Le voci circolavano da tempo ed militari della Compagnia Carabinieri di Perugia, congiuntamente a personale dei locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro ed Antisofisticazione e Sanità, ne hanno avuto facile conferma all’interno del circolo privato denominato “Il Barone” e presso l’attività alberghiera denominata “Hotel Il Barone”.
Un punto di ritrovo per la prostituzione che sembra non costasse neppure molto per le ragazze che vi alloggiavano a pensione completa ( 65 euro).
Diverso il discorso per i clienti che per accedere alle camere delle ragazze dovevano sborsare 50 euro solo per avere la chiave, poi c’era da pagare il resto.
Ovviamente c’era anche chi era a conoscenza che tutte le ragazze si prostituivano all’interno dei suddetti locali, mettendodisposizione delle medesime anche una stanza ove potevano prelevare lenzuola ed asciugamani puliti, prima di avere rapporti sessuali con i clienti.
Quasi tutte le ragazze presenti all’interno del circolo privato al momento del blitz dei militari, hanno dichiarato di prostituirsi presso l’Hotel Il Barone con le stesse modalità e tutte hanno fatto riferimento ad un preciso soggetto come persona alla quale rivolgersi per poter usufruire dell’albergo, al fine di svolgere la loro attività di meretricio,
Per diventare di socio dell’associazione / circolo privato “Club Il Barone” e poter accedere liberamente all’interno del locale, era sufficiente consegnare un proprio documento di identità alla persona addetta alla cassa, la quale, dopo averne registrato i dati anagrafici, a fronte del pagamento della somma di euro 20,00 necessaria per l’ingresso, consegnava agli avventori una tessera magnetica dove venivano riportate le consumazioni, pari ad euro 10,00 ognuna.
I clienti non conoscevano affatto gli obiettivi ed il compito istituzionale dell’associazione, non avendo avuto, tra l’altro, la possibilità di prendere visione dello statuto né di essere mai stati invitati alle assemblee dei soci.
In sostanza non hanno partecipato alle dinamiche sociali di tale organismo, non hanno mai partecipato ad assemblee dell’associazione e non hanno mai ricevuto alcuna lettera di convocazione. È palese anche da questo per i Carabinieri che non si tratta di un circolo.
Di fatto è emerso che chiunque, senza informazioni sull’esatta vita e sullo scopo sociale dell’associazione, poteva fare ingresso nei locali in questione e dietro mere registrazioni dei soli dati anagrafici, veniva registrato nel libro Soci informatizzato. Tale registrazione era obbligatoria per poter poi fruire delle prestazione sessuali delle ragazze del locale ed effettuare le consumazioni insieme alle medesime.
Con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione sono scattate le manette ai polsi di F.L.A., classe 50, perugina, presidente dell’associazione “Club Il Barone” ed amministratore unico della ditta preposta alla gestione dell’Hotel Il Barone, per aver, nella sua qualità sopra indicata, favorito all’interno dei predetti locali l’attività di prostituzione di 13 ragazze di nazionalità italiana, russa, brasiliana, marocchina, rumena ed ungherese, tutte con i documenti in regola.
Nella circostanza sono state deferite alla competente Autorità Giudiziaria la stessa F.L.A., F.F.M. classe 1972 e F.P., classe 1974, perugini, figli di F.L.A., rispettivamente socio e consigliere di amministrazione della stessa associazione, perché utilizzavano impianti audiovisivi ed altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori.
Si è ovviamente provveduto alla sospensione dell’attività lavorativa ed al sequestro dei locali del “Club Il Barone”, oltre che all’irrogazione di sanzioni amministrative, per l’ammontare complessivo di circa 20.000 euro, per mancato aggiornamento dell’autorizzazione sanitaria, mancata autorizzazione per la somministrazione al pubblico di bevande ed alimenti, inadempienze delle procedure di autocontrollo e mancato impianto del manuale di autocontrollo, nonché per aver impiegato un lavoratore italiano in totale assenza di qualsiasi documento attestante la regolare occupazione.