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I primi cittadini invitati a dare suggerimenti al Ministero dell'Interno sulle materie fino ad ora affrontate con le ordinanze dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale, al fine di emanare una legge organica che superi le obiezioni
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I sindaci potranno presto tornare a lucidare le loro stelle da sceriffo messe in naftalina dopo la pronuncia della Corte costituzionale.
Entro fine maggio, infatti, il ministro dell’Interno si è impegnato a presentare al Consiglio dei Ministri un testo  normativo sulla sicurezza urbana in grado di dare organicità alla materia e restituire efficacia alle ordinanze sindacali.

“In questo modo – ha precisato – potremo superare la censura della Consulta.
Se le disposizioni sulla sicurezza urbana contenute nel decreto ministeriale del 5 agosto 2008 vanno adottate in forma di legge questa normativa la faremo più in fretta possibile
.
Propongo ai Sindaci – ha poi concluso – di inviare al ministero i loro contributi per poter inserire nella normativa sulla sicurezza urbana le soluzioni alle criticità ora trattate esclusivamente a colpi di ordinanza.

Il testo potrà comprendere dalle norme sulla prostituzione a quelle sull’utilizzo delle mazzette di segnalazione da parte della polizia locale.

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