Oggi il Centro Riabilitativo di Passignano sul Trasimeno della Usl 2 celebra 10 anni di attività riqualificando i suoi servizi: nuovi posti letto e maggiori spazi per un miglioramento complessivo dell’offerta, rispondendo così ai bisogni di salute del territorio all’interno della rete regionale di riabilitazione
Il CORI (Centro Ospedaliero di Riabilitazione Intensiva) vede completare il progetto di ampliamento strutturale avviato nel 2005, aggiungendo 10 posti letto ai 20 già esistenti, consolidandosi come punto di riferimento nella risposta riabilitativa per l’intera Regione. Stamattina verrà inaugurata la struttura, riqualificata e ampliata, mettendo così a frutto l’investimento sostenuto dall’Azienda Sanitaria 2 di Perugia, sostenuta dall’Assessorato alla Salute della Regione Umbria. Saranno presenti il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, oltre al Direttore Generale dell’usl 2 Giuseppe Legato, e al Sindaco di Passignano Claudio Bellaveglia. Inoltre interverranno il Direttore del CORI Maurizio Massucci, la coordinatrice dell’area riabilitativa Lorena Rasimelli e il Consigliere provinciale dell’Associazione Italiana Sclerosi multipla Mauro Belligi.
Il Centro Ospedaliero di Riabilitazione offre servizi altamente personalizzati riguardanti prevalentemente pazienti affetti da compromissione motoria e cognitiva a seguito di malattie neurologiche (ictus…), neoplasie cerebrali, traumi/incidenti, danni midollari da malattie degenerative (artrosi grave, malformazioni…), malattie acute del sistema nervoso periferico (neuropatie…), sclerosi multipla e patologie ortopediche, affrontando una richiesta crescente, di anno in anno, da parte di pazienti provenienti dall’Umbria ma non solo, e attestandosi su livelli di prestazioni eccellenti: basti pensare che negli ultimi quattro anni il numero di persone ricoverate in degenza ordinaria è cresciuto del 20%, dato che conferma la necessità dell’intervento di ampliamento realizzato, che ha riguardato 1000 mq disposti su 3 livelli per un totale di 1 milione e 900 mila euro di fondi dell’Azienda Sanitaria 2 di Perugia.
In totale in questi dieci anni sul CORI, che ricordiamo deriva dalla riconversione dell’ex ospedale di San Bernardino di Passignano, sono stati investiti 2.400.000 Euro che hanno interessato l’intera struttura di 4.500 mq.
In particolare in seguito alla conclusione degli ultimi lavori, oltre ai 10 posti letto aggiuntivi, la struttura ora consta di 2 palestre, 6 studi medici/ambulatori, nuovi spogliatoi per gli infermieri, la cappella di preghiera, camera mortuaria. Inoltre sono stati effettuati lavori di ripristino e miglioramento complessivo come la ristrutturazione della facciata e dell’ingresso, la messa a punto degli spazi esterni utilizzabili anche per la riabilitazione, la risistemazione strutturale della parte dell’edificio interna con controsoffittature, le tinteggiature (secondo le più nuove indicazioni cromatiche/emozionali) e il rifacimento di infissi, porte e adeguamento per normativa sicurezza oltre al rifacimento degli impianti.
I numeri della struttura ne confermano l’importanza all’interno della rete dei servizi territoriali: 180 persone all’anno sono ricoverate in degenza continua e 172 in Day Hospital. C’è spazio però anche per i pazienti ambulatoriali; ogni anno, infatti, vengono effettuate oltre 2.000 prestazioni di fisioterapia e di idrochinesiterapia. Sono 4 i medici specialisti fisiatri (più il direttore) che lavorano nella struttura, 14 infermieri, 2 coordinatori infermieristici, 16 operatori sociosanitari (OSS), 15 terapisti della riabilitazione, 2 coordinatori, 2 logopediste e 1 dietista.
ll CORI, uno dei presidi del POU (Presidio ospedaliero Unico) della USL 2 si colloca all’interno della rete della riabilitazione territoriale dell’Azienda Sanitaria 2 di Perugia (insieme ai Poli riabilitativi territoriali) come un punto di riferimento essenziale per ogni persona colpita da grave disabilità che, dopo la fase acuta, debba essere valutata al fine di trovare all’interno della rete territoriale di offerta di riabilitazione intensiva ed estensiva, il “posto giusto”, per affrontare il suo progetto di riabilitazione.