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I recenti episodi criminosi, attribuiti ad immigrati d'origine straniera in Umbria, rischiano di generare reazioni che potrebbero coinvolgere i tanti forestieri che nella regione si guadagnano onestamente il pane
pogrom

Le recenti atrocità nel corso di rapine in Umbria, che vengono attribuite a criminali d’origine est europea, il fatto che Perugia in particolare sia la piazza in cui operano in esclusiva spacciatori extra comunitari, rischiano di generare una generale ondata xenofoba che potrebbe coinvolgere i tanti che onestamente vivono e lavorano nella regione.

Gli umbri sono tradizionalmente tolleranti, ma potrebbe bastare un nonnulla per far sì che il bicchiere trabocchi e chi può fare qualcosa perché ciò non accada sono proprio le comunità straniere presenti in Umbria: occorre isolare e denunciare i criminali prima che accada l’irreparabile.

Forse per un straniero la calma e la tolleranza degli umbri viene scambiata per rassegnazione a subire, ma non è così.
E’ necessario che ci si renda conto che sono proprio le molle più compresse che scattano con maggiore violenza quando si giunge al punto di rottura.

E questo potrebbe essere anche un reato minore magari compiuto nella città di San Francesco come quello per cui i carabinieri della compagnia di Assisi hanno tratto in arresto in flagranza di reato quattro cittadini rumeni (una minore denunciata quale “palo”) per furto in abitazione commesso a Santa Maria degli Angeli.
Non è tanto la sottrazione di beni quel che potrebbe far infuriare anche i più tranquilli, quanto il fatto che viene violata l’intimità della "casa".

Lo stimolo alla reazione popolare potrebbe essere alimentato anche da forze politiche con le loro considerazioni in merito al “ tesserino Stp (che) viene rilasciato dall’Asl di zona ai clandestini che necessitino di cure urgenti o essenziali per malattia o infortunio che si rivolgono presso le strutture ospedaliere pubbliche o private convenzionate”.

“Nel 2010 – fa sapere il capogruppo del Carroccio – la Asl perugina, su un totale di 959 tesserini rilasciati in Umbria, ne ha rilasciati 587 (61 per cento), mentre la Asl ternana solamente 43 (circa il 5 per cento).
Nel 2011 la Asl perugina ne ha rilasciati 690 su un totale di 1033 (66 per cento) la
Asl ternana solo 57 (5 per cento).
Al 30 gennaio di quest’anno su 622 tesserini Stp validi, 410 sono stati rilasciati dalla Asl perugina (65 per cento), mentre solo 43 dalla Asl ternana (6,9 per cento).
Da questi dati oggettivi e incontrovertibili – commenta Cirignoni – si può dedurre che i clandestini presenti intorno al capoluogo regionale siano attualmente qualche migliaio”.

Il fatto che l’esponente leghista si chieda “dove dormono e vivono queste migliaia di clandestini e chi dà loro ospitalità" dovrebbe far riflettere molti umbri che non possono nascondersi dietro affitti in nero di abitazioni che potrebbero subire la stessa sorte degli occupanti.

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