finanze da parte del medico prescrittore.
“La Regione Umbria – conclude l’assessore Tomassoni – nell’ambito della discussione che stiamo affrontando con il Governo sul nuovo Patto per la salute, ha chiesto esplicitamente di riaffrontare la questione dei ticket, così che le Regioni possano avere maggiore autonomia ed evitare che, anche dove ci sono conti in ordine come è in Umbria, i cittadini debbano essere comunque obbligati a concorrere direttamente al pagamento delle prestazioni sanitarie”.