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Insieme al crollo delle nuove immatricolazioni emerge quello ancor più consistente delle radiazioni e della vendita dell'usato, solo le moto reggono, ulteriore segnale alla regressione agli anni '60 indotta dalla crisi economica e del peggioramento di quella umbra
auto-usata

Non solo il mercato delle auto nuove è in ribasso, anche quello dell’usato segna il meno.
Nel complesso, il 2011 ha fatto registrare flessioni del 10,5% per le autovetture nuove con 1.764.511 iscrizioni contro le 1.972.070 del 2010, del 17,1% per i motocicli nuovi (255.379 pratiche rispetto alle 308.203 dell’anno precedente) e del 10,8% per tutti i veicoli nuovi (2.234.601 contro i 2.504.501 del 2010).

In Umbria, in linea con il dato nazionale, il 2011 si è chiuso con il segno negativo per il mercato dell’usato delle autovetture, un meno tuttavia molto lontano da quello del nuovo.
Ma i passaggi di proprietà delle quattro ruote umbre hanno fatto registrare un – 3,1 per cento rispetto al 2010, a fronte dello -0,1 per cento a livello nazionale.
I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica dell’Automobile Club d’Italia sui dati del Pubblico registro automobilistico (Pra), consultabile sul sito www.aci.it.

Per le auto, lo scorso anno, segno negativo anche per le radiazioni: in Umbria ne sono state eliminate dalla circolazione 16.413 rispetto alle 26.901 del 2010, per un – 39 per cento a livello regionale, rispetto al – 13,1 per cento a livello nazionale (1.695.531 vetture eliminate rispetto alle 1.951.657 del 2010).
In particolare nella provincia di Perugia sono state radiate 16.413 vetture rispetto alle 20.295 del 2010 (- 19,1%), mentre nel ternano sono state eliminate 5.376 auto contro le 6.606 dell’anno precedente (-18,6%).

Dato positivo a livello nazionale solo per le moto usate passate di proprietà: + 1,6%,  che sono state radiate in un numero più elevato del 2010 ( 122.037 pari ad un + 6,3)
La crisi economica frena l’automobile: 1 italiano su 5 ha ridotto l’uso del proprio veicolo
, che si conferma comunque il mezzo preferito per l’83,9% degli spostamenti.

Sono soprattutto i giovani ad abbandonare le quattro ruote, ricorrendo più di prima a bus e due ruote; gli over45 ripiegano sulla bicicletta o una passeggiata. Riscuote un maggiore gradimento il trasporto pubblico, soprattutto in città, ma i passeggeri chiedono corse più frequenti, orari in linea con le esigenze della domanda e contributi economici per biglietti ed abbonamenti.
E’ quanto emerge dal XIX Rapporto ACI-CENSIS “Automobile 2011”

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