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La greca Defkalion Green Technologies attua un black out delle comunicazioni, oltre oceano con lo stesso nome un prodotto che sfrutta la reazioni nucleare classica 
iperion-usa

Sembra proprio che sul tema della fusione fredda le strategie di quelli che potrebbero essere concorrenti diretti in qualche modo finiscano per convergere
“Non abbiamo bisogno di dare risposte, spiegazioni o giustificazioni su cosa, come e quando facciamo. Abbiamo bisogno di risolvere questioni sensibili piuttosto che gestire relazioni pubbliche.”

Lo hanno detto alla greca Defkalion Green Technologies riferendosi al misterioso Hyperion, annunciando addirittura la chiusura del forum, e le parole sembrano le stesse dette in passato da Andre Rossi in merito all’E – Cat.

Ma a proposito di misteri o forse solo di strane coincidenze, che potrebbero dar luogo però a contrasti legali, c’è il fatto che il nome Hyperion non è la prima volta che appare nel mondo.
Con lo stesso nome in Usa producono e commercializzano, almeno da quello che appare sul sito recentemente creato o rinnovato, il copy right è del 2012, un piccolo reattore nucleare ( vedi foto), “designed to deliver 70 MW of heat (25 MW of electricity) for a 10-year lifetime, without refueling.”, da 70MW ( 25MW di elettricità), garantito per 10 anni senza rifornimento di Uranium Nitride (UN) fuel, cioè uranio arricchito.

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