Condividi su facebook
Condividi su twitter
Nato nel 1989 occupa una superficie di circa 5mila metri quadrati suddivisi in uffici, laboratori di ricerca e di serre.

3a


Nato nel 1989
per iniziativa della Regione Umbria e finanziato nell’ambito del ‘Programma Integrato Mediterraneo’ dell’Unione Europea, con la finalità tesa al raggiungimento della massima qualità dei prodotti agroalimentari, il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria si trova a Pantalla di Todi ed occupa una superficie di circa 5mila metri quadrati suddivisi in uffici, laboratori di ricerca e di serre.

Il Parco progetta su programmi regionali, nazionali e comunitari. “La qualità nel settore alimentare – ha ribadito il presidente Sisti – da ricercare sia nell’accezione di sicurezza alimentare, sia in quella di valorizzazione delle produzioni tipiche, rappresenta l’elemento prioritario di valorizzazione, in quanto l’Umbria ha le potenzialità e capacità tecniche per disseminare, esportandolo a livello internazionale, un modello sulla gestione delle politiche di qualità, attraverso la formazione degli operatori, la sperimentazione di nuove tecniche agronomiche, zootecniche e produttive, il sostegno alla penetrazione commerciale degli operatori nei mercati esteri”.
Il Parco Tecnologico Agroalimentare opera in collaborazione, oltre che con la Regione Umbria, con l’Università degli Studi di Perugia, partner pubblici e privati e tutti i soggetti che si occupano di cooperazione internazionale.
Nel corso degli anni, il Parco 3A ha attivato collaborazioni con i Paesi balcanici, dell’Africa mediterranea e dell’America Latina.

Il Parco 3A è una struttura di certificazione di prodotto e di sistemi di gestione che opera in ambito nazionale ed internazionale.
Svolge un’azione di informazione e sensibilizzazione sui temi della ricerca e dell’innovazione con l’obiettivo di stimolare e coinvolgere le imprese agricole ed agro-industriali in progetti qualificati di ricerca e trasferimento tecnologico.
In sostanza si occupa di certificazione di qualità, sicurezza alimentare e tutela del consumatore; profili professionali innovativi; innovazione e ricerca, sostegno alle imprese e trasferimento tecnologico; progetti internazionali e definizione di partenariati; informazione scientifica, marketing e promozione.
“Il Parco Tecnologico Agroalimentare 3A (Agricoltura, Alimentazione, Ambiente) è un soggetto innovatore e di stimolo per l’intero comparto dell’agricoltura umbra; accompagna le imprese nella realizzazione dei loro progetti innovativi; in sostanza un valore aggiunto per lo sviluppo dell’intero territorio regionale”.
 
È quanto ha tenuto ad evidenziare, parlando del Parco, il presidente dello stesso organismo, Andrea Sisti (accompagnato da Luciano Concezzi) nel corso della audizione convocata dalla Seconda Commissione consiliare presieduta da Gianfranco Chiacchieroni.
Tra i passaggi più importanti toccati da Sisti, parlando di zootecnia, quello relativo all’entrata in vigore nel 2017 di nuove norme legate al ‘Benessere degli animali’ che vieteranno pratiche relative alla mutilazione come il taglio della coda, la castrazione, il taglio dei denti, il debeccaggio, la tarpatura delle ali, ed altre.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter