Condividi su facebook
Condividi su twitter
Per la prima volta in provincia di Terni il consumo di droga viene ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica ed imposte pesanti limitazioni a tre giovani assuntori abituali
100_12

Anche se per molti è una linea di condotta “non politicamente corretta”, l’attuale contrasto alla diffusione della droga puntata ad arrestare gli spacciatori, pur nell’inteso ed encomiabile impegno delle forze dell’ordine, sembra una strada senza uscita, perché – in presenza di una domanda di stupefacenti in crescita – tra i miliardi di disperati del mondo si troverà sempre qualcuno disposto a rischiare ( per molti meglio il carcere che la fame) e qualcun altro che, avendo soldi, provvederà a sostituire sollecitamente i “soldati dello spaccio caduti”.
Spiace dirlo, ma quel che si fa oggi contro la droga somiglia molto al tentativo di svuotare un oceano con il secchiello.
E’ancora un laghetto, invece, quello dove nuotano gli assuntori di droga che il più delle volte rischiano solo una segnalazione al Prefetto, che è passata nel convincimento di molti come una bella “bevuta d’acqua fresca”, non in grado di far diminuire l’intima propensione allo sballo oppure la volontà di essere alla moda.
Ma ora dall’Umbria, c’è qualche cosa di nuovo e anche se fosse simile al secchiello, lo specchio d’acqua è piccolo e, dai dai, il livello si potrebbe ridurre e comunque contrastare l’aumento dei pesci.
Facendo riferimento all’articolo 75 bis del D.P.R. 309/1990 (il testo unico sugli stupefacenti), il Questore di Terni ha ritenuto che l’assunzione di droga potesse essere rischiosa anche per la sicurezza pubblica e così a tre giovani ternani è toccato di sperimentare per primi nella provincia una bevanda amara.
Non potranno, la decisione è stata convalidata dal Giudice, uscire di casa per sei mesi, dalle 22 alle 6, e non potranno guidare veicoli di alcun genere.

Se lo scopo dell divieto di usare mezzi a motore è, con evidenza, quello di evitare che "mettano sotto" qualcuno sotto l’effetto della droga,  gli "arresti domiciliari notturni" sembrano indicare una nuova linea di tendenza: la presenza di abituali assuntori di droga sulle strade, anche a piedi, potrebbe stimolare la consumazione di reati da parte di altri, nel caso lo spaccio.

Ovviamente la decisione non riguarda persone che sono state “beccate” per la prima volta, ma giovani che abitualmente sono assuntori di sostanze stupefacenti
In precedenza il Prefetto  aveva disposto la sospensione per sei mesi di passaporto, carta di identità valida per l’espatrio, patente di guida ed eventuale porto d’armi.
Ed ai tre è andata bene, in base alla legge ulteriori limitazioni ed obblighi gli potrebbero toccare

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter