L’11 marzo studenti, commercianti, cittadini e residenti si daranno appuntamento in piazza IV Novembre per manifestare in difesa del centro.
L’ iniziativa “Giù le mani dal centro”, cresciuta sul social network di Facebook, è partita dai gestori del celebre bar “Caffè Morlacchi”, punto di ritrovo per molti a pochi passi dall’università di lettere.
I responsabili del locale sono molto cauti nello spiegarci la ragione che ha fatto nascere questo movimento in difesa dell’acropoli.
Dei clienti abituali ci dicono che il tutto sia nato per una chiusura forzata imposta al bar. Durante un aperitivo serale alcuni ragazzi si sarebbero messi a ballare, cosa formalmente non autorizzata per quel tipo di locale pubblico.
Un’ infrazione in teoria lieve, ma che ha causato l’imposizione al locale di ben cinque giorni di chiusura, provvedimento che si è rivelato davvero penalizzante per i gestori.
Noi siamo andati a sentire cosa ha da dire uno dei responsabili del “Morlacchi”, Marco La Penna, che ci spiega chiaramente i punti fondamentali del programma -volantino comprendente le problematiche da affrontare, le loro cause e possibili soluzioni.
“Ci teniamo a far leggere e a divulgare il più possibile tale programma” , spiega “l’interesse delle persone dev’essere coadiuvato dall’informazione e dalla stabilità di un programma esplicito da perseguire.
La manifestazione sarà il nostro mezzo comunicativo per affermare le nostre necessità insieme ad una raccolta firme”.
Tra i punti cardine di questo piccolo manifesto, tutti concentrati verso il bisogno di ripopolare il centro storico, l’incentivazione dell’apertura di attività culturali e politiche ed il sostegno di luoghi di interesse storico e artistico, oltre ad una diminuzione di tariffe per i parcheggi.
E’ possibile visualizzare l’intero programma su facebook nella pagina “manifestazione apartitica e apolitica giù le mani dal centro” oltre ad una raccolta di foto-testimonianze sul decadimento di attività commerciali e abusi di spazi e parcheggi disseminati in tutta la città. A preoccupare particolarmente i manifestanti, infatti, è il deserto piatto delle strade svuotate da negozi e da vitalità che favorirebbe lo sviluppo di attività criminali quali furti piuttosto frequenti e spaccio di droga.
La Penna conclude con un invito: “E’ importante trovare un’adesione capillare tra i cittadini oltre ad una grande partecipazione in piazza per il bene della città”.