Il giovane scrittore tuderte Alessandro Manni torna sugli scaffali delle librerie con la seconda pubblicazione “Il sogno di Cassandra” (Albatros editore, prezzo di copertina 17 euro e 50 e in versione e-book a 4 euro e 90).
Dopo il thriller “Inferno” pubblicato nel 2009, Manni propone la storia difficile e commovente di una mamma, Sabrina, che vive un momento felice insieme all’amato marito Carlo e ai figli Giorgio e Cassandra nella loro casa di Todi. Quando, in poco tempo, accade l’imprevedibile. Il peggio che può succedere nella vita di una mamma. La piccola Cassandra, perde la vita in una tragica fatalità.
“I primi capitoli – afferma l’autore tuderte – sono difficili da leggere”. Non perché il testo non scorra veloce. Ma solo perché i luoghi, gli eventi, le emozioni sono raccontate in modo così realistico da rapire il lettore e portarlo a vivere insieme a Sabrina il dramma. “La cosa più strana e singolare della felicità – si legge ne Il sogno di Cassandra – è che nella maggior parte dei casi, quando viviamo un periodo felice non siamo capaci di rendercene conto, apprezzando quei fugaci momenti solo, quando non sono che un semplice ricordo”.
La morte della figlia genera nella protagonista Sabrina un vuoto incolmabile. Scompare in un attimo la serenità della vita familiare per lasciare spazio solo al dolore trasformatosi poi in una insidiosa depressione che la porta al ricovero in una clinica privata. Nonostante le cure, la vicinanza del figlio, dell’amato compagno e dell’amica Martina, Sabrina non riesce ad emergere dal buco nero nel quale è precipitata.
La voce della piccola Cassandra che chiede aiuto diventa l’unica compagna delle giornate vuote della protagonista. Ma la vita continua portando tragici accadimenti che continuano ad abbattersi su questa famiglia già provata dal dolore. “Il male – afferma l’autore del libro – a volte c’è talmente vicino che lo guardiamo dritto negli occhi senza rendercene conto”.
Tanto che quelli che sembravano avvenimenti voluti dal destino si rivelano in realtà “aiutati” da una mano umana. Una mano che, in un crescendo finale che lascia il lettore quasi incredulo, esce allo scoperto e rivela il suo sadico intento di rimodellare la vita di Sabrina.
Una storia tragica e avvincente, un thriller commovente che si presenta con la frase del Pascoli “Il sogno è l’infinita ombra del vero”.
- Redazione
- 29 Marzo 2012
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