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Giancarlo Giommetti della bocciofila TCM ha disputato, nel mese scorso, tre finali di tornei, vincendono due, sempre con un compagno diverso
bocciofila-marsciano

Si può proprio dire che a Marsciano le bocce girano per il verso giusto, soprattutto per un atleta della bocciofila TCM . 
Giancarlo Giommetti   ha battuto ogni record disputando tre finali consecutive in  coppia con tre compagni diversi.

La prima delle finali, organizzata dalla Bocciofila di Prisciano, comitato di Terni, è stata disputata il 18 novembre con Giommetti e il compagno Enrico Pelli che si sono classificati primi assoluti.
Il primo posto è stato conquistato anche il 26 novembre in occasione del nono Trofeo Omat, gara regionale a coppie organizzato dalla Bocciofila Lacus Piana del comitato di Perugia. 
In questa occasione la coppia era formata da Giommetti e Giampiero Giannoni.
La terza finale regionale per coppie si è disputata domenica 27 novembre nell’ambito del 1° Trofeo Averano Dormentoni  ed è valsa il secondo posto alla coppia formata da Giommetti e Giovanni Marcacci.

Una vera e propria tripletta che fa lasciare alla squadra marscianese una traccia importante nella storia regionale di questo sport.
Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa dall’atleta Giancarlo Giommetti, vero e proprio trascinatore della bocciofila di Marsciano, ormai arrivata al 32° anno di attività.
Tra i risultati più prestigiosi due titoli consecutivi del campionato regionale categoria C, conquistati da Giancarlo Giommetti in coppia con Ovidio Brozzi nel 1992 e nel 1993, e il secondo posto conquistato con Ivo Pieravanti e Emanuel Pelli in occasione dei campionati italiani categoria B disputati a Pineto nel 2006.
Dunque un palmares di tutto rispetto che ha contribuito al successo di questo sport nel territorio.
Uno sport che può vantare una altissima valenza sociale riuscendo a mantenere insieme giovani e meno giovani e aiutando questi ultimi a mantenersi attivi.

Le difficoltà che riscontra la bocciofila marscianese sono invece legate all’assenza di una impiantistica pubblica in grado di dare una maggiore visibilità a questa pratica sportiva e sostenere così anche il ricambio generazionale degli atleti. Sicuramente la squadra sta facendo del suo meglio per meritarsi un suo spazio. 

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