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Mercato immobiliare: prosegue il recupero dopo anni difficili
villa

Il 2010 si è chiuso, anche in Italia, come nella maggior parte degli altri paesi, con il mercato immobiliare in recupero pur in un contesto macroeconomico difficile. Passata la fase acuta della tempesta, che va dall’ultimo trimestre del 2008 al primo semestre del 2009, i numeri dell’immobiliare hanno cominciato a risalire, seppur lentamente, la china. Questa lettura è anche confortata dal miglioramento dei giudizi espressi dagli operatori che periodicamente Nomisma intervista e che, specie in prospettiva, vedono una decisa stabilizzazione dei prezzi delle abitazioni in un quadro di tendenziale ripresa della domanda.

Sempre dagli operatori intervistati dal centro studi bolognese, si ricava la conferma del miglioramento della congiuntura per quanto riguarda il mercato abitativo, attraverso la lettura di indicatori come l’ammontare dello sconto sui prezzi (in media del 12,6%, si scende al 9,4% per il nuovo (occhio a non esagerare), un anno fa era del 7,7%) richiesti dai venditori oltre che dei tempi di vendita (in media poco oltre i sei mesi) e locazione. Tutti questi indicatori, infatti, si orientano mediamente e significativamente al ribasso riflettendo un rinnovato interesse all’investimento in abitazioni. Peraltro, anche i canoni di locazione di abitazioni nell’ultimo semestre non cedono più, dopo essere calati per quattro semestri consecutivi. Hanno lasciato sul terreno otto punti percentuali dal 2008, tornando ai livelli reali del 2002.

«In sostanza non è venuta meno la tradizionale propensione all’investimento in “mattoni” sia per il rendimento che se ne può ritrarre, rendimento percentuale che oggi tocca i livelli più bassi degli ultimi venti anni ma che resta competitivo rispetto a quelli ricavabili da altre forme di investimento e adeguato a sostenere la leva necessaria».
A proposito del settore della locazione, l’introduzione della cedolare secca al 20%, di prossima introduzione, sul reddito da locazione, alternativa alla tassazione Irpef sul reddito del proprietario, dovrebbe portare ad una stabilità con una conseguente ripresa dei contratti di affitto ed, in seconda battuta, anche di quelli di compravendita.

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