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Secondo l'Istituto superiore di sanità, per l'uso di molti prodotti chimici, l'inquinamento dell'aria delle abitazioni è cinque volte superiore a quello dell'aria aperta
finestra-aperta

Stare chiusi in casa può essere più pericoloso, in molte circostanze, che stare all’aria aperta
L’inquinamento all’interno delle mura domestiche puo’ essere anche cinque volte superiore
rispetto all’esterno: lo hanno dimostrato numerosi studi internazionali ed e’ per questo che l’ISS ha dato vita al via il primo gruppo di studio nazionale sulla materia.
Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità hanno suggerito un vademecum che implicitamente da conto dei rischi che si corrono respirando l’aria di casa.
 
Pulizia. E’ bene leggere attentamente le etichette e non miscelare mai i prodotti, soprattutto non mischiare acido muriatico, candeggina e ammoniaca per non dar luogo a vapori estremamente tossici. E’ bene sempre arieggiare la casa per assicurare il ricambio d’aria, usare accorgimenti antiacari per materassi, cuscini, divani.
Limitare l’uso di deodoranti spray. Contro le tarme evitare la naftalina e ricorrere a sostanze naturali che si possono acquistare in erboristeria.
Mobili. Meglio utilizzare semplicemente panni in microfibra per detergere il mobilio anziche’ i classici spray ”mangia polvere” che sono per lo piu’ a base di formaldeide. In questo caso, tuttavia, e’ bene tenere per un po’ le finestre aperte dopo il loro utilizzo.
Vernici e pitture. Ventilare gli ambienti fino alla scomparsa degli odori e comunque utilizzare vernici a base d’acqua o a basso contenuto di COV.
Combustioni. E’ bene limitare l’uso di stufe a legna e caminetti se privi di sistemi a norma di smaltimento dei fumi. Per lo stesso motivo, ovvero lo sprigionamento di benzene e sostanze prodotte dalla combustione, e’ meglio limitare l’accensione di candele profumate e bastoncini d’incenso.

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