Secondo il Sole 24 ore, Aria, l’operatore che più ha investito in licenze WiMax (48 milioni di euro), ha avuto un terremoto societario (ora il nuovo amministratore delegato è Riccardo Ruggiero, ex ad di Telecom Italia) e così non ha potuto rispettare il contratto con Telecom. Aria ha rallentato molto i propri piani di copertura (ora è in Umbria e in pochi comuni tra Lombardia, Puglia, Veneto).
Linkem è subentrato ad Aria nel diritto di utilizzo delle frequenze WiMax vinte da Telecom Italia. Linkem sta già costruendo una rete, con le proprie frequenze e quelle di Telecom, che poi comunque può sfruttarla offrire i servizi WiMax all’utente finale.
Telecom a febbraio ha potuto lanciare così Internet Flat 7 Mega, la propria prima offerta WiMax residenziale, nelle zone non ragg
Cambi anche per Retelit, con l’arrivo di Libyan Post Telecommunication come primo azionista (15 per cento di quota), che fa capo a uno dei figli di Gheddafi.
Né Retelit né Aria sono riusciti a soddisfare gli obblighi di copertura minima, già scaduti, imposti dal bando ministeriale dell’asta per le frequenze.
In teoria adesso scatterebbe per loro la perdita della licenza, ma è ormai certo – per il quotidiano economico milanese – che il Ministero allo Sviluppo Economico prorogherà la scedenza degli obblighi.