Botta e risposta, sulla vicenda del biodigestore, fra il Sindaco di Bettona, Lamberto Marcantonini e quello di Marsciano, Alfio Todini.
La scorsa settimana un quotidiano umbro aveva ospitato un intervento del primo cittadino di Bettona che già dal titolo (Bettona e Marsciano due pesi due misure) lasciava ben intendere il tono della polemica.
In modo molto sintetico, Marcantonini sosteneva che la diversità del colore politico delle due amministrazioni sia stato l’unico motivo del differente atteggiamento degli inquirenti,che a Bettona ha portato alla chiusura della struttura con diversi arresti e che a Marsciano ha portato solo alla chiusura del biodigestore di Olmeto.
Oltre a questo, il Sindaco di Bettona puntava anche il dito sull’atteggiamento di Chiacchieroni, poco vigile sulla struttura di Olmeto durante il suo mandato, e troppo impegnato, ora, da consigliere regionale, “nel far rimanere così’ come sono gli allevamenti, senza tante chiacchiere ambientaliste”.
Oggi è arrivata la risposta del Comune di Marsciano, che respinge al mittente le accuse: “ricordiamo che nel caso di Marsciano l’uso agronomico del refluo dell’impianto, utilizzato come fertilizzante, non ha prodotto alcuna alterazione o anomalia dei terreni oggetto della fertirrigazione né tanto meno delle falde idriche sottostanti”.
In conclusione, l’amministrazione marscianese evidenzia come “ciò che differenzia le vicende dei due depuratori non sia legato al colore politico delle Amministrazioni in causa ma a come è stata condotta la gestione nell’uno e nell’altro caso”.
Oltre questa polemica di inizio autunno, poco si sa delle sorti del biodigestore; da un po’ è stranamente scomparso dall’agenda politica marscianese ma entro la metà del mese di Ottobre, il Comune di Marsciano dovrà comunicare alla Regione quali sono i progetti che riguardano la struttura di Olmeto; chiusura, ammodernamento o arriverà la terza via?
