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Nelle due cittadine della media valle del Tevere umbro le analisi a campione sull'acqua erogata dagli acquedotti gestiti da Umbra Acque fanno registrare "non conformità" superiori alla media
acqua

Secondo i dati forniti da Umbria Acque, in base ai campionamenti effettuati nel 2010 che hanno comportato la ricerca di 141mila parametri, nelle zone da tale società gestite la non conformità dell’acqua ai parametri standard si è registrata nel 2,98% dei casi.

Rispetto a questa media però ci sono più di un terzo di acquedotti che hanno sforato, anche se il numero complessivo di non conformità dei campioni è sceso dai 4.839 del 2007 ai 3.643
Tra essi, per la media valle del Tevere, Marsciano, col 4,4% e Todi con il 3,3%.
Scostamenti che sono lievi se confrontati con quello del comune al top e cioè Pietralunga che con l’11% distanzia di molto gli altri acquedotti del gruppo, a partire da Lisciano Niccone (7,9%) e via via scendendo fino a Valfabbrica che si attesta sul 3,1%.

Viene, tuttavia, da chiedersi se sia stata indagata l’acqua che scorre nei famigerati tubi di polietilene neri non interrati ed esposti a surriscaldamento estivo e congelamento invernale, variazioni termiche che non possono non influenzare se non la potabilità dell’acqua, almeno il gradimento degli utenti.

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