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Apparecchiatura innovativa presentata all’istituto Prosperius Tiberino di Umbertide , in esclusiva italiana ed europea
esoscheletro

Il fatto che sia l’istituto Prosperius Tiberino di Umbertide ad accogliere, in esclusiva italiana ed europea, l’ultimo prototipo della robotica, targato Ekso Bionics per dare un aiuto alle persone affette da paraplegia è sicuramente un segnale di apprezzamento per il centro umbro.
L’azienda californiana leader nel settore, è giunta, infatti, dopo 10 anni di esperienza, alla presentazione di una macchina, un esoscheletro da indossare, che permetterà alle persone affette da paraplegia di assumere posizione eretta e camminare.

Capace di allungarsi fino a raggiungere un’altezza di 190 centimetri e di sostenere un peso di 100 chilogrammi, Ekso nasce dalla esperienza militare, per ridurre le lesioni lombari provocate dai pesi che i militari sono quotidianamente costretti a trasportare.
L’apparecchio è composto da due stampelle intelligenti, quattro motori elettrici, localizzati sulle anche e le ginocchia, quindici sensori, oltre a un sistema computerizzato che si trova sulla schiena, per una capacità di resistenza di circa tre ore
 

La presentazione dell’innovativa tecnologia  è in corso oggi  giovedì 23 febbraio, in una sessione di lavori,  nell’istituto di via Forlanini 5, a Umbertide, a cui partecipano anche il ministro alla salute, Renato Balduzzi, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e il rettore dell’Università degli studi di Perugia, Francesco Bistoni.
L’incontro, moderato dal giornalista Bruno Vespa, procede con la presentazione del Gruppo Prosperius, che oggi conta 10 centri nel fiorentino e solo uno, quello di Umbertide, nel resto d’Italia, per poi passare a quella dell’esoscheletro, a cura del professor Paolo Milia, responsabile dell’area neurologica del Prosperius, fino alla dimostrazione pratica del robot.  Ad una tavola rotonda aperta alla stampa, a cui parteciperanno, fra gli altri, anche l’assessore regionale umbro alla sanità, Franco Tomassoni, e Adelfio Elio Cardinale, sottosegretario alla sanità.
All’evento presenti anche il vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli, e il sindaco di Umbertide, Giampiero Giulietti. 

“Sono davvero fiera di essere oggi qui, dove possiamo toccare con mano come la ricerca e la scienza possono essere al servizio della salute e della qualità della vita”. Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, . “Ci inorgoglisce – ha detto – che questo Istituto umbro sia il primo in Europa che userà questo prodigio della scienza e della tecnologia”.

La Presidente ha colto l’occasione per ricordare come l’Umbria, in questi anni, si sia impegnata, “grazie ad una rigorosa programmazione, nel definire un modello di sanità sempre più capace di rispondere con appropriatezza alla domanda di salute dei cittadini umbri.
Voglio anche ricordare il recente riconoscimento giunto dall’indagine dell’associazione ‘Giustacausa’ – ha aggiunto – che riconosce alla nostra regione il primato di avere il più basso numero di casi di malasanità fra le regioni italiane”.

In merito all’Istituto Prosperius, la presidente Marini ha sottolineato come “sia stata realizzata una positiva ed innovativa collaborazione tra pubblico e privato in campo sanitario. Qui – ha rilevato – si realizza quella ricerca e quella innovazione i cui risultati di lavoro vengono messi al servizio della salute dei cittadini”.
La Presidente, inoltre, ha ricordato come il piccolo presidio ospedaliero sia divenuto una parte importante del sistema sanitario regionale: “Quella del sito sanitario di Umbertide – ha osservato – è la dimostrazione di come non sempre la ‘piccola dimensione’ sia segno di bassa qualità.
Tutt’altro: qui,  con intelligenza e lungimiranza, gli amministratori pubblici hanno saputo interpretrare l’esigenza e la necessità di superare vecchi modelli di servizio ospedaliero, trasformando questo presidio in un punto di eccellenza, che oggi vede il giusto riconoscimento a livello internazionale con l’avvio dell’operatività di ‘Ekso’”.

In un primo momento l’esoscheletro verrà impiegato per la riabilitazione dei pazienti con lesioni spinali che per il 75 per cento dei casi hanno un’età compresa tra 10 e 50 anni, per poi estenderlo, in futuro, ai pazienti affetti da altre patologie neurologiche con deficit motorio. Prima l’utente sarà assistito dal fisioterapista, poi potrà muoversi da solo con l’aiuto di stampelle intelligenti.

I nostri centri – ha continuato Paolo Milia – sono già dotati di attrezzature robotiche, come Lokomat che permettono di riattivare gli arti, ma questo nuovo apparecchio è dotato di tecnologie superiori rispetto ai precedenti e aprirà la strada a nuovi traguardi, come l’uso della nuova protesi ad altre patologie neurologiche con deficit motorio”.
“I nostri partner – ha  concluso Eythor Bender – sono dodici in tutto il mondo.
La prima esperienza di Ekso risale al 7 ottobre 2010, e oggi più di cento persone con disabilità hanno testato l’esoscheletro con ottimi risultati”.

Domani invece a Milano, come riferisce il sito www.osservatoriomalattierare.it un’apparecchiatura “Lokomat”, verrà presentata all’Ospedale Niguarda presso l’ Unità Spinale Unipolare.
All’inaugurazione presenzierà il Caporal Maggiore degli Alpini Luca Barisonzi, rimasto gravemente ferito in Afghanistan in un attentato il 18 gennaio 2011 e seguito in un percorso riabilitativo per diversi mesi presso l’Unità Spinale di Niguarda.
Barisonzi si è impegnato in prima persona per promuovere la raccolta fondi a favore dell’apparecchiatura “Lokomat”, mobilitando le organizzazioni degli Alpini e sensibilizzando con la sua testimonianza numerosissime persone.
L’Unità Spinale Unipolare di Niguarda è oggi l’unico Centro in Lombardia che può avvalersi dell’utilizzo esclusivo del “Lokomat” per la riabilitazione delle persone che hanno riportato esiti di lesione incompleta al midollo spinale.

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