Un’indagine, promossa dall’associazione Vivere senza dolore Onlus, insieme al Ministero della Salute ed a Mundipharma Italia, che ha toccato Perugia ed altre 13 centri italiani ha permesso l’incontro con la popolazione, la promozione della conoscenza del dolore cronico, delle possibilità di misurarlo e curarlo.
Scopo dell’indagine sul territorio era quello di capire quale sia la reale situazione di quanti soffrono di dolore cronico, dopo quasi due anni dalla promulgazione della Legge 38 del 2010 che garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore
Su 1.830 questionari raccolti è risultato che la prevalenza di dolore cronico riscontrata è pari al 67,3 per cento.
Le patologie che determinano l’insorgenza del dolore nel 93,4 per cento dei casi sono di natura non oncologica, di questi il 45,2 per cento sono legati all’artrosi.
Ma almeno la metà delle persone sofferenti non hanno una figura di riferimento specializzata alla quale rivolgersi per la propria terapia.
Nel 72 per cento dei casi infatti i pazienti hanno avuto grossa difficoltà ad individuare i centri specializzati per la cura del dolore.
Su 1.830 questionari raccolti è risultato che la prevalenza di dolore cronico riscontrata è pari al 67,3 per cento.
Le patologie che determinano l’insorgenza del dolore nel 93,4 per cento dei casi sono di natura non oncologica, di questi il 45,2 per cento sono legati all’artrosi.
Ma almeno la metà delle persone sofferenti non hanno una figura di riferimento specializzata alla quale rivolgersi per la propria terapia.
Nel 72 per cento dei casi infatti i pazienti hanno avuto grossa difficoltà ad individuare i centri specializzati per la cura del dolore.