Condividi su facebook
Condividi su twitter
Troppo poco marcate le differenze dall'enologia tradizionale in tema di bisolfiti ed altre tecniche, contenute nel nuovo regolamento europeo
botti

Il nuovo regolamento europeo sul vino biologico consentirà di applicare integralmente la normativa comunitaria sulla produzione biologica dal vigneto alla bottiglia.
Sino ad oggi era possibile etichettare il vino solamente come "da uva da agricoltura biologica" e non era lecito utilizzare il logo europeo.

Il regolamento prevede la possibilità di etichettare come bio anche il vino delle annate precedenti, purché se ne possa dimostrare la conformità alle norme europee.
Scomparirà invece dalla vendemmia 2012 la possibilità di etichettare il vino come "da uva da agricoltura biologica".

Se ne potranno avvalere i produttori italiani che, con i loro 50 mila ettari di vigne biologiche, hanno una posizione primaria a livello europeo, superata di poco dalla Spagna e seguita a ruota dalla Francia.
Tuttavia si poteva fare di più perché la percentuale di anidride solforosa ammessa è elevata, e cioè di 100 mg/l per i rossi (è 150 mg/l sul convenzionale) e di 150 mg/l per bianchi e rosati (è 200 mg/l sul convenzionale).
Per gli spumanti si va dai 155 mg/l (contro 185 mg/l sul convenzionale) per i Doc e Igt, a 205 mg/l (contro i 235 mg/l) per gli altri.
Si può arrivare a 270 mg/l (contro i 300 mg/l per il convenzionale) per Loazzolo, Alto Adige e Trentino passiti o da vendemmia tardiva, per il Colli orientali del Friuli Picolit e il Moscato di Pantelleria, a 370 mg/l (contro i 400 mg/l del convenzionale) per l’Albana di Romagna passito.
Peraltro, in caso di una vendemmia con significativi problemi batterici o fungini, l’autorità nazionale competente può autorizzare l’uso di solfiti fino alla soglia massima ammessa nei vini convenzionali.

Neppure l’ammissione delle resine a scambio ionico, dell’osmosi inversa, del riscaldamento fino a 65/70 gradi (ma non della crioconcentrazione), prassi diffuse nell’enologia convenzionale, siano particolarmente utili per promuovere il vino biologico.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter