Il Comitato per l’Ambiente di Gualdo Cattaneo, insieme ad alcuni produttori di Sagrantino DOCG e di extravergine di oliva DOP, darà vita ad un sit-in di protesta davanti alla centrale a carbone di Ponte di Ferro in occasione dell’appuntamento annuale di "Centrali Aperte" previsto per il 14 maggio presso l’impianto "Vannucci".
La contromanifestazione, dal titolo emblematico "Centrali Aperte – Cantine Chiuse" vedrà la partecipazione di Comitati spontanei impegnati nelle varie vertenze territorali umbre, nonchè rappresentanti del Coordinamento Nazionale per il NO al carbone, provenienti da Civitavecchia e Tarquinia, Rossano Calabro, Porto Tolle, Genova.
Oltre ai semplici cittadini e ai produttori interverranno medici e chimici ambientali impegnati nella missione di sensibilizzazione, illustrando i motivi per cui non si ritiene possibile una convivenza fra un modello di sviluppo che vede nel prodotto di pregio la chiave di volta per un crescita del territorio e la persistenza di un modo di produrre energia dannoso per la salute e l’ambiente ed annoverabile ormai fra le testimonianze di archeologia industriale.
"Sagrantino e carbone non possono coesistere felicemente – affermano dal comitato – chi afferma il contrario è molto disinformato oppure molto interessato".
In ogni caso la contromanifestazione – che si preannuncia assolutamente civile e composita – diventerà, a partire da quest’anno, un appuntamento fisso ogni qualvolta il gestore del sito darà luogo a manifestazioni come "Centrali Aperte", che – a parere del comitato – "non sono altro che maldestri tentativi di conciliare due modelli di sviluppo assollutamente contrastanti ed inconciliabili fra loro".
Oltre ai semplici cittadini e ai produttori interverranno medici e chimici ambientali impegnati nella missione di sensibilizzazione, illustrando i motivi per cui non si ritiene possibile una convivenza fra un modello di sviluppo che vede nel prodotto di pregio la chiave di volta per un crescita del territorio e la persistenza di un modo di produrre energia dannoso per la salute e l’ambiente ed annoverabile ormai fra le testimonianze di archeologia industriale.
"Sagrantino e carbone non possono coesistere felicemente – affermano dal comitato – chi afferma il contrario è molto disinformato oppure molto interessato".
In ogni caso la contromanifestazione – che si preannuncia assolutamente civile e composita – diventerà, a partire da quest’anno, un appuntamento fisso ogni qualvolta il gestore del sito darà luogo a manifestazioni come "Centrali Aperte", che – a parere del comitato – "non sono altro che maldestri tentativi di conciliare due modelli di sviluppo assollutamente contrastanti ed inconciliabili fra loro".