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Una sentenza del Tribunale di Milano ha dichiarato illegittima la richiesta del possesso della cittadinanza italiana
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E’ una questione di cittadinanza a bloccare l’inizio dell’attività da parte dei vincitori dei bandi per il servizio civile.
Infatti una sentenza emessa il 9 gennaio scorso dal Tribunale di Milano (sezione Lavoro) e trasmessa dall’Ufficio nazionale servizio civile solo il 19 gennaio scorso, accogliendo il ricorso di un giovane immigrato escluso, ha ritenuto discriminatoria la richiesta del possesso della cittadinanza italiana quale requisito di selezione dei volontari.

La vicepresidente della Giunta regionale, con delega al Servizio civile, Carla Casciari, commentando le conseguenze della sentenza  spiega che essa ha di fatto sospeso la procedura di selezione dei volontari per i progetti del Servizio civile nazionale, e ha anche invitato l’Ufficio nazionale del servizio civile a modificare il bando, consentendo l’accesso agli stranieri soggiornanti regolarmente in Italia, e a fissare un nuovo termine per la presentazione delle domande.

“Pur condividendo – dice Casciari – il merito della sentenza che consente anche ai cittadini non italiani di poter effettuare il servizio civile, la sua applicazione a selezioni già avvenute, e non dal prossimo bando, crea serie difficoltà a tutti i soggetti coinvolti, i giovani, le loro famiglie e a chi ha chiesto di impiegarli”.  
L’entrata in servizio dei volontari quest’anno era già cominciata in ritardo – prosegue – ed ha coinvolto circa 1900 giovani. Altri 18mila dovrebbero essere avviati al servizio civile entro ottobre 2012, e questo sarebbe impossibile se si desse corso alla sentenza.

In Umbria è interessato un buon numero di giovani; a quelli che hanno fatto domanda per il bando nazionale si aggiunge, in base al bando dei progetti valutati e approvati dalla Regione, l’attivazione di 18 progetti regionali che potrebbero impiegare complessivamente 110 giovani fra i 18 e i 28 anni”.

Per la cronaca si precisa che il ministro della Cooperazione internazionale Andrea Riccardi ha presentato ricorso contro la sentenza, al fine di evitare che sia annullata l’entrata in servizio dei giovani già selezionati per il 2012.
Lunedì prossimo si terrà a Roma l’incontro tra gli assessori regionali al servizio civile ed il ministro Riccardi.
In quella sede sarà chiesto al Governo un impegno per  riavviare il dialogo con gli enti locali sui temi del servizio civile, che sta affrontando una delicatissima fase di incertezze dovute alla esiguità delle risorse a disposizione e che rappresenta per tanti giovani un momento importante di contatto con il mondo del lavoro ed un impegno di valenza sociale particolarmente importante in un momento così difficile per il Paese.
 

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