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Da valutare ancora l'estensione del sito archelogico, che al momento non interferirebbe con l'esecuzione del progetto fognario
porchiano

A Porchiano potrebbero convivere, fisicamente, il depuratore progettato e i resti archeologici che sono stati recentemente trovati.
Questa sembra la valutazione che dà della situazione attuale l’assessore Bergamini del Comune di Todi la quale ha dichiarato che “Nessuno più di me si trova in contatto costante con la Sovrintendenza Archeologica dell’Umbria o è più interessato all’eventuale rinvenimento di resti archeologici che si pongono in continuità temporale o archeologica con il sito di Scoppieto, che si trova 8 km più ad ovest, sul quale sto lavorando da oltre 16 anni insieme all’Università di Perugia.

Non appena sono stata informata del rinvenimento di resti archeologici a Porchiano mi sono subito recata sul posto per rendermi conto della situazione, tant’è che siamo ora in attesa dell’esito dei sondaggi sul terreno, i soli che possano fornire maggiori indicazioni sull’estensione dell’area.

Ho molto a cuore, e lo dico per rispondere ad alcune considerazioni forse un po’ frettolose effettuate da alcuni organi di informazione, il destino del sito, per cui auspico vi possa essere la possibilità di effettuare uno scavo archeologico e stratigrafico che ne consente un’indagine accurata.
Prima di lanciarsi in previsioni o allarmismi fuorvianti, attendiamo il responso dei sondaggi: l’estensione dell’area archeologica, infatti, potrebbe essere ridotta, consentendo così di mantenere quanto previsto dal progetto.

Posso dunque dare le più ampie assicurazioni ai cittadini ed al comitato – conclude l’assessore alla cultura – che sto seguendo con la massima attenzione e costanza l’evolversi della situazione, con aggiornamenti continui con la Sovrintendenza e la cooperativa che sta lavorando sul sito”.

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